Cerco di rimanere freddo, l’America è pur sempre capitalismo spinto, ma devo ammettere che la vittoria di Obama mi scalda un po’. Il pragmatismo vuole che si preferisca il male minore.

Gli Usa, fondamentalmente, sono un Paese conservatore come il nostro ed è difficilissimo rinnovare o diminuire i privilegi delle classi dominanti che governano ininterrottamente da sempre.
Dico ininterrottamente per via del fatto che le differenze tra repubblicani e democratici sono minime, un po’ quello che succede da noi tra centrodestra e centrosinistra, si tratta sempre di capitalismo parassita e finanziario, siamo in mano alle banche ed a politici che fanno da supporto all’economia finanziaria che crea ricchezza per pochi e miseria per milioni.
Detto questo non scegliere il male minore è da autolesionisti in democrazia per ovvie ragioni, tra Obama ed i conservatori estremisti di Romney meglio mille volte Obama se non si è ceto medio alto o borghesia finanziaria.
L’alternativa sarebbe la rivoluzione ma abbiamo tutti le rate o la carta di credito da saldare o un mutuo incombente.
Sento che Romney avrebbe la maggioranza del voto popolare, pare che i contadini americani abbiano votato in massa per il repubblicano e questa mattina ho letto una battuta, in merito, che illumina molto sulle ragioni con una sintesi perfetta.
I contadini americani, quelli che zappano la terra, hanno votato per Romney perchè vorrebbero che a zappare fossero i negri.
Come da noi, gli italiani votano a destra perchè vogliono mantenere i loro privilegi e che i costi della crisi vengano pagati dai lavoratori.
I contadini americani non ci sono riusciti, la maggioranza degli italiani si, anche il pensionato che ha qualche Bot vota per le banche per paura di perderli.
Dice Zucconi: Ma è un Paese diviso a metà.
Come l’Italia, come il nostro Parlamento, le nostre regioni, comuni e condomini.
La nostra divisione è la loro forza.
Se Romney lascerebbe fare al capitalismo per il 95% Obama sarà si e no al 70%.
Diciamo che Obama è il Casini americano. Io la vedo così.
Una lepre preferisce la cornacchia ad un falco.