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Che cosa può venire dal mondo cattolico? Spese e distrazione dal primato della guerra alla misera

Creato il 21 gennaio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Spese, tante spese, risorse impegnate per obiettivi non essenziali né sempre specifici per una città discretamente piccola. Non per mettere in cattiva luce le cooperative cattoliche: non ha nemmeno senso criticare il lavoro svolto con obiettivi raggiunti. Progetti come questo, per l’inserimento socio-lavorativo di giovani migranti, possono essere attuati in una città più grande, dove le opportunità di lavoro sono maggiori. La coop Nazareth, sorta nel 2001 e diventata protagonista della vita sociale cremonese, assieme ad altri soggetti riceve 132mila euro dal Governo. Molto bello.

Pare razzista dire: e i cremonesi? Bisognerebbe aiutare tutti, senza figli e figliastri. Questo è un ottimo progetto, prestigioso che si svolge però in una città dove tanti cremonesi non hanno più lavoro. Diversi soggetti si uniscono per un obiettivo che sarebbe stato raggiunto meglio a Milano, a Bergamo, Brescia o altrove. cremona si è trovata alle prese con una serie di casi di disagio sociale senza nemmeno un fondo di solidarietà per paura di falsi poveri. E le forze invece si sono unite per un progetto che però non aiuta i cremonesi. Sono esigenze che comunque non dovrebbero entrare in conflitto. Se però privati e pubblico sono concentrati su finalità fulgide e lutulente di gloria ma non di utilità ordinaria si corre un rischio. E così è stato. Il governo è stato sensibilizzato su minori non accompagnati e giovani migranti. Cremonesi non pervenuti.

Finanziato dal Governo il progetto per l’inserimento socio-lavorativo di giovani migranti

(Comunicato stampa del 28 Dic 2012)

Presentato dal Comune con la cooperativa Nazareth e Servizi per l’Accoglienza, il Consorzio Mestieri Cremona e Sol.co. Cremona

Esito positivo per il progetto “Migranti in azione. Il lavoro per l’integrazione e l’autonomia” presentato dal Comune di Cremona in collaborazione con la cooperativa Nazareth e Servizi per l’Accoglienza, il Consorzio Mestieri Cremona e Sol.co Cremona.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha infatti pubblicato la graduatoria per il finanziamento di interventi finalizzati all’inserimento socio-lavorativo dei minori stranieri non accompagnati e di giovani migranti; il progetto di Cremona si è collocato al 19° posto, ottenendo così un finanziamento di 132.000,00 euro.

Commenta l’assessore alle Politiche Sociali Luigi Amore: “Ancora una volta, dopo il recente finanziamento del progetto per l’accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo, arriva un riconoscimento significativo e tangibile per la nostra attività. Questo conferma la sinergia e la costante collaborazione tra il Comune di Cremona ed il Governo centrale, nonché l’apprezzamento, a livello nazionale, delle competenze dei servizi locali. Le azioni integrate, realizzate grazie alla disponibilità dei fondi messi a disposizione dal Ministero, consentono di attuare nella nostra città politiche innovative per l’immigrazione.”

I principali obbiettivi del progetto finanziato sono: offrire ai giovani migranti occasioni di inserimento nel mondo del lavoro garantendo una reale corrispondenza tra le competenze acquisite ed i profili professionali richiesti; accrescere le possibilità di trovare un’occupazione per quelle persone che rientrano nel progetto, così da promuoverne l’autonomia ed evitare, laddove possibile, interventi assistenziali; individuare aziende del nostro territorio sensibili all’inserimento di giovani migranti in situazione temporanea di fragilità, garantendo il supporto attraverso la formazione e l’accompagnamento; sensibilizzare il mondo del lavoro locale rispetto alla valenza positiva di questi giovani adeguatamente accompagnati.

Soldi dal Comune anche per il doposcuola. Anche questo bellissimo. così ha perso il lavoro può mandare i figli al doposcuola senza spendere troppo. Però spende. ce la fa? Difficile. Non era meglio che il comune, come sostiene un volontario, organizzasse con un progetto proprio o partecipato da privati piccole attività produttive in proprio, in modo da acquisire alcune commesse da piccole e medie imprese, abbattendo i costi di queste ultime? E’ un esercizio di fantasia, d’accordo, ma si è pensato a qualcosa fuori dall’ordinario? Ottimo investire sulla scuola, ma il lavoro? Perché l’uno e non l’altro? Perché investire sul lavoro deve significare investire innanzitutto sull’edilizia? E’ un vecchio luogo comune, poi c’è già troppo invenduto immobiliare in Lombardia, la Regione se ne lamenta. Intanto il comune paga, paga.

Confermato, per l’anno scolastico in corso, il servizio del doposcuola

(Comunicato stampa del 19 Set 2013)

Promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili quale forma di accompagnamento e sostegno alle famiglie

E’ confermato, per l’anno scolastico in corso, il servizio di doposcuola, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, quale forma di accompagnamento e sostegno alle famiglie con figli di età compresa tra i 6 ed i 16 anni (obbligo formativo). Il via libera è venuto questa mattina dalla Giunta comunale alla proposta avanzata in tal senso dall’assessore alle Politiche Educative e Giovanili Jane Alquati.

“Il doposcuola – dichiara al riguardo l’assessore Alquati – prevede un modello di stretta collaborazione tra ente pubblico e soggetti del privato sociale accreditati, favorendo la libertà di scelta del cittadino. Il consolidamento di tale modello consente di implementare la qualità sociale dei servizi a favore dei minori e delle loro famiglie, grazie anche ad un aggiornamento costante delle associazioni presenti sul territorio disponibili all’erogazione di questo servizio.”

