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Catartica 094/014: i Marlene Kuntz a Cagliari per due serate Sold Out al Fabrik

Creato il 15 dicembre 2014 da Alessiamocci

“Zio come riusciresti a convincere Uno come me che li ha seguiti sempre dagli esordi sino a Che Cosa Vedi ad andare oggi a un loro concerto? Dammi dieci buoni motivi.”

“Te ne basterà uno. Dal vivo spaccano ancora come ai tempi di Catartica!”

Parecchi detrattori o vecchi fan aspettavano al palo i Marlene Kuntz, dopo vent’anni tornano con un tour celebrativo a supporto di Catartica, primo e seminale album che li portò all’attenzione (nazionale) di chi era abituato a sentire certe sonorità provenire solamente dall’estero.

Sono stati tra i primi a muoversi in territori inesplorati sino a quel momento (la prima metà degli anni novanta per intenderci) tra un certo tipo di rock alternative di matrice statunitense e divagazioni noise che andavano a fondersi con un personale utilizzo del cantato in italiano (per essere riduttivi e sintetici).

La doppia data sold out al Fabrik di Cagliari tra venerdì 5 e sabato 6 dicembre ha tutta l’aria di celebrazione resa ancora più intrigante dal nuovo Pansonica, EP di recente uscita con brani partoriti nel primo periodo di attività del gruppo sino al periodo che intercorre tra Catartica ed Il Vile.

Sette brani inediti (anche se una versione live del brano Donna L è apparsa in un altro EP della discografia della band) ripescati dal passato; risuonati e arrangiati con le idee e la capacità tecnica di oggi, attualizzati, riportano il gruppo ad una rabbia ed energia tenuta nascosta per troppo tempo.

Mala Mela, posta in apertura attira subito l’attenzione dei presenti che attendevano il gruppo da qualche ora all’interno del locale. Subito dopo a seguire 1° 2° 3°, Fuoco su di te e Giù Giù Giù, poste in apertura come un trittico di fendenti tirati in pieno volto a far chiarire subito le idee a chi credeva di trovarsi di fronte a vecchi musicisti imbolsiti e svogliati; considerati finiti da una parte dei vecchi seguaci dopo l’uscita di qualche disco più tranquillo e riflessivo dove si accentuava l’intenzione da parte dei cuneesi di andare verso una direzione più vicina alla classica forma canzone allontanandosi dai rumorismi dilatati degli esordi e situazioni equivoche che portarono a critiche da parte di certi snob nell’ ambiente rock indie italiano, tipo la partecipazione a Sanremo (nei vari Social fece più scalpore di quella degli Afterhours, avvenuta qualche anno prima) o la partecipazione come consulenti tecnici al talent show The Voice (questa evitabile a dirla tutta).

Il materiale di Pansonica riesce nell’impresa di amalgamarsi in maniera impeccabile con canzoni memorabili come Trasudamerica e Lieve. La potente Parti ha un ritornello capace di conficcarsi in testa e restarci a lungo, Donna L è una bordata hardcore aggressiva posta dopo le intense melodie di Canzone di Domani. Sig. Niente possiede un giro di basso potentissimo ad opera di Luca Lagash Saporiti, ottimo bassista in forza al gruppo dal 2007.

Cristiano Godano si conferma, se ci fosse bisogno ricordarlo, frontman di razza in grado di attirare a sé l’attenzione di tutti per la maggior parte dello show, ben supportato dagli incastri chitarristici di Riccardo Tesio e da Luca Bergia, il propulsore dal tocco preciso che siede dietro le pelli rimanendo quasi al buio.

Merry X-Mas fa saltare parecchi culi nelle prime file e M.K. incalza col suo incedere incazzoso e quel cantato tra il parlato e l’urlato in rima.

Il pubblico in pieno stato di estasi purificatorio dovuto alla catarsi sonica che echeggia in sala viene travolto dai Marlene sul gran finale della serata con Festa Mesta, Sonica e Nuotando nell’Aria;

Dopo ben venticinque anni di attività live e venti dalla pubblicazione di Catartica è d’obbligo questa celebrazione dato il valore assoluto ricoperto in ambito italiano, sperando possa ripetersi tra due anni per Il Vile.

Complimenti per la Festa.

 

Written e Photos by Emiliano Cocco

 

 

Scaletta

_Mala Mela

_1° 2° 3°

_Fuoco Su Di Te

_Giù Giù Giù

Gioia Che Mi Do

 


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