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Casa Milan, una sconfitta col sorriso

Creato il 04 marzo 2014 da Simo785

A cura di Alice Radice.
 
Sono Milan e Juventus a giocare il posticipo della ventiseiesima giornata di Serie A. Una delle partite più belle e attese, due delle migliori squadre italiane che si sfidano.O almeno così era fino a qualche tempo fa, perché ora il Milan è in fase di riabilitazione e la paura comune è che inevitabilmente crolli contro la squadra più forte d’Italia. Così avviene, ma gli aspetti positivi sono molti e vanno considerati.

pazzini

 

Il match inizia con una Juve ben disposta, che nei primissimi minuti cerca subito la porta. La paura che tutti nutrivano sembra confermarsi subito, ma, tempo pochissimi minuti, il Milan smentisce tutti e si dimostra intenzionato a portare a casa il risultato. Al 5′ è Taarabt a tirare per primo dritto verso la porta di Buffon, troppo centrale, troppo facile per il portiere juventino. All’11′ si sviluppa un’ulteriore buona azione del Milan, il marocchino Taarabt crossa una palla deliziosa indirizzata a Pazzini, che, dotato di maschera protettiva per il naso rotto, cerca il gol colpendo di testa, ma il pallone finisce di poco sopra la traversa. È un Milan convinto, determinato, l’atteggiamento è quello giusto. Al 18′ arriva però una primissima grande occasione per la squadra ospite con Lichtsteiner che tira in porta di prima intenzione, sfiorando il gol, a cui Abbiati si oppone con una super parata. Il minuto dopo i rossoneri rispondono: su una ripartenza, Taarabt salta Pirlo servendo la palla ad Abate, che crossa per Pazzini, il quale per poco non colpisce in rete. Il Milan ci prova anche con tiri da fuori, da segnalare il gran destro di Emanuelson al 25′ che costringe Buffon a una non facile parata. Subito dopo arriva una clamorosa occasione per i rossoneri. Su una brillante azione di Pazzini, autore di una grande partita, Kakà ha la possibilità di segnare il vantaggio, ma, complice un tiro troppo debole e centrale, Buffon respinge la palla, che finisce nuovamente tra i piedi del brasiliano. Nonostante questa volta il tiro sia più insidioso, clamorosamente Bonucci salva sulla linea. Alla mezz’ora Pazzini serve Poli, solo davanti al portiere, che colpisce alto sopra la traversa. Al 43′ il Milan sfiora nuovamente il vantaggio con uno splendido tiro a giro di Kakà, a cui Buffon si oppone con sicurezza, ribattendo la palla verso Poli, che spreca l’occasione sparando alto da ottima posizione. Poca Juve in tutto questo Milan, ma nonostante ciò sono i bianconeri ad agguantare il vantaggio a fine primo tempo. Per un disimpegno della difesa rossonera, Tevez serve magistralmente a Lichtsteiner, che a sua volta passa a Llorente, smarcato in area. Lo spagnolo non può sbagliare, solo davanti al portiere, e insacca con un tiro preciso, facendo sbottare i numerosi tifosi juventini presenti a San Siro.

Finisce così il primo tempo a San Siro, con un gran numero di occasioni create (e sprecate) da parte dei rossoneri e una Juve fortunata e capace di aver sfruttato l’unica clamorosa occasione avuta. Le grandi squadre fanno anche così.

Il secondo tempo si riapre con un Milan sempre deciso e determinato a ribaltare il risultato. Subito Taarabt si rende autore di un insidioso tiro da fuori, che Pazzini sfiora e al quale Buffon si oppone. Al 52′ Poli, su cross di Kakà, gira di testa sbagliando misura. Inoltre a causa di un violento impatto con Caceres è costretto ad uscire dal campo per accertamenti alla gran botta presa a zigomo e testa. Dopo l’uscita di Poli, sostituito da Saponara, la Juve guadagna metri sul campo, nonostante il Milan non rinunci a spingere e pressare. Sembra non bastare però. Al 68′ infatti la Juventus raddoppia con un gol strepitoso di Carlitos Tevez, lasciato libero di tirare dai rossoneri. La palla picchia sulla parte interna della traversa e si insacca alle spalle di Abbiati. Seedorf prova il tutto per tutto inserendo Honda per Montolivo, ma nemmeno questa mossa funziona, il Milan ormai ha le batterie quasi scariche dopo 70 minuti di qualità e tanta corsa. Due ultime occasioni da segnalare: il rischio di un ulteriore gol per la squadra ospite da un bel tiro dal limite di Pogba che centra il palo esterno e, nei minuti di recupero, una clamorosa traversa di Robinho. Finisce così un match tanto atteso. Complice un po’ di sfortuna, i rossoneri ne escono con l’amaro in bocca per non essere riusciti a sfruttare le numerosissime occasioni create, ma allo stesso tempo consapevoli di aver giocato probabilmente la migliore partita della stagione contro la miglior squadra d’Italia, più cinica sotto porta, che si porta a +11 dalla Roma.

È la dura legge del gol, se sprechi finisci per pagare. Il però Milan può e deve guardare il lato positivo, la prestazione c’è stata, è mancata concretezza, ma su questa si può lavorare.


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