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Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi: vi raccontiamo quella di Voghera 2020

Creato il 28 luglio 2012 da Commarebradipina

Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi: vi raccontiamo quella di Voghera 2020

Ieri sera, nel corso della Cerimonia d’Apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012, su Twitter in molti pensavano a come sarebbe stata se le Olimpiadi fossero state ospitate da noi italiani che abbiamo Baglioni e Ramazzotti al posto dei Queen e degli U2.
Allora noi Commari, preoccupate dal fatto che, molto probabilmente, nonostante l’erba cattiva non muoia mai, non vivremo abbastanza a lungo per poter vedere un’Olimpiade italiana, abbiamo immaginato come sarebbe un’ipotetica Cerimonia di Apertura (molto kitsch) dei Giochi se questi venissero ospitati dall’Italia già nel 2020 e abbiamo anche pensato a quale potrebbe essere la città scelta per ospitarli.

Ecco il nostro sogno.

È bene spiegare, prima di tutto, che l’Italia nel 2020 vivrà di nuovo sotto una dittatura, quella di Raffaella Carrà.

Il Mincul(o)pop zittirà le voci di chi crederà che gli squadristi della Carrà, i Carramba Boys, uccidano a colpi di bacino gli oppositori del regime della bionda di Bologna.
Le divise di Raffaello Balzo e compagni saranno ovviamente disegnate da Dolce & Gabbana, leopardate, con strass e paillettes e lasceranno vedere l’ombelico anche d’inverno.

La gestione della cosa pubblica, tuttavia, sarà l’eccellenza del nostro Paese e si ritornerà al latino panem et circenses. Essendo Raffaella Carrà una despota illuminata, ci saremo liberati, grazie a lei, di Belén Rodriguez e di tutti quelli di Amici, che saranno uccisi a culate dagli squadristi Carramba Boys. Bandirà anche Bruno Vespa e manderà in esilio a vita Vittorio Sgarbi.

Come sede delle Olimpiadi 2020 sarà scelta Voghera, visto che le casalinghe avranno la maggioranza in Parlamento (che, nonostante la dittatura, avrà più potere di quanto ne abbia oggi).

Invece della Olympic Bell suonata dal ciclista Bradley Wiggins, noi avremo il rutto libero da 10mila decibel di Fantozzi a dare il via alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi.

Carmensita e Caballero saranno le mascotte, tuttavia lei sarà in una versione zoccola, altresì detta Casalingua Carmensita. L’inno nazionale sarà ovviamente Tanti Auguri, cantato da Cristina D’Avena con il coro dell’Antoniano e suonato dai BeeHive.

Si partirà dall’antica Roma e si esalterà la forza dell’Impero Romano: avremo il solito Claudio Amendola nel ruolo di Cesare e Matteo Branciamore in quello di Bruto.

Ricorderemo il Rinascimento con una Venere Botticelliana interpretata da Nadia Rinaldi. Troveremo certamente un modo per ficcarci dentro Benigni e Dante, poi si passerà direttamente all’Unità d’Italia con Benedetta Mazzini nei panni di Giuseppe, solo perché ha lo stesso cognome, mentre Garibaldi avrà il corpo e la voce di Francesco Salvi, che ci delizierà inoltre con il suo tormentone “Questi mille qua devi metterli là”.

Nel segmento dedicato ai bambini avremo Balotelli che interpreterà Calimero, mentre Bambola Ramona vestirà i panni di Priscilla.

Avremo anche un segmento dedicato ai nostri amici animali, perché nel frattempo Michela Vittoria Brambilla sarà stata nominata vice della Carrà. Vedremo dunque sfilare Topo Gigio e Rockfeller, accompagnati dalla mucca Carolina cavalcata da Wendy Windam e Giancarlo Magalli, mentre Gianni Morandi mangerà la sua merda come se fosse Nutella.

Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi: vi raccontiamo quella di Voghera 2020

Come gli inglesi ci hanno rinfacciato il fatto che il loro Tim Berners Lee ha inventato il World Wide Web, noi ricorderemo invece, che senza il telefono di Antonio Meucci e il genio di Guglielmo Marconi non avremmo un cazzo di niente (interpretato da Rocco Siffredi).

La scaletta del segmento dedicato alla musica sarà:
- Azzurro
- Brutta
- Sbucciami
- Volare
- L’italiano
- Sharazan
- Nostalgia Canaglia
- Felicità
- La notte vola

Interpretate nell’ordine da Paolo Limiti, Luca Sardella, Cristiano Malgioglio, Pupo e il Principe Emanuele Filiberto (che i Carramba Boys non uccideranno solo perché sarà lo zimbello del Paese), Toto Cutugno, Albano e Romina (tornati obbligatoriamente insieme per decreto della Carrà), Lorella Cuccarini.
Nel momento clou di questa fase della cerimonia, lì dove gli inglesi hanno dato spazio al bacio collettivo (anche gay), noi italiani andremo oltre e faremo il Bunga Bunga in diretta mondiale.

Durante il segmento dedicato alle bellezze della nostra penisola, i Righeira, di nuovo insieme, canteranno Vamos a la playa.

Al centro dello stadio sarà posizionato un gigantesco barattolo di fagioli che fungerà anche da maxi-schermo su cui vedremo i faccioni della presidentissima Carrà e del suo assistente Tiziano Ferro.
La regia, ovviamente, sarà affidata alla versione italiana di Danny Boyle, ossia Sergio Iapino, mentre la direzione artistica spetterà a Elio e Rocco Tanica.

Gatto Panceri (solo perché ci piace il nome) porterà la fiaccola (ossia Anna Kanakis che è greca) nello stadio, ma l’ultimo tedoforo sarà il mitico Mauro Repetto con i pantaloni del video di Nord Sud Ovest Est, sulle note di Voglia di cosce e di sigarette.

A chiudere il tutto, il Paul McCartney de’ noantri, ossia Gigi D’Alessio che canterà Mon Amour (ricordata meglio come Quando esta noche tramonta el sol).
Noterete un frequente richiamo alla Spagna, da Carmencita e Caballero fino alla canzone del grande Gigi, ma sarà indispensabile, perché entro il 2020 Italia e Spagna avranno finalmente unito le forze, diventando un unico Paese e riducendo Francia e Germania a un ruolo di secondo piano all’interno dell’Unione Europea che tuttavia sarà solo un’istituzione fittizia.

Sovversivamente vostre,

Maria Raffaella e Maria Roberta


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