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Cattiva maestra tv

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Cattiva maestra tv

Questo è il video di risposta di una ragazza alla puntata di oggi.

Abbiamo parlato proprio ieri della dittatura dei corpi. Oggi ho assistito ad uno “spettacolo” che motiva ancora di più la mia voglia di prendere il televisore e gettarlo giù dalla finestra.

Domenica5, fascia protetta circa le quattro e mezza/cinque. Si apre il dibattito della demonizzazione degli emo ispirata ad una famosa puntata delle Iene che ha sparso un pò di stereotipi sul mondo Emo. Per chi non lo sapesse gli Emo sono dei ragazzi che ascoltano un genere musicale alternativo rock che deriva dal punk.

Gli ospiti erano ragazzi abbastanza giovani. Proprio per questo vedere degli adulti che si scagliavano contro dei ragazzi fingendosi loro genitori mi ha indignata parecchio.

C’erano degli adulti che gridavano come se si trovassero all’interno di un pollaio, adulti che usavano parole piene di odio contro dei giovani solo per il modo in cui apparivano.

Gridavano di fronte a ragazzi giovanissimi che si dimostravano anche più educati di loro. Questi sarebbero gli adulti che dovrebbero educare giovani?


 Questi adulti, gli stessi che difendono il ruolo educativo della televisione non ci facevano certamente bella figura. Anzi, davano un esempio cattivo.

Ritorniamo così alla questione dell’apparenza. Chi è alternativo, nonchè chi non è conforme ai canoni estetici o morali della massa viene etichettato come il cattivo.

Vedere una televisione che sforna ogni giorno messaggi diseducativi, modelli negativi e corrotti scagliarsi contro un gruppo di ragazzini che hanno un loro stile di vita e una loro filosofia (per quanto possa essere un pò estrema), mi ha dato un pò di noia. La stessa noia che provo quando le donne vengono svilite dalla stessa tv.

Ho provato un pò di rabbia. C’erano adulti che criticavano gli emo perchè si tagliano le vene, fanno sesso a tredici anni, si colorano i capelli e si fanno i piercing. Qualcuno ha detto pure che si drogano, accusando perfino i genitori. E’ chiaro chi si basavano sull’apparenza, su messaggi stereotipati.

L’ipocrisia della televisione è notevole. Si scagliano contro dei ragazzi “etichettandoli” come drogati senza vedere che proprio il mondo dello spettacolo è pieno di vip che fanno uso di sostanze stupefacenti e non hanno bisogno di essere emo per farlo.

Ma che bisogno c’è di gridare? Gli adulti dovrebbero essere un esempio, ma qui sembrano un branco di marmocchi lagnosi. Sentire psichiatri e adulti che si spacciano per educatori ma poi che sbraitavano come dei poveri dementi sinceramente hanno espresso per benino quanto sia basso il livello della nostra televisione.

La televisione italiana poi si sa è contro i giovani e vuole a tutti i costi imporre un modello da seguire. Non importa se poi è negativo e ripugnante.

E’ normale che poi tutto ciò che è considerato alternativo viene respinto. Chi è grasso/a, chi ha le rughe, chi ha alcuni difetti (è in corso una battaglia su questo). Questo vale anche per chi si colora i capelli e per chi usa i piercing.

Il problema è che loro credono che i loro modelli siano perfetti e che debbano piacere a tutti. Chi si scaglia contro la ragazzina di tredici anni che si fa cento tipi in una sera etichettandola come “esibizionista” sono gli stessi che appartengono allo stesso sistema sociale televisivo che promuove il modello della donna sculettante in tanga e non certo meno esibizionista. Sorprendente vero? Lo stesso sistema che poi è pronto a difendere questo modello definendola una sorta di libertà sessuale.

Ma se a livello sociale è scandaloso che una ragazzina a tredici anni fa sesso o si fa i piercing rispetto ad una soubrette che darebbe la verginità per un milione di euro o di un vecchio frequenta minorenni o di quelli che stuprano in discoteca, qualcosa c’è che non va. Sarebbe questo un modello di società perfetta per gli adulti?

Il problema ruota sempre attorno all’apparenza. Gli emo danno fastidio perchè sono diversi, perchè non sono pecore nella massa. Per favore non lasciamo che il nostro sistema televisivo produca ancora pregiudizi e mostri che si spacciano per maestri di virtù.

L’apparenza è ancora oggi il metro di misura per giudicare le persone. Se sei il peggiore delinquente ma ti mostri al pubblico come un bravo ragazzo, basta solo questo ad assolverti, anche se sei uno stupratore (succede spesso infatti).

Viviamo inoltre in un Paese dove essere giovani sembra essere una colpa, un peccato. La tv in particolare è popolata da adulti repressi che sono disposti a pagare fior fior di denari pur di avere l’aspetto di un ventenne. Sono repressi, punto!

Detto questo forse è meglio che la tv non venga mai più accesa, aspettando chi inizi una rivoluzione nella mentalità di chi la popola (e della società italiana).Pensate che:

- Siete sovversivi perchè ve ne infischiate di quello che le gente pensa;

- Siete sovversivi perchè non vorrete mai assomigliare ai quei polli;

- Siete sovversivi perchè nessuno può imporvi come vestirvi o comportarvi;

- Siete sovversivi perchè non assomigliate a Vittorio Sgarbi e gli altri isterici della tv;

- Siete sovversive perchè meglio vestire emo e riempirsi di piercing che mostrare volgari perizoma per apparire sexy e desiderabili all’altro sesso;

- Siete sovversivi perchè è meglio esibire un piercing e un ciuffo piuttosto che un viso gonfio di botulino;

 -Siete sovversivi perchè siete liberi dalle gabbie sociali;

-Siete sovversivi perchè siete voi stess*

 



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