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Castello Savorgnan di Artegna UD – by Roberto Mazzoli.

Da Fvgselection @photofvg

Castello Savorgnano di Artegna UD illuminato dalla luce bassa del tramonto — con Roberto Mazzoli.

icostruito dopo il terremoto del Friuli, che colpì nel 1976, il castello Savorgnan, detto “Castelletto”, è oggetto di un’opera di recupero tuttora in corso.

Precorrendo la SS 54, che si diparte da Udine, si arriva a Pulfero in una trentina di chilometri non senza aver attraversato Cividale del Friuli. Nel capoluogo comunale si gira a sinistra e si sale fino all’abitato di Antro.

  • Un po di storia

È il colle di San Martino il vero centro storico di Artegna (“Artigne” in friulano). Esso domina il paese ladino che è situato lungo il tracciato dell’antica via romana, la Julia Augusta, percorso che collegava Aquileia al Norico (l’attuale Austria).

Dopo che il 3 dicembre 1382 il vecchio castello subisce l’assedio e la completa distruzione da parte delle truppe di Rizzardo da Valvasone, nel 1384 ci fu la ricostruzione delle mura e della torre che, dopo nuovi attacchi, vennero nuovamente distrutte il 14 dicembre 1387. Gotofredo, ultimo signore d’Artegna, lasciò il feudo ai cognati Federico e Giacomo Savorgnan che nel 1389 ne ebbero l’investitura.

Artegna subì l’occupazione da parte dalle truppe veneziane condotte da Pandolfo Malatesta fino al 17 aprile 1413. Nel 1420 per volontà del Patriarca Ludovico di Teck si cominciò la ricostruzione del castello.

Nel 1499 ci fu l’assedio e il saccheggio da parte dei turchi.
Il Castello di Artegna però non fu più completamente ripristinato, tanto che tra il 1515 e il 1527, parte del suo materiale fu utilizzato per il rifacimento della vicina chiesa di San Martino. I Savorgnan lo ebbero in proprietà sino al XVIII secolo.

Quello di Savorgnan è uno dei sette castelli longobardi citati da Paolo Diacono: una struttura di media grandezza che al pianterreno, due vani e una balconata esterna con tanto di belvedere, ospiterà un servizio di bar e ristorazione. Ai piani superiori, in quattro vani, troverà spazio la mostra dei reperti archeologici ritrovati nel corso degli anni sul colle di San Martino, che saranno così trasferiti dalle stanze del municipio, e una mostra fotografica che documenta le fasi di ricostruzione del castello.

Da visitare ci sarà poi la torre dalla quale si possono ammirare bellissimi panorami; accanto ad essa è stata ricostruita anche la torre più piccola, ora dotata di ascensore in modo da permettere anche ai disabili e alle persone anziane di visitarla con facilità.

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