Magazine Cinema

Cercavi giustizia, ma trovasti la legge.

Creato il 30 agosto 2011 da Frufru @frufru_90

Ieri sera mi sono ritrovata davanti alla tv, segno evidente della quasi-fine dell'estate. C'era Beppe Fiorello che interpretava il bandito amico del campione del ciclismo degli anni Venti, Costante Girardengo. Una bella storia, di quelle che mi fanno affezionare anche ai “cattivi”, perché mostrano il lato buono, il lato umano, la povertà, la fame. Quando la polizia francese ha sparato a Sante Pollastri, alla fine del film, sono rimasta a bocca aperta, delusa e arrabbiata anche con De Gregori per non aver detto, nella canzone, che il bandito sarebbe morto. La canticchiavo tra me e me per ricordare le parole precise. ...e ti fece cadere la tua grande passione, di aspettare l'arrivo dell'amico campione...quel traguardo volante ti vide in manette, brillavano al sole come due biciclette... De Gregori ha scritto che il bandito era stato arrestato dalla polizia, non ucciso. Per fortuna l'ultima scena del film ha chiarito tutto. Rivedere Sante Pollastri vivo, vecchio, col nipotino, mi ha fato proprio piacere. Non si meritava di essere ucciso, perché fu antica miseria o un torto subito a fare del ragazzo un feroce bandito, ma al proprio destino nessuno gli sfugge, cercavi giustizia ma trovasti la legge. Questa è una canzone che canto sempre col karaoke, perché mi viene bene...cioè, meno peggio delle altre. Mi piace poi l'idea di un'amicizia così, tra un bandito e un campione cresciuti insieme nel borgo, con il loro amore per la bicicletta, col loro sogno di correre davvero fino a vincere, fino a fare i soldi, non troppi, quelli necessari per non fare più la fame. Altri tempi.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines