Che cosa aspettarsi quando si aspetta di K. Jones

Pubblicato il 10 settembre 2012 con Nessun Commento

“Che cosa aspettarsi quando si aspetta” racconta le vicende vissute da cinque coppie che sperimentano le emozioni, le paure, le sorprese, i dolori e le sofferenze di chi si prepara a diventare genitori. Gestire le gioie e le difficoltà derivanti dalla crescita di un figlio è la preoccupazione dei protagonisti del film, neo e futuri genitori, chiamati a confrontarsi con la maternità e la paternità, concetti che incutono loro dubbi e timori sulla nuova piega che prenderà la loro vita. La fotografa Holly (Jennifer Lopez) desidera adottare un bambino, ma il marito manager musicale (Rodrigo Santoro) non crede di essere particolarmente pronto a divenire padre. Colin (Ben Falcone) e la moglie Wendy (Elizabeth Banks) attraversano una crisi dato che lei è costretta a rivedere le sue idee sulla maternità quando la giovane suocera Skyler (Brooklyn Decker) e il marito Ramsey (Dennis Quaid), su cui pesa una forte differenza di età, si scoprono in attesa di una coppia di gemelli. Jules (Cameron Diaz), esperta di un programma televisivo di successo sulla perdita del peso, coinvolge invece nelle sue traversie Evan (Matthew Morrison), la star di un programma tv sulla danza. Rosie (Anna Kendrick) e Marco, sono due vecchie fiamme che ritrovano la passione dopo essersi fatti la guerra con i loro rispettivi camion. Gale (Rob Huebel), infine, ha appena scoperto di star per diventare padre ma l’idea lo terrorizza al punto di cominciare a frequentare un gruppo di sostegno e aiuto per futuri padri, guidato da Vic (Chris Rock).

“Che cosa aspettarsi quando si aspetta”, adattamento dell’omonimo best-seller di Heidi Murkoff, è una commedia melodrammatica diretta da Kirk Jones in cui mancano sia i risvolti drammatici che un livello accettabile di humor. La pellicola è convenzionale e conformista; i personaggi sono tratteggiati in maniera superficiale e non rimandano ad alcuna reale problematicità, se non ai meri inconvenienti pratici legati alla gestazione. La sceneggiatura è assemblata con scarsa ispirazione e una pesante retorica buonista è presente in molte scene. Le differenti problematiche riguardanti il periodo della gravidanza vengono raccontate in maniera piuttosto banale, sia nei pochissimi momenti seri sia quando si vorrebbe cercare di far ridere il pubblico. “Che cosa aspettarsi quando si aspetta” è uno di quei prodotti cinematografici Hollywoodiani di scarsa sostanza che puntano tutto sul marketing e sulla presenza di un cast di attori più o meno noti, la cui interpretazione è, tra l’altro, piuttosto sotto tono.

Che Cosa aspettarsi quando si aspetta, al cinema dal 14 settembre.

di Alessandro Burgio