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Cenerentola di Carlo Verdone

Creato il 22 dicembre 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2013

Durata: 120'

Distribuzione: Microcinema

Genere: Musicale

Nazionalita: Italia

Regia: Carlo Verdone

Data di uscita: 23-December-2014

Il 23 dicembre, per una sola data, tornerà in 200 sale italiane la versione cinematografica di Cenerentola diretta da Carlo Verdone per Microcinema.

Trama È il mezzo soprano Lena Belkina ad interpretare la ‘Cenerentola’ prodotta da Andrea Andermann, per la regia di Carlo Verdone. Al suo fianco, il tenore Edgardo Rocha nei panni del principe Don Ramiro che, sotto le mentite spoglie del suo valletto Dandini, si introduce in casa di Don Magnifico. È qui che incontra Cenerentola e tra loro è amore a prima vista. Non poche sono le difficoltà che i due innamorati si trovano ad affrontare, tra identità celate e le invidie delle sorellastre Clorinda (Anna Kasyan) e Tisbe (Annunziata Vestri). Il loro amore contrastato riesce però alla fine a trionfare.

Recensione Cenerentola, la favola che dai tempi dei tempi ha incantato tutti i Paesi del mondo, tornerà nelle sale il prossimo 23 dicembre nell’adattamento cinematografico diretto da Carlo Verdone e presentato da Andrea Andermann. Originaria per alcuni della Cina, per altri dell’Antico Egitto, la favola della dolce fanciulla è però nota al grande pubblico soprattutto grazie alle versioni di Charles Perrault e dei Fratelli Grimm. Numerosi, e soggetti a variazione in base a coordinate spazio-temporali, sono gli elementi che cambiano all’interno della fiaba, che subiscono enfatizzazioni o rimaneggiamenti destinati a palesare caratteristiche essenziali della società che l’ha prodotta. Esempi (im)portanti sono, tra gli altri: la minutezza dei piedi della ragazza, caratteristica mutuata dalla tradizione cinese dove notoriamente il piede piccolo è simbolo di bellezza femminile; la sostituzione della scarpetta, in alcune versioni, con un anello o un bracciale. Fatto questo dovuto a motivi di pudore e quindi di censura.

A questo punto non rimane che chiedersi “Chi è la Cenerentola dei nostri giorni?”; e “come l’ha vista Carlo Verdone?” L’attore, sceneggiatore e regista italiano (o come direbbe qualcuno di Lercio.it in una felice definizione: uno dei “collezionatori di mestieri” che tanto vanno di moda nel nostro Paese) ha certamente preso come punto di riferimento la versione di Perrault. Così, rispetto all’adattamento del 1867 musicato da Gioacchino Rossini e steso da Giacomo Ferretti, tornano alla ribalta elementi cruciali come il ballo di mezzanotte (musicato tra l’altro dall’Armida dello stesso Rossini) e ‘l’ardita’ scarpetta, allora mortificata a causa della sanzionatoria censura papale.

“La possibilità di vedere su grande schermo un film così particolare, afferma il regista, nato in diretta per la televisione ed ora rielaborato appositamente per il cinema, mi dà una grande soddisfazione, essendomi impegnato in un’operazione di alto spessore con una regia che ritengo ben riuscita”. La Cenerentola di Verdone è infatti andata in onda su Rai1 e in mondovisione nel giugno 2012. La versione attuale è figlia di un meticoloso lavoro di post-produzione durato sei mesi e dell’utilizzo di materiale inedito. Il tutto è stato successivamente arricchito da inserti di animazione realizzati da Annalisa Corsi e Maurizio Forestieri, atti a restituire il triste passato della protagonista. E a questo proposito il regista dichiara: “l’idea di cercare una fusione tra animazione e interpretazione ha immerso in un clima di poesia fiabesca l’opera rossiniana, rendendola cinematografica”. E continua: “ho cercato di dare un’impronta, un’anima a ciascun personaggio con le espressioni, le particolarità. Mi sono servito delle geometrie del cinema, senza abusarne, cercando di creare un prodotto che non piacesse solo ai melomani”.

A fare da prezioso sfondo alla Cenerentola verdoniana sono le fiabesche residenze reali di Torino, dalla Casina di caccia di Stupinigi, a Palazzo Reale, fino alla Venaria e alla Mandria. Realizzato con l’utilizzo di 40 telecamere, 155 microfoni e il lavoro di 350 persone, il film, definito dallo stesso regista “uno shock e una scommessa”, arriverà per Natale in 200 sale italiane per un’unica giornata di proiezioni.

Dalila Lensi LEGGI ALTRE RECENSIONI DI DALILA LENSI SU TAXIDRIVERS.IT

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