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Ccmdda?

Da Robydick
CCMDDA?(è uno scritto giovanile, ero fidanzato, pischello e... sboccato)
ho dormito da te stanotte, ti ho svegliata che eri in coma farmalcoolico, ti preparo il caffé, te lo porto nel letto che puzza di sonno come la caverna d'un orso in letargo, mi racconti i tuoi sogni, poi ti dico "tranquilla, vado a farmi la doccia, devo anche lavarmi i denti che ho un alito che se bush mi scopre ti bombarda la casa", ho già aperto l'acqua però... mi chiami, mi chiedi di porgerti l'orecchio... e penso...
CCMDDA?
"cara, esco un attimo a comprare qualcosa. ti occorre niente?" le dico. lei mi fa la lista, scrive per eoni ed eoni producendo numero 2 prodotti in totale, scendo, ho già voltato l'angolo, sono fuori dalla portata delle sue corde vocali, penso "è fatta!", ma poi squilla il cellulare... è lei... e mi tocca ripensare...
CCMDDA?
che bella giornata è stata, in piscina, calda e pure rinfrescante, s'è parlato di progetti, idee per il futuro, mangiato gelati, bevuto cocktails a profusione, sono mezzo ciuco e non capisco più nemmeno l'orologio se è un misura-tempo o un conta-pulsazioni tanto le vene pompano sotto il cinturino, inebriato mi alzo a fatica dalla sdraio, preparo la borsa, faccio per avviarmi all'uscita con te ma... mi dici "siediti, senti questa cosa"... e non posso fare a meno di pensare...
CCMDDA?
ci siamo ingozzati come lupi d'inverno su un branco di cinghiali, è stata una bella serata, il brunello era straordinariamente buono quanto costoso, il vino rosso mi rende felice e loquace, ora andiamo a casa, sono stanco, mi avvio verso l'auto, ma... c'era un ultimo particolare da riferirmi... e penso...
CCMDDA?
abbiamo scopato che è stata una bellezza, ci siamo scambiati baci, carezze, parole dolci, lingue e genitali in ordine uguale ed inverso, mi rivesto e torno a casa mia, ma tu, mentre ho già varcato la porta, con la scorrevole dell'ascensore che si chiude provi un desiderio irrefrenabile, la blocchi, e con un visino dolce e appassionato mi dici... e io penso...
CCMDDA?
quando capirai che, nel momento che tutto s'è fatto, tutto s'è ingollato e, soprattutto, tutto s'è detto, forse è bello stare in silenzio e limitarsi a uno scambio di sguardi, godersi quell'epilogo con spirito monastico, un attimo di riflessione, una parola "fine", per chiudere un episodio e vivere un breve oblio prima che ne parta un altro...
ma tu no, perdio!, non sopporti la fine, nulla deve terminare
però ora sono stufo di pensare, te lo voglio urlare in faccia 


CHE CAZZO MI DEVI DIRE ANCORA?


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