Magazine Diario personale

Carta e penna

Da Oliviabluebell

Lo ammetto, non sono abbastanza tecnologica. Quando si tratta di scrivere qualcosa di "sostanza", che abbia un inizio, una fine e il cosidetto svolgimento nel mezzo, non riesco a fare a meno di affidarmi alla mitica carta e penna.Che poi ci impiego il doppio del tempo a pubblicare tutto quanto ma mi fa molto caro vecchio diario.
(mi fischia l'orecchio...che l'Innominato mi stia pensando?)
E' stato un week end del cavolo, di quelli in cui ti svegli al mattino e hai già la luna storta, in cui ti fai mille programmi, ti entusiasmi e ci rimani male quando non si realizzano a causa degli altri.Perchè sì, ci sono giornate che partono male, continuano male e finiscono altrettanto male, in cui una frase o un'inflessione leggermente diversa vengono presi come pretesto per litigare, in cui non si ha voglia di fare nulla e in cui nulla e niente vannp mai bene. Si persegue l'insoddisfazione.Raramente mi capitano giornate così, che il bicchiere è sempre vuoto e non ce n'è, che è tutto nero anche con fuori il sole che splende e dove la pioggia vorresti la facesse da padrone per tappare tutti in casa.Eppure a volte gira così.Avrei voluto che la tuta fosse la mia divisa, che a tenermi compagnia ci fossero una tazza di the' caldo e un buon libro, che potessi prendermi mezz'ora e ritemprarmi con un bagno caldo.Ma, purtroppo, non è successo nulla di tutto ciò.Sono dovuta uscire, avevo pure una cerimonia a cui assistere e la tuta è rimasta relagata nell'armadio.All'ora del the' stavo dispensando sorrisi a destra e a manca a un rinfresco e quando ho tentato di farmi un bagno caldo mi sono resa conto che, nonostante continuassi a far scendere acqua calda, la vasca rimaneva sempre freddina.Come se non bastasse, il mal di testa che da qualche settimana mi sveglia puntuale come un orologio svizzero, mi ha fatto iniziare questo lunedì nel peggiore dei modi: con il broncio e la fronte aggrottata.E non puoi nemmeno spiegare a chi ti vede strana che il motivo è che, semplicemente, ti sei svegliata con la luna storta e vedi il mondo al contrario, in negativo. Non sarebbe professionale, come se il limite tra il vero Io e la professionalità qui non si fosse mai sorpassato e non si fondano insieme.D'altronde come spiegarsi altrimenti la mia pausa the' delle 16.15 con il mio cucchiaio completamente immerso nella Nutella a disposizione di tutti e il collega che si spalmava tale prelibatezza su un pezzetto di pane avanzato dal pranzo?A parte ciò, ieri è stata anche la giornata in cui sono stata sommersa dal cibo, perchè proprio quando hai una cerimonia con rinfresco e una cena dal Piccolo Lord (che anche se gli hai chiesto di non cucinare tanto, per te sarà comunque sempre troppo!), tua mamma decide di prepararti la tua torta preferita sapendo che non riesci a resisterle. Oggettivamente.Così la missione della serata sarà una sola: sudare, sudare e sudare per poi stramazzare sul letto.Nel mentre mi si insinua nella testa una piccola sorpresa per l'Innominato, che forse lo farà solo andare più in paranoia ma, diciamocela tutta, a tratti sono proprio infida e godo molto nel metterlo in imbarazzo.Sarà che certe sue fisse mentali davvero non le capisco, non con me, sarà che non mi è ancora andata giù quel suo prendersi del tempo per metabolizzare il fatto di essersi aperto con me.Che poi se ci penso mi dico "ma chi te lo fare? complicarti così la vita e bla bla bla...", ma quando certe cose ti vengono dal cuore non ci puoi far nulla, non esiste la razionalità.Quindi medito.


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