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Charlie Sheen fa causa alla Warner Bros. per il licenziamento dal set della popolare serie TV "Due uomini e mezzo"

Da Avvdanielaconte
Charlie Sheen, il popolare attore del cinema e della TV americana, ha fatto causa alla casa produttrice Warner Bros. per il licenziamento dal set della sit-com "Two and a half men" (Due uomini e mezzo). L'attore (che è protagonista della sit-com fin dalla prima serie, nel 2003) ha chiesto 100 milioni di dollari a titolo di risarcimento danni.
La Warner Bros. (sul cui network viene strasmessa la sit-com) ha motivato il licenziamento dichiarando, in un comunicato stampa, che "Dopo attente considerazioni la Warner Bros Television ha posto fine con effetto immediato al contratto di Charlie Sheen in "Two and a hal men". Sheen è stato abbandonato dal networkper un grave reato di depravazione morale. Il cliente ha assunto un comportamento autodistruttivo e sembra molto malato. Il signor Sheen aveva difficoltà a ricordare le proprie battute e a centrare gli obiettivi. La sua condotta e la sua condizione hanno creato notevoli tensioni sul set".
La casa produttrice americana ha preso la decisione a causa dei ben noti eccessi dell'attore (droga, alcol, frequentazione di pornostar), il quale ha cominciato a perdere peso, a sbagliare alle prove, a dimenticare le battute, creando tensioni sul set (sembra che la produzione sia stata costretta ad annullare 8 puntate della serie); recentemente, ha anche insultato in maniera pesante Chuck Lorre (ideatore della serie televisiva, sceneggiatore e produttore esecutivo) e la Warner Bros.
La rivista americana People ha pubblicato stralci di una lettera -inviata dal legale della Warner Bros. John Spiegel al legale di Charlie Sheen per giustificare il licenziamento -, nella quale si legge che "dovreste concentrare le vostre energie su quello che nessuno è mai riuscito a fare, dare al vostro cliente l'aiuto rigoroso e continuativo di cui ha bisogno. E' chiaro che non pensa di avere un problema e continuerà a comportarsi così".
Il legale dell'attore americano (figlio del popolare attore Martin Sheen), al contrario, è del parere che il licenziamento del suo assistito sia dipeso dal fatto che la casa produttrice ha voluto assecondare il desiderio di Chuck Lorre di punire l'attore.
Adesso Warner Bros. dovrà decidere se cancellare la sit-com (giunta all'ottava serie) o continuare con un altro protagonista.
Roma, 12 marzo 2011   Avv. Daniela Conte
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