Catrice – Absolute Eye Colour #200 It’s a Boy!

Bonjour!
Oggi vi mostro questo bell’ombretto della Catrice, il numero 200, It’s a Boy!. Si tratta di un celeste medio, né troppo chiaro né troppo scuro. Esiste anche un colore gemello, ovviamente chiamato It’s a Girl! , ma non sono mai riuscita a trovarlo esposto. Avevo proprio voglia di un bel celeste, e questa fa proprio al caso mio.

Non è una meraviglia? È un celeste, con microparticelle di colore più chiaro e più scuro (turchese). In pratica, assomiglia ad un ombretto cotto pur rimanendo molto polveroso e super scrivente. Nella confezione sembra molto chiaro (colpa anche del flash), ma alla luce naturale risulta stratificato come un paio di jeans.

Vedete? Microparticelle di colore più chiare e più scure, sembra una tela denim.
È un colore facile da portare e facile da modulare. Una passata ed avremo un’ombra leggera ma non evanescente, due passate ed avremo il colore pieno, tre passate per quello deciso. Non è troppo polveroso, col rischio di applicarlo sulle palpebre e ritrovarvelo sul mento, ha una buona scrivenza ed è possibile portarlo sia a secco, che bagnato. Io non amo molto gli ombretti bagnati, sarò sincera, anche perché non garantiscono una buona tenuta sulle palpebre, specie quando fa molto caldo e si suda parecchio, e il più delle volte non è possibile inumidire la polvere. Questo, però, è talmente bello che vale la pena di bagnare il pennellino ed usarlo come eyeliner.

L’ombretto nella confezione…

… e sua applicazione.
Che vi dicevo? È superbrillante, luminoso e modulabile. Sostituisce senza troppi patemi un vecchissimo ombretto della Collistar (A.D. 2000) color Turchese, che all’epoca pagai una cosa come 11.000 lire e che dopo dieci anni è ancora tutto lì, praticamente nuovo, mentre l’applicatore è spirato sei anni fa. Peccato che non scriva quasi più.
È mia intenzione di sostituire mano a mano i miei vecchi ombretti con i loro duplicati moderni perché:
a) è più igienico non tenere a vita gli ombretti e i prodotti per il makeup in generale (dopo un tot generano batteri che finiscono sul nostro viso);
b) perché i vecchi ombretti non scrivono più;
c) per svuotare un po’ i cassetti di prodotti inutili, comprati solo sulla spinta del “mamma che bellooooo!”, ma che poi non mettiamo mai perché ci sta male.
Questo è un buon punto di partenza.
Grazie per avermi seguito sin qui e alla prossima!