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Castello di Drottningholm.

Da Immaginidelmondo

Il castello di Drottningholm è la residenza della famiglia reale svedese, e nel 1991 è stato iscritto assieme al parco nell'elenco del patrimonio dell'umanità stilato dall'UNESCO.

La sua costruzione è iniziata nel 1662 sotto la direzione dell'architetto Nicodemus Tessin il Vecchio e l'edificio fu completato da suo figlio Nicodemus Tessin il Giovane. È chiaramente ispirato al castello di Versailles.

Nel giardino, creato nel 1777, si trovano il padiglione cinese e il teatro Drottningholm che possiede tuttora l'arredamento completo e il macchinario di scena originali del Settecento e nel quale vengono rappresentate sistematicamente opere liriche.

Il nome "Drottningholm" (che significa letteralmente “isolotto della regina”) proviene dall'edificio originario in stile rinascimentale progettato da Willem Boy, un palazzo di pietra costruito da Giovanni III di Svezia nel 1580 per la sua regina Caterina Jagellona. Questo palazzo era stato preceduto da una villa reale chiamata Torvesund.[1]

La regina reggente Edvige Eleonora comprò il castello nel 1661, un anno dopo essere divenuta vedova, ma bruciò completamente il 30 dicembre dello stesso anno. Edvige assunse il famoso architetto svedese Nicodemus Tessin il Vecchio per disegnare e riedificare il castello. Nel 1662 i lavori per la ricostruzione dell'edificio cominciarono. Nicodemus morì nel 1681 quando il castello era già quasi stato terminato. Suo figlio Nicodemus Tessin il Giovane continuò il suo lavoro e completò l'elaborato design degli interni.

Durante il periodo della ricostruzione, Edvige fu a capo del protettorato dell'ancora minorenne re, Carlo XI di Svezia, dal 1660 al 1672. La Svezia era cresciuta, divenendo una potente nazione dopo la pace di Vestfalia. La posizione della regina, in pratica la sovrana della Svezia, richiedeva una residenza imponente, situata convenientemente vicino a Stoccolma.

Sotto i regni di Carlo XI di Svezia e di Carlo XII di Svezia, numerose volte il palazzo accolse la corte reale; Carlo XI di Svezia vi si recava per cacciare, e dopo il 1700, Edvige Eleonora ospitò nuovamente la corte reale durante l'assenza di Carlo XII di Svezia impegnato nella grande guerra del Nord (1700-1721).

 

XVIII secolo

Drottningholm servì regolarmente da residenza per la corte reale dal 1720 circa al 1792. Dopo la morte di Edvige Eleonora nel 1715, la regina Ulrica Eleonora di Svezia e il re Federico I di Svezia tennero la corte presso il palazzo fino al 1744.

Il palazzo venne dato in dono alla principessa ereditaria e poi regina di Svezia Luisa Ulrica di Prussia nel 1744 quando sposò Adolfo Federico di Svezia, il quale divenne re di Svezia nel 1751. Durante il possedimento di Drottningholm da parte di Luisa gli interni del palazzo furono trasformati in un più sofisticato stile rococò francese. Luisa fu anche responsabile per la ricostruzione in grande stile del Teatro Drottningholm dopo che il più modesto edificio originario andò in fiamme nel 1762. Luisa Ulrica e il suo sposo continuarono a risiedere nel palazzo per tutta la durata del loro regno (1751-1771). Nel 1777 Luisa vendette Drottningholm allo stato svedese.

Mentre era proprietà dello stato re Gustavo III di Svezia, figlio di Luisa, abitò nel palazzo con la sua corte. Sotto il regno di Gustavo III, il palazzo visse i suoi giorni più grandiosi e venne utilizzato come residenza estiva, in cui veniva rappresentata una cerimoniosa vita di corte. Le corti di Gustavo IV Adolfo di Svezia, che regnò dal 1792 al 1809, e di Carlo XIII di Svezia, che regnò dal 1809 al 1818, usarono il palazzo molto sporadicamente. Nel 1797 Federica di Baden vi fu qui celebrata con grandi festeggiamenti e nel 1809 sempre qui il deposto re venne tenuto prigioniero, nel Padiglione Cinese, per undici giorni.
XIX secolo

Per molto del XIX secolo il palazzo venne ignorato, cominciando così la sua decadenza. Durante il regno di Carlo XIV Giovanni di Svezia (1818-1844), il palazzo fu abbandonato. Il re lo considerava un simbolo della vecchia dinastia, e Drottningholm venne lasciato in disuso. Gli edifici furono gravemente danneggiati dalle forze della natura e i loro inventari vennero portati via o venduti all'asta.

Fu a quanto pare aperto al pubblico per la prima volta durante questo periodo: un tour è menzionato nel 1819 e il parco venivano utilizzato dalla gente per farvi dei picnic. Occasionalmente i terreni ospitavano eventi pubblici, come l'onomastico di Giuseppina di Leuchtenberg, che vi venne qui celebrato a partire dal 1829 nel mese d'agosto , oppure il ricevimento di ospiti stranieri, come con Giuseppina stessa quando arrivò per la prima volta in Svezia nel 1823 o la visita dello zar Nicola I di Russia.


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