Charlie Hunnam si ritira: Matt Bomer sarà Christian Grey anche se è gay?

Nemmeno a Wall Street durante la crisi del '29 si sarebbero agitati così tanto. Da ieri una bella bufera si è abbattuta sulla borsa. Quella di Christian Grey. Quello delle "Cinquanta Sfumature di Grigio, Rosso, Verde puoi partire". 

L'attore Charlie Hunnam, ormai dato per certo nel ruolo di Mister Grey per quella che sarà la versione cinematografica della saga letteraria erotica, non ci sta più. I suoi impegni professionali - o più che altro le palle che gli hanno rotto quelli che non lo vedevano affatto tagliato per la parte - lo hanno convinto ad abbandonare il progetto. E quindi ora le azioni degli altri attori pretendenti salgono e scendono come gli indici Mibtel. La gente si accapiglia tra chi dissocia il proprio idolo da tale esperimento e chi tira fuori qualunque nome tra i papabili sostituti. Tanti i nomi. Ho sentito persino quello di Luciana Turina. 

Ma più realisticamente anche quelli di Ian Somerhalder, Ryan Gosling, Alex Pettyfer, Kellan Lutz, Alexander Skarsgard, Chris Hemsworth. Et cetera.

Personalmente aggiungerei anche Bradley James. O Jensen Ackles, ormai a tal punto incatenato a Dean Winchester da sembrargli soprannaturale qualsiasi possibilità di fare altro. O Garrett Hedlund.

Ovvio che si sia poi riaperta anche la diatriba - mai sopita - della candidatura di Matt Bomer, gettonatissimo sin dai primi casting. Ma il problema che si pone è sempre il solito: "Chi vuoi che creda ad un gay dichiarato nei panni di uno che la patata la vuole persino a colazione?"

Io, per esempio. Se non fosse che i tratti di Matt Bomer abbiano a che fare con quelli di Christian Grey quanto i miei con quelli di Cristina D'Avena, a me pare che lui sia stato sempre molto credibile nel ruolo di conquistatore femminile. Lo fu in Magic Mike. Lo è spesso in White Collar dove la chimica con le donne non gli manca di certo. Anche se poi, finita la puntata, se ne torna in groppa al suo compagno Simon Hall e con lui fa scintille. Se poi consideriamo che E.rika L.eonard James aveva in mente Robert Pattinson quando partorì le sue doglie romanzesche, quello della sovrapposizione fisica diventa davvero un problema inesistente sin dall'inizio.  L'impeccabile stile di Matt Bomer fuori dal e dentro il set con giacche sartoriali, eleganza da vendere, aria da tipico business man con quell'accento di scuro che il suo personaggio - criminale redento - porta sulla camicia immacolata lo renderebbe un candidato papabilissimo, tanto da piacere anche a Papa Bergoglio. In fondo parliamo di sfumature. E il sesso non ne ha solo una. Di zone grigie nell'erotismo ce ne possono essere molte. Se chi ha letto tutti e tre i libri non lo ha ancora capito, vuol dire che si è fermato alla copertina...