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Challenge Cup: Il piede di Heathcote e i nervi saldi in difesa regalano ad Edinburgh il secondo successo europeo

Creato il 24 ottobre 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

SAMSUNGBT Murrayfield (Edimburgo) – Edinburgh conquista una vittoria sofferta ma, alla luce di quanto visto stasera, meritata e si avvicina, con il secondo successo consecutivo, al passaggio del turno in Challenge Cup. I Gunners, dopo un primo tempo dominato per lunghi tratti, nella ripresa hanno tirato un po’ troppo i remi in barca, concedendo il fianco alla rimonta di Lyon. Solo un piazzato di Heathcote, stasera votato man of the match (e che non doveva nemmeno giocare) nega ai francesi il punto di bonus difensivo, mandando Edinburgh in vetta solitaria alla classifica della Pool 4. Una vittoria nel confronto coi London Welsh di metà dicembre darebbe ai Gunners la quasi certezza del passaggio ai quarti di finale.

I Gunners, dopo l’exploit di Bordeaux di una settimana fa, vogliono vincere per continuare a giocare in Europa nella prossima primavera e la partenza è davvero incoraggiante. Dopo poco meno di cinque minuti, Cuthbert va in meta sulla destra, servito da Burleigh a chiudere un’azione ispirata da Visser, mentre il piede di Heathcote, che in avvio aveva già trovato i pali dalla piazzola a punire la prima irregolarità dei francesi all’altezza dei loro 10m, aggiunge la trasformazione per il 10-0.

I cambi apportati da Alan Solomons al XV annunciato nell’immediata vigilia del match, hanno subito pagato; Cuthbert, Heathcote e Dell dentro per, rispettivamente, Fife, Strauss e Dickinson. Burleigh si sposta al centro, al posto di Strauss, con Heathcote che parte apertura.

Heathcote va ancora a segno con un piazzato, nell’azione successiva, quando il pack di Edinburgh vince la prima mischia chiusa del match. A questo punto, sotto 13-0, Lyon abbozza una reazione e si affaccia per la prima volta nei 22m avversari. Les Loups conquistano quattro punizioni consecutive, perché la difesa di Edinburgh si lascia prendere dal panico, in posizione favorevole, e per quattro volte vanno in touche. L’ultima è quella buona, perché nasce una maul che finisce la sua corsa oltre la linea, con il numero 8 Matadigo che schiaccia a terra l’ovale. Porical trasforma, portando i suoi finalmente in partita.

La serata per ‘Embra’, dal punto di vista degli infortuni, sembra stregata, perché oltre ai cambi effettuati nel pre-gara, prima Watson (ginocchio) poi Grant (colpo al volto, sospetto zigomo) e Beard (concussion dopo lo scontro col compagno di squadra) lasciano il campo nel primo quarto di gioco, sostituiti rispettivamente da David Denton, alla prima gara stagionale, James Hiltebrand (un tallonatore per una terza linea) e Nick McLennan.
Dopo qualche minuto di stop, alla ripresa Edinburgh allunga ancora con due piazzati di Heathcote, che manca il terzo prima che un altro infortunato, capitan Grant Giclhrist, lasci il campo per un colpo subito al braccio (sostituito da Ben Toolis). L’apertura scozzese trova altri tre punti dal tee, portando il vantaggio dei Gunners a quindici punti (22-7).

Lyon, che finora non ha mai impressionato, fa però paura tutte le (pochissime)volte che entra nei 22m avversari. I francesi vanno vicinissimi alla seconda marcatura a tempo quasi scaduto, ma il direttore di gara – che si consulta col suo collaboratore, in assenza di un TMO – vede l’ovale tenuto alto e assegna una mischia ai Lupi, che perdono il contest contro un pack di Edinburgh apparso affidabile nonostante i tantissimi cambi.

Nella ripresa, Lyon apre le marcature col piede di Porical, evitando stavolta di andare in touche perché costretto, ovviamente, a risalire la china. I francesi, però, continuano a faticare tremendamente in fase di possesso, incapaci di risalire il campo, e si trovano costretti a ricorrere troppo spesso a calci per guadagnare terreno. L’imprecisione anche in questo fondamentale regala ad Edinburgh una quantità incredibile di palloni, con i Gunners che, fedeli al loro game-plan, affidano alle mani sapienti dei loro ball carrier – su tutti, un ispirato Denton.

