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Che carattere il lecce: 3-3 al 94'!

Creato il 17 aprile 2011 da Andrev91 @andrev91
-------- ARTICOLO SCRITTO PER GOAL.COM --------

CHE CARATTERE IL LECCE: 3-3 AL 94'!

Acquafresca festeggia con i compagni il goal dell'1-0


Partita palpitante e decisa all'ultimo secondo: al 'Via Del Mare' Lecce e Cagliari hanno pareggiato per 3 a 3. Primo tempo di marca completamente rossoblù, legittimato dalla grande rete di Acquafresca. Ripresa che ha visto subito pareggiare il Lecce con Mesbah, poi il Cagliari andare di nuovo avanti di due goal, con le reti di Conti e Acquafresca, e infine i padroni di casa prima accorciare le distanze con Fabiano e poi al 94' trovare il pari con Corvia.

FORMAZIONI –
I salentini si schierano con un 4-4-1-1: De Canio preferisce Ferrario a Gustavo in difesa, a centrocampo dal primo minuto Grossmuller al posto dello squalificato Vives e confermato capita Giacomazzi in dubbio alla vigilia, in avanti Jeda collauda l’unica punta Di Michele. Tra i sardi, Perico vince il ballottaggio con Pisano sulla fascia sinistra; Biondini scelto a centrocampo nella mattinata ad affiancare Conti e Nainggolan; confermato Acquafresca nel reparto offensivo: gioca da punta unica, supportato da Cossu e Lazzari. Arbitra Banti di Livorno.
PARTITA – E’ il Lecce a dover fare la partita, a caccia dei tre punti fondamentali per il raggiungimento della salvezza: galvanizzati dal successo di domenica scorsa a Genova contro la Sampdoria, al Via del Mare non dovrebbe presentarsi come un ostacolo sormontabile un Cagliari che ormai non ha più nulla da chiedere alla classifica. Tuttavia l’inizio è nel segno dei rossoblù che partono meglio, rendendosi pericolosi già nei primi secondi di gioco; al 9’ si portano vicini al vantaggio con una mezza rovesciata di Conti, ma Rosati si supera ed evita il goal con una prodezza. I padroni di casa si fanno vedere solamente dopo 12’ all’insegna della ressa a centrocampo e dei tentativi degli ospiti di portarsi in vantaggio, ma sembra soltanto uno spauracchio, perché il Cagliari continua a mantenere il controllo del match nonostante le ripartenze non siano micidiali per la difesa giallorossa: infatti il forcing rossoblù comincia a mietere i primi risultati con la straordinaria rete di Acquafresca, il quale perfeziona nel migliore dei modi l’azione propiziata da Nainggolan e proseguita con un cross perfetto di Lazzari sull’out di sinistra, destro al volo e Rosati è battuto. Ci si attende una reazione dei padroni di casa, ma il Cagliari continua ad amministrare con apparente facilità la situazione, favorita dalla propria posizione in classifica e conseguente mancanza di una forte pressione presente, invece, in casa Lecce. Intanto al 35’ De Canio deve fare i conti con l’infortunio occorso a Ferrario: subito il cambio con Gustavo. Cambierà qualcosa? Di certo non la pericolosità dei sardi quando partono in contropiede e il Lecce dimostrano difficoltà sempre meno illusorie ed è la prova di un Cagliari più pericoloso che mai. Il primo tempo si termina cosi con il meritato risultato di 1-0 per gli ospiti (rischiano il raddoppio nel finale su punizione), messi poche volte in difficoltà dai salentini dopo la rete di Acquafresca, bravi a difendersi dalle propensioni offensive dei padroni di casa, non disdegnando mai il contropiede. A naso sembra che al Lecce manchi una punta che sappia mantenere palla e darla per gli inserimenti (ottimi) dei centrocampisti.

CHE CARATTERE IL LECCE: 3-3 AL 94'!

