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Caro diario di Nanni Moretti

Creato il 18 maggio 2011 da Witzbalinka

Verso la metà degli anni Novanta, poco dopo aver passato una settimana all’ospedale a causa di una grave malattia che lo ha portato vicino alla morte obbigandolo a cambiare buona parte delle sue abitudini, costumi ed attività, lo scrittore di Samoa Alfred Hanover è stato testimone della devastazione di un altro dei suoi corpi a causa di un incendio che ha distrutto la sua casa ed ha provocato la forse necessaria perdita –si sentiva un’altra persona e il rigore estetico non gli apparteneva più- della maggior parte delle sue cose, i feticci con cui amava adornanrsi e proteggere la sua vita dalle correnti incontrollabili del mondo esteriore. L’incendio per lui non rappresentò solo uno sviluppo drammatico sotto forma di spiumatura adecuado alla nuova persona che era nata a marzo nell’ospedale, ma sentiva che gli permetteva anche di incarnare nella sua propria vita passaggi importanti e caratteristici della storia della città in cui viveva, fondendocisi e diventando un tutt’uno con Londra, come se entrambi entrassero definitivamente nella reciproca essenza per sempre.

caro diario nanni moretti

Durante le settimane seguenti, e non furono poche, vagava per la città in cerca di un nuovo appartamento e in ogni casa che visitava immaginava come sarebbe stata la vita in quel quartiere e in quell’ambiente. Dove avrebbe comprato il giornale, che libreria, cinema o bar avrebbe frequentato, che passeggiate avrebbe fatto per la zona, in quali stanze avrebbe fatto cosa, e come avrebbe gestito intorno ad esse le ore della giornata. Protetto da un buon amico che lo accolse a casa sua senza chiedergli niente, e con braccia e cuore aperti, sentì subito che sarebbe stato felice e si prese un anno intero della sua vita, forse tutta, per fare solamente questo, visitare case e immaginare come sarebbe la sua vita in esse, i mondi che si svilupperebbero in ognuna. E questo rappresentava anche una metafora della propria vita, il suo rifiuto a scegliere un cammino concreto (professionale, amoroso, politico…) per paura di limitarsi le possibilità, senza rendersi conto che quello era forse il modo più diretto di fare esattamente questo, e rimanere così confinato con il passare degli anni, nella sensazione di uno spazio sempre meno areato e sempre più stretto. Forse tutto era causato da qualche episodio della sua infanzia o forse, come nel racconto dello scorpione con la rana, questa era la sua natura.

Nella prima parte del film Caro Diario, Nanni Moretti viaggia interminabilmente sotto il sole con la sua vespa per una Roma atipica dagli echi pasoliniani, passando ritualmente varie volte al giorno per i ponti che adora senza ragione alcuna, e ricreandosi nella contemplazione delle facciate delle case dove gli piace immaginarsi vivendo. Quando vuole visitare l’interno di qualche immobile, racconta al proprietario che  sta cercando location per il suo prossimo film, la storia, dice serissimo e con lunghe pause, di un pasticcere trotskista nell’Italia conformista degli anni Cinquanta. Un musical.

 

Paul Oilzum Only-apartments Author
Paul Oilzum

Pochi inviti sono più originali e graziosi di quelo fatto da Caro Diario per visitare la città eterna. Ti consigliamo di vederla almeno una volta come aperitivo, sana abitudine locale, prima di affittare appartamenti a Roma

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