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Caro Turismo, Twitter potrebbe aiutare il nostro rapporto…pensaci!

Creato il 17 maggio 2013 da Assugoodnews @assunta73

TurismoIl mio primo amore professionale è in difficoltà. La cosa peggiore è che avrebbe tutte le carte per rimettersi in gioco e uscire dall’impasse in cui è finito ma non lo fa. Si sa, spesso prima di rialzarsi bisogna toccare il fondo. La nostra è una storia che dura ormai da circa 15 anni. Per me di grandi soddisfazioni personali, per lui di momenti da vero leader seguiti da periodi più fiacchi e dagli ultimi tempi in cui sembra aver perso la voglia di andare avanti. Io non posso stare a guardare e come ogni donna pronta a tutto per salvare il proprio amore eccomi qui a scrivere una lettera appassionata che spero possa aiutarlo a ritrovare la strada della nostra passione.

Caro Turismo,
i tempi sono davvero diventati difficili, lo so. Ma è proprio in questi momenti che bisognerebbe trarre la grande forza che si cela dietro una passione per affrontare le difficoltà e tornare a sorridere insieme. Quale strada possiamo intraprendere? Potrei dire che ce ne sono di infinite, in realtà. Però mi vien da pensare che uno dei principali alleati possa essere l’universo web 2.0 che ormai ha conquistato ogni ambito della nostra vita. Non sempre le sue potenzialità, però, vengono sfruttate al meglio. E qui veniamo a noi.
Nel tardo pomeriggio di ieri il neo ministro del Turismo, Massimo Bray ha “cinguettato” su Twitter le seguenti parole: “Un album fotografico di @italia_it dedicato ad alcune delle sculture urbane più conosciute della città di Roma”. L’ho interpretato come un segnale – tu che mi conosci da 15 anni sai bene quanto io mi affidi ai segnali che la vita mi porge e quanto poco creda al caso – e subito mi sono detta: “forse è la nostra strada”. Si la mia e la tua, quella che se affrontata insieme ci potrebbe portare a rivivere la nostra storia d’amore.

Perché, sai, per me è davvero triste notare lo sconforto che regna nella tua anima: tu che da che esisti – quindi da che esiste il genere umano – hai sempre portato la gioia, il piacere di vivere delle emozioni, la passione per il mondo e la gente che lo abita, il senso del viaggiare prima ancora della meta da raggiungere. Tu che per tutti questi anni mi hai regalato avventure nel mondo, serate indimenticabili davanti a un tramonto magari alle isole Cayman o a un’alba nel parco di Tikal in Guatemala. Tu che quella volta mi hai accompagnata nel cuore del Kakadu National Park in Australia dove la tecnologia non dava cenni di vita e abbiamo trascorso una serata con una chitarra e qualche canzone. Tu che, senza essere mai banale, mi hai fatto scoprire la nostra bella Italia da nord a sud: le spiagge della Sardegna meridionale ma anche le splendide Dolomiti Lucane dove abbiamo vissuto l’ebrezza del Volo dell’Angelo. Sempre tu che mi conduci negli angoli più nascosti di Milano dove si celano giardini e palazzi che pochi conoscono e che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita. Ecco tu, devi tornare a darmi quelle gioie, caro Turismo, perché a me manca la tua energia positiva e manca un po’ anche quel qualcosa in più che aveva il nostro rapporto. Quella passione che fatica a tenermi ferma a casa e che mi regala la gioia di preparare la valigia per una prossima avventura.
Possiamo tornare a essere felici, Turismo. Inutile andare da un terapista della coppia, secondo me potrebbe essere molto più utile un esperto digital che ci aiuterebbe a capire, per esempio, che Twitter è un alleato del nostro futuro. Sapevi per esempio che potresti raccontare tutte le cose che ti passano per la testa? Qualcuno potrebbe chiederti dei consigli e tu potresti rispondere in tempo reale aiutando non solo l’interessato ma tutti quelli che appartengono alla sua “rete” personale. Oppure potresti ritwittare – o ricinguettare, termine che ti piace di più come mi dicevi l’altra sera – i racconti di altre persone. Magari qualcuno che ti fa un complimento perché non ha mai perso la stima in te – come me del resto e la tua famiglia – oppure qualcuno che semplicemente ti da un consiglio per tornare a brillare. Certo, non aspettarti solo cose belle. Ci saranno anche le critiche ma – tu mi insegni – aiutano a crescere. In quel caso, mi raccomando, non sparire: rispondi, apprezza la schiettezza e fornisci il tuo parere. L’umiltà è la virtù dei forti e tu sei fortissimo. Hai solo perso un po’ di coraggio e di autostima, forse.

Queste sono solo alcune delle cose che puoi fare con Twitter. Credo che qualche mese di seduta con un esperto digital ti potrebbe aiutare a sfruttare al meglio le grandi potenzialità dello strumento. Ne gioverà il tuo umore, il mio che ti sono accanto, quello dei tuoi amici e della tua famiglia. Già, vogliamo parlare della tua famiglia? I nonni tour operator sono stanchi e invecchiati. Alcuni hanno optato per la pensione più o meno forzata, altri hanno ancora un guizzo giovane nel cuore e sono pronti a modernizzarsi. Stanno ragionando sul percorso da fare e forse una tua presa di posizione potrebbe aiutarli. Allo stesso modo gli agenti di viaggio, figli dei primi, hanno voglia di mettere a frutto gli anni di professionalità acquisita ma anche in questo caso avrebbero bisogno di segnali diversi dai nonni. Per non parlare dei cugini: treni e aerei. I primi stanno meglio dei secondi in questo momento ma i tempi sono duri per tutti. Faticano, sai? E anche perché i tuoi amici, quelli che compongono la domanda, non sanno più dove guardare, dove andare, cosa scegliere. Si dice che il prezzo faccia la differenza. Ma tu sei d’accordo? Io no. Secondo me a fare la differenza sei tu, solo tu, caro Turismo. Solo tu puoi far comunicare i tuoi zii, gli agenti, con i nipotini appena nati, le Olta. Sai che lottano sempre sullo stesso tema: chi tiene alla tradizione e chi invece guarda incessantemente al futuro. Secondo me basterebbe farli incontrare per consentire loro un dialogo intelligente. Mettili intorno a un tavolo o magari organizza un fam trip che li coinvolga tutti insieme: potrebbe essere proficuo, non credi? Di certo se gli zii ti vedessero più attivo su Twitter potrebbero anche comprendere alcune dinamiche web 2.0 e farle proprie.

Mi rendo conto, caro Turismo, che hai molte cose a cui pensare. Forse ti chiederai come mi è venuto in mente di scriverti queste cose. Beh, le sentivo e sai che quando io sento una cosa devo dirla. A volte è difficile parlarti perché non vuoi ascoltare, soprattutto negli ultimi anni, per questo ti scrivo. Poi se hai voglia ne riparliamo davanti a un bicchiere di vino – rosso come piace a noi, ovviamente – e davanti a un tramonto da qualche parte nel mondo. Devi solo dirmi “fai la valigia” e io riparto!
Con affetto e passione,
Assunta”



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