Mesbah, spostato a centro, cambia la partita

Serve un cambio: Brivio rileva Grossmuller in difficoltà e De Canio sposta Mesbah a centrocampo. Mossa azzeccata: al 48’ interessante iniziativa dell’algerino, cross basso all'altezza del primo palo e Canini anticipa anche l'uscita bassa di Agazzi, ma un minuto dopo, cross di Giacomazzi, colpo di testa sbilenco di Mesbah tenuto in campo da Di Michele, sul cui cross ancora Mesbah mette dentro da due passi. E’ 1-1. E’ cambiata la partita, ora i salentini premono e la difesa del Cagliari balla. Sembra non bastare però, perché dopo una fase di match abbastanza lenta e dormiente, si svegliano nuovamente gli ospiti con un colpo di testa da calcio d’angolo eseguito da Cossu: Rosati fa il resto e costringe i suoi compagni a ricominciare daccapo. Non è finita, i sardi diventano spietati cinque minuti, quando Biondini lancia in contropiede Acquafresca, il cui piatto destro batte Rosati in uscita. In situazione di 3-1 quella del Lecce si complica, Conti e compagni addormentano il match e l’undici di De Canio non ne ha più; il tempo della standing ovation per Acquafresca all’81, sostituito dal giovane Ragatzu, e di qualche occasione ambo le parti (al 76’ botta sicura di testa di Fabiano e grande parata di Agazzi). Guai a dare per spacciato il Lecce: quando ormai la partita sembrava andare per il suo corso, l’orgoglio dei salentini si fa sentire e quasi prevale sul resto e Fabiano di testa accorcia le distanze. Il finale si prospetta incandescente, dagli altri campi fioccano buone notizie per i padroni di casa (Brescia e Catania sotto contro, rispettivamente, Genoa e Lazio) ed è un peccato sprecare un’occasione del genere, oltre che dannoso. Detto, fatto. Forse i rossoblù si rivelano appagati, forse distratti, forse è l’orgoglio dei giallorossi ad essere più forti anche della stanchezza accusata in precedenza, fatto sta che Corvia, entrato al posto di Jeda nella ripresa, ringrazia Giacomazzi che gli serve una palla preziosa e pareggia. Esplode il Via del Mare, nuovamente al fischio finale di Banti: è un pareggio importante per il carattere mostrato nel finale dagli uomini di De Canio.
CHIAVE – la trappola del fuorigioco dei difensori del Cagliari funziona: gli attaccanti avversari incappano più volte nel corso del match. Da segnalare anche i contropiedi, tanto precisi quanto vincenti, degli uomini di Donadoni. Il cambio Corvia per Jeda e l’incapacità del Cagliari di gestire due goal di vantaggio saranno la chiave nel finale di partita.
CHICCA – Il bilancio dei precedenti quattordici confronti è favorevole ai salentini, con nove successi, contro i tre degli isolani, due i pareggi. L’ultimo successo leccese risale al 28 settembre 2008, 2-0 con gol di Giacomazzi e Castillo. Il pareggio manca dal 6 aprile 2003, 1-1: decisero i gol di Chevanton ed Esposito.  Il Cagliari non vince da 1 maggio 1994, quando al Via del Mare si impose per 1-0. Per gli amanti delle curiosità, il Cagliari è la sola squadra della serie A 2010/11 che ancora non ha subito espulsioni. L’ultima
espulsione subita dai sardi risale al 25 aprile scorso, Cossu in Napoli-Cagliari 0-0. Da allora sonotrascorse 35 giornate di campionato.
TATTICA – Il 4-4-1-1 di De Canio permette ai suoi centrocampisti di intavolare inserimenti a supporto dei due d’attacco che fanno fatica a sfuggire alla trappola del fuorigioco orchestrata a regola d’arte dalla difesa avversaria. Un 4-3-3 per Donadoni: la difesa si muove molto bene e il reparto offensivo è devastante nella prima frazione di gioco. L’innesto di Brivio per Grossmuller nella ripresa in casa Lecce, e l’avanzamento di Mesbah, potrebbe cambiare il match, se non fosse per i contropiedi vincenti dei rossoblù.

MOVIOLA – Il primo tempo non ha riportato episodi discutibili per quanto riguarda la conduzione di gioco della terna arbitrale, giuste le ammonizioni inflitte a Fabiano, Gustavo e Acquafresca. Unica nota al 43’ un contatto tra Conti e Di Michele al limite dell’area del Cagliari, ma Banti ha lasciato proseguire. Nulla da recriminare nel secondo tempo.
PROMOSSI&BOCCIATI – Come già detto, l’avanzamento di Mesbah (Voto 7,5) a centrocampo manda in confusione la difesa ospite per i primi 15’ della ripresa: realizza la rete del momentaneo 1-1 e si rende pericoloso per i sardi che accusano, comunque, la difficoltà nel contenerlo; Grossmuller in giornata no (voto 4). Tuttavia Acquafresca (voto 8) ha il merito di essere stato il più pericoloso nella giornata odierna: la doppietta regala, tutto sommato, un punto alla sua squadra, ma anche emozioni nella durata dell’incontro fino alla sua sostituzione. Fabiano e Gustavo testimoni d’eccezione. Prestazione negativa di Perico (voto 4), condizionato dalla condizione fisica non ottimale, distratto in più occasioni.

Andrea Cardinale

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