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Cerchi concentrici e punti di fuga: la poesia contemporanea – Aspettando Bologna In Lettere

Creato il 09 dicembre 2014 da Criticaimpura @CriticaImpura
Cerchi concentrici e punti di fuga: la poesia contemporanea – Aspettando Bologna In LettereSe avessi saputo credere di più all’impero dei segni che a quello dei sensi,
avrei avuto più paura del significato che dell’insignificanza (Alessandro Assiri)

Aspettando Bologna in Lettere

II° Step

Cerchi concentrici e punti di fuga: la poesia contemporanea

Sabato 13 dicembre ore 19

Libreria delle Moline

Via delle Moline 3/A

BOLOGNA

con

Daniele Barbieri, Vincenzo Bagnoli

Lorenzo Mari, Alessandro Assiri

Video-interventi di Biagio Cepollaro, Sonia Caporossi

Introduzione e moderazione Enzo Campi

In anteprima la proiezione del primo dei 3 video-spot

dedicati a Pasolini realizzati per Bologna in Lettere

Temi e suggestioni

La poesia è metalinguistica per definizione.

Il sistema dei segni.

Poesia conciliata e non conciliata:

immediatezza ed oscurità del messaggio.

Lo stile: sintomo di riconoscibilità?

Responsabilità sociale:

poesia civile o civiltà della poesia?

La sparizione degli oggetti:

la morte del libro e delle librerie.

Gruppi e aggregazioni: l’indistinzione.

*

[…] Il compito fondamentale della poetica consiste nel rispondere a questa domanda: “Che cosa è che fa di un messaggio verbale un’opera d’arte?” Poiché questo compito concerne la “differenza specifica” che contraddistingue l’arte della parola in relazione alle altre arti e specie di comportamenti verbali, la poetica ha diritto al primo posto fra gli studi letterari. La poetica tratta problemi di struttura verbale, esattamente come l’analisi della pittura si occupa della struttura pittorica; quindi dato che la linguistica è la scienza che investe globalmente le strutture linguistiche, la poetica può essere considerata come parte integrante della linguistica. Le obiezioni contro una tale asserzione richiedono un’attenta disamina. Molti processi studiati dalla poetica non sono evidentemente circoscritti all’arte del linguaggio. Basta pensare che è possibile trasporre “Wuthering Heights” (Cime tempestose) in un film, trasferire leggende medievali in affreschi e miniature, o “L’après-Midi d’un Faune” (Il pomeriggio di un fauno) in un componimento musicale, in un balletto, in un’opera d’arte grafica. Per quanto ridicola possa sembrare l’idea di tradurre l’Iliade e l’Odissea in fumetti, certi tratti strutturali dell’azione sussistono, nonostante la sparizione della veste linguistica. Il fatto che si ponga il problema se le illustrazioni di Blake alla Divina Commedia sono adeguate al testo, è la prova migliore che arti diverse sono compatibili tra loro. I problemi del barocco, o di qualsiasi altro stile storico, oltrepassano il quadro di una sola arte. Quando si voglia studiare la metafora nei surrealisti difficilmente si potrebbero passare sotto silenzio le pitture di Max Ernst o le pellicole di Luis Bunuel (L’età dell’oro e Il cane andaluso). In breve, molti tratti poetici appartengono non soltanto alla scienza del linguaggio, ma alla teoria dei segni nel suo insieme, cioè alla semiotica generale. Questa asserzione, d’altra parte, è valevole non solo per l’arte della parola, ma anche per tutte le varietà del linguaggio, poiché il linguaggio ha molti caratteri in comune con qualche altro sistema di segni o anche con l’insieme di tali sistemi (Roman Jakobson)

*

BOLOGNA IN LETTERE 2015

SISTEMI D’ATTRAZIONE

Qui il link dell’editoriale di presentazione della nuova edizione del Festival

https://boinlettere.wordpress.com/2014/11/03/bologna-in-lettere-2015-sistemi-dattrazione/


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