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Catania, le candelore di sant’agata

Creato il 08 febbraio 2014 da Carmelita Falcone @carmelyta90

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La festa di S’Agata rappresenta per tutti i Catanesi un evento religioso di enorme importanza. La devozione del popolo Catanese nei confronti della Santa patrona della città, Agata, è fortissima e ciò è dimostrato dalla bellissima festa religiosa che ogni anno si svolge in città dal 3 al 5 Febbraio. Non sono una persona estremamente devota e non partecipo quasi mai attivamente alla festa per l’enorme confusione che c’è in città in quei giorni. Solitamente faccio una breve passeggiata nelle ore meno affollate per poter vedere le Candelore che sono la cosa che preferisco di questa festa. Fatto sta che il culto che i cittadini Catanesi tramandano da generazioni per questo fastoso evento religioso e l’amore che i devoti dimostrano nei confronti della loro protettrice, rappresenta sicuramente un qualcosa di magico. Voglio quindi soffermarmi a raccontarvi un po’ di storia che precede l’attuale festa che possiamo ammirare ai giorni nostri.

Sant’Agata era una giovane donne che visse nel 3° secolo d.C. e fu tra quelle che scelsero di abbandonare la religione pagana ed abbracciare il culto cristiano. Venne richiesta in sposa dal governatore romano Quinziano che lei rifiutò con ostinazione. Fu per questo incarcerata e sottoposta all’orribile mozzatura delle mammelle. Successivamente Agata morì il 5 Febbraio nella sua cella.

Tantissime sono le leggende legate al Velo della Santa, conservato nella cattedrale, il quale si ritiene responsabile di alcuni miracoli legati alla città di Catania, tra cui l’interruzione di una storia colata lavica dell’Etna che stava distruggendo la città.

La festa , come vi dicevo, è davvero suggestiva. La santa sfila a partire da giorno 4 per le vie della città accompagnata dalle storiche Candelore che come vi dicevo sono la parte che preferisco. Si tratta di grandi “sculture” di legno interamente dorate in superficie. Attualmente ne sono presenti 11 e ciascuna è legata ad un mestiere in particolare o ad un determinato quartiere della città. La caratteristica principale di queste costruzioni è che vengono portate a spalla da 6, 8 o 10 uomini, a seconda del peso.  In ordine le candelore che sfilano sono :

Candelora dei RINOTI, la più antica, donata agli abitanti di San Giuseppe la Rena.

Candelora dei GIARDINIERA (orticoltori), viene comunemente definita “La regina” per l’enorme quantità di sculture di fiori che sovrastano la struttura della candelora.

Candelora dei PISCIARI (pescivendoli), detta anche ” a bersagliera” perché durante la così detta “ANNACATA” ( le candelore durante la processione per le vie della città sono solite camminare a passo veloce e girare su se stesse ) la corona floreale presente sopra la struttura conferisce una sensazione di movimento particolare.

Candelora dei FRUTTAIOLA  (fruttivendoli), conosciuta anche come ” a signurina” per la sua semplicità.

Candelora dei CHIANCHERI (macellai), famosa per poggiare a terra su 4 statue di 4 LEONI.

Candelora dei PASTARI ( produttori di pasta), l’unica che conserva ancora il vero lume fatto di cera, le altre lo hanno tutte sostituito con un cero di plastica.

Candelora dei PIZZICAGNOLI (venditori di formaggio), realizzata su di una base di quattro cariatidi.

Candelora dei PUTIARI (bettolieri), realizzata in stile impero, essa poggia su di una base di 4 leoni e 4 aquile.

Candelora dei PANNITTERI (panettieri), comunemente definita “la mamma” perchè si tratta di quella più pesante fra tutte, viene infatti portata a spalla da 12 persone.

Candelora del CIRCOLO DI S’AGATA, realizzata in stile neoclassico, è la meno anziana tra tutte.

Candelora del VILLAGGIO SANT’AGATA, inaugurata nel 2010 ed ha fatto la prima uscita solamente l’anno scorso, il 3 Febbraio del 2012.

Le foto che vedete nel post sono state scattate da me durante una passeggiata in centro giorno 5 Febbraio.



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