CasaPound ospita i neo-nazisti di Alba dorata.

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Neo-fascisti i primi, xenofobi e filo-nazisti i secondi. Questa sera, il movimento sociale italiano CasaPound incontrerà una delegazione del partito politico greco Alba dorata.
Il meeting avverrà presso la sede nazionale di Roma, in Via Napoleone III, all’Esquilino.  Rione famoso per la forte presenta multietnica.
«Un occasione per assistere a una testimonianza di lotta e comprendere appieno il successo del partito greco in patria» Si legge nel sito web ufficiale di CasaPound.

Gli invitati sono Apostolos Gkletsos, ex deputato e membro del comitato centrale di Alba dorata e Konstantinos Boviatsos, da tempo militante del partito e responsabile di Radio Bandiera Nera Hellas. Immediate le polemiche sul territorio capitolino. Oltre che alle indignazione urlate dal consigliere regionale Sel Gianluca Peciola, il deputato Pd Emanuele Fiano ha inviato una richiesta al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro affinché controlli e analizzi i profili degli ospiti. Non sono escluse manifestazioni a favore o contro la conferenza fuori dalla sede di CasaPound. Nel caso fazioni opposte si incontrassero sussisterebbe il rischio scontri.

«Noi siamo fascisti del terzo millennio» Dichiarava Gianluca Iannone fondatore nel 2003 del primo movimento sociale di stampo fascista. Nel tempo Casa Pound è divenuto a tutti gli effetti un partito politico, presentando propri candidati alle elezioni amministrative romane.

Alba Dorata è punto di riferimento per i militanti del movimento italiano. Alle elezioni politiche del maggio 2012 il partito ellenico, che si dichiara nazionalista, ottenne 18 seggi in Parlamento. Secondo alcuni sondaggi della rete Zougla, se si votasse oggi, quello di Alba dorata sarebbe il primo partito. Un’inesorabile ascesa che cavalca il malessere del popolo greco, devastato da una crisi economica e da una disoccupazione disarmante.

La Lega Popolare-Aurora Dorata, questo il nome completo del partito, cominciò a prendere forma nel 1980. Il leader e fondatore Nikòlaos MichaloliàkosIl è oggi in carcere, coinvolto nel omicidio del giovane rapper antifascista Pavlos Fyassas, accoltellato al cuore ad Atene da un estremista legato al partito neo-nazista. Le parti democratiche hanno condannato a gran voce l’assassinio, che provocò forti manifestazioni d’indignazione di piazza.

Sono innumerevoli le azioni estremiste e violente di componenti di Alba dorata. Dalle ronde punitive nei confronti degli immigrati, al possesso di armi da fuoco dentro al parlamento passando a schiaffi a rivali politici in piena diretta televisiva. Due ex militanti pentiti , avrebbero raccontato alla stampa greca di una presenza di 3000 persone armate “pronte a tutto”.
Evidentemente un esempio per i “cugini” di CasaPound.