Lyon trova, inaspettatamente, la seconda meta del match a cavallo dell’ora di gioco, con la seconda rolling maul ben eseguita della serata – nata, anche stavolta, da una punizione calciata in touche. Il neo-entrato Tison mette l’ovale a terra e Loree, dopo l’uscita dal campo di Porical, trasforma portando i suoi sotto il break.

La difesa di Edinburgh è, adesso, messa davvero sotto pressione, perché Les Loups continuano a spingere e calciare in touche. Il pack dei Gunners, però, nonostante presenti un tallonatore in terza linea e sia davvero falcidiato dagli infortuni, si supera in più di un’occasione ricacciando indietro gli attacchi avversari. Oltre al bel lavoro in mischia chiusa, merita una citazione la prestazione di Ben Toolis nelle rimesse laterali

Nell’ultimo quarto d’ora Lyon inizia finalmente a creare azioni multi-fase, smettendo di calciare palloni in avanti a casaccio; i francesi si accampano nella metà campo avversaria, mettendo davvero alla prova i nervi degli scozzesi. Che tengono, e anche alla grande, perché, negli ultimi dieci minuti, Edinburgh non solo non concede più punizioni ‘pericolose’ ai francesi, ma riesce, finalmente, a superare di nuovo la metà campo.

Nell’ultimo minuto di gioco i Gunners conquistano tre punizioni consecutive, l’ultima dele quali poco fuori dai 22m francesi. Il man of the match Tom Heathcote si incarica della trasformazione che mette al sicuro la vittoria di Edinburgh e, cosa molto importante in chiave qualificazione, nega il punto di bonus difensivo a Lyon.

Edinburgh Rugby 25
Lyon O.U. Rugby 17

Score: 2′ Heathcote cp (3-0), 4′ Cuthbert m Heathcote tr (10-0), 11′ Heathcote cp (13-0), 17′ Matadigo m Porical tr (13-7), 20′ Heathcote cp (16-7), 25′ Heathcote cp (19-7), 32′ Heathcote cp (22-7); 43′ Porical cp (22-10), 59′ Tison m Loree tr (22-17), 80′ Heathcote cp (25-17).

Edinburgh Rugby: 15 Greig Tonks; Jack Cuthbert, 13 Sam Beard, 12 Phil Burleigh, 11 Tim Visser; 10 Tom Heathcote, 9 Sam Hidalgo-Clyne; 1 Allan Dell, 2 Ross Ford, 3 WP Nel, 4 Anton Bresler, 5 Grant Gilchrist (C), 6 Roddy Grant, 7 Hamish Watson, 8 Tomas Leonardi
Panchina: 16 James Hilterbrand, 17 Rory Sutherland, 18 John Andress, 19 Ben Toolis, 20 David Denton, 21 Sean Kennedy, 22 Joaquin Dominguez, 23 Nick McLennan

Lyon Olympique Universitaire: 15 Jerome Porical; 14 Franck Romanet, 13 Paul Bonnefond, 12 Waisele Seru Sukanaveita, 11 Thibaut Regard; 10 Romain Loursac, 9 Mathieu Loree; 1 Sami Mavinga, 2 Damien Fitzpatrick, 3 Hoani Tui, 4 Mickael De Marco, 5 Connie Basson (C), 6 Julien Puricelli, 7 Alexandre Derrien, 8 Masi Matadigo
Panchina: 16 Vincent Colliat, 17 Emmanuel Felsina, 18 Horace Pungea, 19 Joe Tuineau, 20 Steevy Cerqueira, 21 Adrien Bau, 22 Didier Tison, 23 Vincent Martin

HT: 22-7
Note: Poco nuvoloso, 10°C, vento a tratti. Non ci sarà il TMO.
Tre cambi nel pre-partita per Edinburgh Rugby, più uno di posizione. Nei trequarti, Cuthbert dentro al posto di Fife, Heathcote parte apertura e Burleigh si sposta al centro al posto di Andries Strauss mentre Dominguez si accomoda in panchina; tra gli avanti, prima partenza dal primo minuto di Allan Dell, prodotto dell’EDP dei Gunners, al posto di Dickinson che ha fallito il test fisico pre-gara. In panchina, Rory Sutherland.

Man of the match: Tom Heathcote (Edinburgh Rugby)
Spettatori: 4651
Arbitro: Matthew Carley (RFU)


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