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Charles Lutwidge Dodgson e Alice (27 gennaio 1832)

Creato il 27 gennaio 2014 da Tanks @tanks
Charles Lutwidge Dodgson e Alice (27 gennaio 1832)A

  chi non è capitato di scrivere un acrostico? Ne ho sfornato proprio adesso uno per mia moglie:

Oggi non meno di ieri
rimango sempre incantato
sempre innamorato
e così sarà anche domani
l'amore non declina
lievita semmai
all'infinito

Ok, sentimentale, ma decisamente banale. Però sono riuscito a completarlo.
Come funziona un acrostico? Semplice: le lettere iniziali di ogni verso, lette nell'ordine, hanno senso compiuto. In questo caso danno il nome di mia moglie.

Si fosse chiamata Ada, avrei apprezzato, tre versi ed era fatta. Ermenegilda, invece, mi avrebbe dato dei problemi con le sue 11 lettere.

Per Alice Pleasance Liddell non avrei neanche provato, 21 lettere! Ancora uno sforzo e si arriva a un canto dantesco. C'è invece chi l'ha fatto, Charles Lutwidge Dodgson (di cui cade oggi l'anniversario della nascita) dedicò Ad Alice P. un gigantesco acrostico, che comincia con:

A boat beneath a sunny sky,
Lingering onward dreamily
In an evening of July
Children three that nestle near,
Eager eye and willing ear,
...

Chi è Charles Lutwidge Dodgson?

Il Nostro nasce il 27 gennaio 1832 a Daresbury, nella contea di Cheshire, nel nord dell'Inghilterra, figlio di un reverendo anglicano.
Studiò e insegnò matematica a Oxford, si interessò anche di logica matematica. Se è passato alla storia, però, non lo deve ai suoi studi sui determinanti, su Euclide o sui sistemi di votazione (argomento che tira ancora oggi, tra Mattarellum, Porcellum e Italicum), ma a una ispirazione che gli venne proprio da Alice Pleasance Liddell, quando lei aveva dieci anni e lui trenta.

Come recita l'acrostico, in una calda serata di luglio Charles Lutwidge portava a spasso in barca le tre figlie del rettore della scuola in cui insegnava: Alice, Edith e Lorina.

Alice gli chiese di raccontare una storia, campo in cui lui era molto versato. Tra una colpo di remi e l'altro, Charles Lutwidge imbastì un racconto, partendo da una ragazzina, Alice, che si addormenta sotto un albero.
Inseguendo un coniglio nel sonno, Alice precipita nella tana del coniglio, ritrovandosi in un posto buio pieno di porte minuscole. Riuscirà ad aprirne una e ad attraversarla, dopo aver bevuto una pozione che la rimpicciolisce. Attraversata la porta finirà in un'avventura popolata di non sense e di paradossi (il non compleanno, per ricordarne uno).
Esatto, in quella barca nasce l'idea di Alice nel paese delle meraviglie.

Il libro lo pubblicherà tre anni dopo, spinto dall'insistenza di Alice e utilizzando uno pseudonimo: traducendo in latino i suoi nomi di battesimo (Carolus Lodovicus), invertendoli e inglesizzandoli, arriverà a Lewis Carroll.
Il libro avrà (e ha) un enorme successo, superiore al suo sequel, Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò.
Per dirne una: il manoscritto che Charles Lutwidge regalò ad Alice P. fu battuto all'asta da Sotheby's nel 1928, fruttando 15.400 sterline, che secondo Wikipedia si traducono in 780.000 € di oggi.
Senza contare i film che hanno portato Alice sullo schermo: nel 1933, nel 1951 (Disney) e poi nel 2010, con il film di Tim Burton che ci presenta un'Alice diciannovenne, con le sembianze di Mia Wasikowska.

I sospetti di pedofilia

Charles Lutwidge ebbe diverse passioni, tra cui la pittura.
Non essendo granché capace, aveva ripiegato sulla fotografia, divenuta praticabile e praticata in quel periodo. Si era concentrato sull'ideale di bellezza, tema che vedeva incarnato nel teatro, nella poesia, nelle formule matematiche. E anche tra le figure umane più vicine all'innocenza, le bambine.
Sarà solo nel 1932, nella biografia The Life of Lewis Carroll di Langford Reed, che sarà fatta la prima connessione tra l'abbondante produzione fotografica di Charles Lutwidge riguardante ragazzine in varie pose, inclusi dei nudi, e un (ipotizzato) scarso interesse per il genere femminile in età adulta.

Il sospetto ha guadagnato nel tempo i suoi sostenitori (Lewis Carroll aveva subìto abusi al college, come accenna lui stesso in qualche scritto), ma c'è anche chi ha portato argomenti contrari. Il fatto, ad esempio, che quel genere di foto fosse abbastanza diffuso nell'epoca Vittoriana; oppure che, pur non sposandosi mai, ebbe passioni anagraficamente regolamentari.

L'argomento è dibattuto da lungo tempo, senza approdare, almeno finora, a una conclusione ragionevolmente certa.
Più facile fare chiarezza su un altro tema: se Alice Pleasance Liddell era bruna, perché l'altra Alice, quella del Paese delle meraviglie, è bionda?
Qui avanzo un'ipotesi che potrebbe sviluppare un altro filone di discussione postuma: a Charles Lutwidge piacevano le bionde.
Infatti, al momento di suggerire un modello per le illustrazioni del suo libro, non inviò foto di Alice P., ma di Mary Hilton Badcockpour, altra ragazzina fotografata dal Nostro.

Bisognerebbe, però, trovare conferma della biondezza di Mary H. in una qualche foto (sul web non ne ho trovate), e purché questo non vada invece ad argomentare l'altro filone, quello della passione per le ragazzine.

E pedofilia a parte? 

Vale la pena di ricordare gli studi di Charles Lutwidge sui sistemi di votazione, incentrati sul problema di come scegliere tra tre candidati A, B e C, nel caso in cui la maggioranza, chiamata a esprimersi per due candidati alla volta, preferirebbe A su B, B su C e C su A.
Il tema mi sembra attuale ancora oggi, con una sola differenza: vent'anni di seconda repubblica hanno sostituito a "preferisco" il termine "penso sia meno peggio". La teoria rimane però la stessa.

Altro parto della mente del Nostro è il progenitore del gioco "Il bersaglio" che si trova sulla Settimana enigmistica: il Word ladder, scala di parole.
Nella forma originale occorreva arrivare da una parola iniziale a una finale, passando per parole di senso compiuto ottenute cambiando di volta in volta una sola lettera.
Per arrivare al più recente Bersaglio, le regole si sono arricchite: aggiunta o eliminazione di una lettera, anagramma, attinenza. Ma il succo rimane quello originale.

Buon lunedì.
[Tutti i post su compleanni.]


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