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C.GUSTAV JUNG,nutrire l'anima da: Libro Rosso

Da Silvy56
C.GUSTAV JUNG,nutrire l'anima da: Libro Rosso
‎"Dovevo acquistare consapevolezza di aver perduto la mia anima.(...) Ho dovuto capire che ciò che prima consideravo la mia anima, era solo un'inerte costruzione dottrinale. Ho dovuto quindi parlare della mia anima come se fosse qualcosa di distante, d'ignoto, che non esisteva grazie a me, ma grazie alla quale io stesso esistevo. Approda alle cose dell'anima colui il cui desiderio si distoglie dalle cose esteriori. Se non la trova, viene sopraffatto dall'orrore del vuoto. E, agitando più volte il suo flagello, l'angoscia lo spronerà a una ricerca disperata e a una cieca brama delle cose vacue di questo mondo. Impazzirà per la sua insaziabile cupidigia e si allontanerà dalla sua anima per non ritrovarla mai più. Correrà dietro ogni cosa, se ne impadronirà, ma non ritroverà la sua anima, perchè solo dentro di sè la potrebbe trovare.(...) La potrebbe trovare nel desiderio stesso, ma non negli oggetti del desiderio. Se lui fosse padrone del suo desiderio, avrebbe toccato con mano la propria anima, perchè la sua anima ne è immagine ed espressione. Se possediamo l'mmagine di una cosa, possediamoo la metà di quella cosa.(...) Amici miei , saggio è nutrire l'anima, per non allevarvi draghi e diavolo in seno"

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