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Caterina Balivo al quotidiano Libero: "Torno alla prima serata dopo tre anni"

Creato il 20 dicembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Il suo è da anni uno dei volti più cari al pubblico televisivo: nella sua carriera (affatto breve, a dispetto della giovane età) grandi successi, ma anche qualche delusione. Finalmente, Caterina Balivo ritorna nella prima serata di Raidue con il Concerto di Natale. Lo spettacolo è stato registrato lo scorso 7 dicembre all’Auditorium della Conciliazione di Roma e andrà in onda la sera del 24.
Caterina, com’è andata la serata?«È stato perfetta! Ero emozionata, trattandosi, per quanto mi riguarda, del ritorno in prima serata dopo tre anni di assenza. La grande musica ha fatto il resto: tra gli altri, i duetti tra Elisa e Dolores O’Riordan, tra Arisa e Patty Smith mi hanno commossa. I biglietti sono stati venduti in tempi record, il che ci ha resi felici, visto che i proventi andranno all’Istituto Don Bosco, per portare l’acqua nella repubblica del Benin».
Dica la verità: aveva paura dopo tre anni di assenza dal prime time?«Paura no! La regia di Roberto Croce mi tranquillizzava: sapevo che avremmo realizzato uno spettacolo di grande eleganza. E poi ero molto carica e positiva: il mio Detto Fatto, a dispetto di chi immancabilmente gufa, sta andando molto bene; ne sono orgogliosa. Abbiamo raggiunto una media di share dell’8%: un ottimo risultato per il pomeriggio, considerato che non facciamo cronaca, né attualità. Insomma, non trattiamo gli argomenti cui il daytime ha abituato il pubblico».
E poi del pomeriggio di Raidue, prima di Detto Fatto, rimaneva ben poco…«Questo lo lascio dire a lei: preferisco non entrare nel merito. Mi limito a sottolineare il lavoro mio e degli autori del programma: ci facciamo in quattro per porgere agli spettatori un prodotto originale. Non è facile spiegare ogni giorno cose diverse da fare e collegare i vari tutorial tra loro. Io per prima mi metto continuamente in discussione: l’altro giorno, per esempio, mi sono fatta tagliare i capelli in diretta».
A settembre, Caterina, disse che avrebbe aspettato un paio di mesi per fare un bilancio: il momento è arrivato?«Certo e il bilancio è positivo. Siamo partiti dopo l’estate con una nuova squadra di tutor: avevamo bisogno di tempo per tararci; ogni mese abbiamo guadagnato lo 0,50% di share. Detto Fatto è un successo del daytime, ha conquistato il target di donne giovani ma anche dei laureati; tutto questo senza ricorrere al gossip o alla nera, che vanno per la maggiore; va bene che lo facciano gli altri, ma la nostra è un’offerta diversa».
Cosa ricorda dell’anno e mezzo in cui è rimasta lontana dal video, orfana di programma?«È stato un momento cruciale, di grandi riflessioni: sono caduta, ma solo perché mi hanno spinta; non è normale per un personaggio all’apice del successo restare fermo ai box così a lungo. Ho capito che la televisione è come la vita: gli imprevisti e le battute d’arresto non mancano, ma ci si rialza; nulla è scontato, nemmeno il programma che sembra di maggior successo. In quel periodo guardavo tanta tv: non sono una di quelle che lavorano in video, ma poi lo snobbano. Inoltre, ho fatto la radio con Alfonso Signorini, ma soprattutto ho avuto un bambino (Guido Alberto, dal manager finanziario Guido Maria Brera, ndr). Paradossalmente, è stata una fase piena».
Vorrebbe altri figli?«Per il momento posso solo dire che Detto Fatto è un programma faticoso: non so se ho tempo. Ma vedremo».
Torna spesso nella sua Napoli, Caterina?«Ogni volta che posso. Sono orgogliosa del legame alla mia città: ci sono stata anche per le proteste della Terra dei Fuochi, perché era importante presenziare. Inoltre, sono ancora iscritta all’università L’Orientale di Napoli: spero di laurearmi là al più presto».
Lei ha esordito a Miss Italia nel 1999 classificandosi terza: ha seguito l’ultima edizione del concorso?«L’ho vista e mi è dispiaciuto che sia stata bistrattata da una parte e dall’altra. Certo, è legittimo che la nuova direzione Rai voglia imprimere un taglio diverso, ma, per quanto mi riguarda, posso testimoniare che il concorso è pulitissimo e le ragazze sono super controllate: io ci manderei mia figlia anche per un mese».
Intervista di Giovanni Luca Montaninoper "Libero Quotidiano"

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