Attualmente i soggetti, accreditati presso l’Azienda Sociale del Cremonese, che erogheranno attività di doposcuola per l’anno scolastico in corso sono la Società cooperativa sociale Iride, la Società cooperativa sociale Nazareth e la Società cooperativa sociale L’Umana Avventura.

Nello specifico, il modello prevede l’erogazione di servizi di doposcuola, rivolti a ragazzi della fascia d’età tra i 6 ed i 16 anni, che frequentano le scuole primarie, secondarie di I grado ed il biennio delle scuole secondarie di II grado cittadine, gestiti direttamente da realtà qualificate del privato sociale del territorio.

L’integrazione della quota per la partecipazione settimanale (tre o cinque giorni) alle realtà del privato sociale sarà in parte a carico del Servizio Politiche Giovanili ed in parte a carico dell’Azienda Sociale Cremonese. L’Assessorato alle Politiche Giovanili ha chiesto ai referenti delle cooperative di non aumentare i costi del servizio per le famiglie, vista la continuità del modello di servizio offerto.

E’ prevista la creazione di un tavolo permanente di lavoro nel quale le componenti tecnico-amministrative dell’Amministrazione (compresi i referenti del Settore Politiche Sociali) si integrino con quelle delle realtà del privato, in modo da monitorare l’esperienza attraverso specifici strumenti di valutazione.

E poi troviamo, nell’elenco un po’ casuale, il Salone dello Studente Young 2011. Anche questo consegnato alle cooperative cattoliche accreditate in Regione, con l’immancabile don Pier protagonista. Ruolo diocesano e ruolo pubblico: dev’essere un modello perfetto di quello che il Pd chiama “cattolicesimo civile”, una contraddizione. Il cattolicesimo insegna la sottomissione a Dio (si può usare una formula meno dura, “sottomissione” può non piacere, ma Dio sovrasta l’uomo). Il mondo civile fatto dagli uomini, secondo l’espressione di Giambattista Vico approderebbe oggi alla speranza di una democrazia degli uguali che non avrebbe però alcun senso. L’uguaglianza non ha mercato, oggi non interessa più. Energie e risorse e un po’ di soldi anche per questo necessarissimo Salone dello Studente edizione 2011. così i figli dei disoccupati hanno ricevuto utili consigli. Ma solo i cattolici sanno fare queste cose? che strano.
Incontro/Convegno/Conferenza Salone dello Studente Young 2011 – Servizio di formazione all’autonomia per minori 

Mercoledì, 23 Marzo 2011
ore 15.00 
Cremona, Sala Commissioni – via del Vecchio Passeggio n. 1

Incontro di presentazione del progetto sperimentale SFA minori denominato «Giona by day»
Dal mese di novembre 2010 è attivo presso il Centro Giona di via Bonomelli 79/81 a Cremona il Servizio di Formazione all’Autonomia per Minori denominato Giona by day. Il Servizio si rivolge ad adolescenti (14-18 anni) in situazione di disagio e difficoltà, anche temporanea, tali da rendere difficile l’ingresso e/o la permanenza nei percorsi scolastici, di formazione professionale e di inserimento nel mondo del lavoro. L’accesso al servizio avviene in accordo con la scuola e la famiglia. Per ogni ragazzo viene realizzato un progetto educativo individualizzato. 
Durante l’incontro di presentazione rivolto ad insegnanti, genitori e operatori del settore verranno descritte le modalità di accesso, le metodologie educative e i percorsi formativi ed esperienziali da realizzare

A cura di Consorzio Sol.co Cremona e Cooperativa Nazareth
Conducono Don Pierluigi Codazzi, Giuseppina Biaggi, Samuele Lanzi

Per informazioni
Consorzio Sol.Co Cremona
Via Bonomelli, 79/81 – 26100 Cremona
Tel. 0372.415619/79 Fax 0372.415631

Cooperativa Nazareth
Via Bonomelli, 79/81 – 26100 Cremona
Tel. 0372.415619/79 Fax 0372.415631

Poi troviamo, sempre seguendo l’elenco risultante dalla ricerca all’interno del sito del comune di tutte le iniziative contenenti la parola Nazareth, uno spettacolo di beneficenza per i disabili, contro la violenza sulle donne, per la famiglie, tutto molto bello ma i poveri ci sono ancora. Ottima idea, però i problemi restano, perché superano le aspettative. E questo lo si poteva prevedere: dall’opposizione gli appelli sono arrivati ovviamente inascoltati. L’esigenza è che tutto passi attraverso queste meravigliose realtà cattoliche, con i loro volontari sempre disponibili e i loro servizi indispensabili. Però la miseria c’è e aumenta. Interessante anche la supergamba in primo piano per stimolare, forse, la generosità degli spettatori. Mah. Lo spettacolo meritava, eccome, è il programma generale della giunta che è venuto meno, se non si parlerebbe di queste cose. Troppi poveri e troppe cooperative in salute, più o meno. Troppe persone che lavorano nel sociale, bene, come no, eppure la miseria si è diffusa sempre di più.

Danza

Giornata contro la violenza alle donne – “Me” di Simona Atzori

Che cosa può venire dal mondo cattolico? Spese e distrazione dal primato della guerra alla miseraLunedì, 28 Novembre 2011
ore 20.30
Cremona, Teatro Ponchielli
corso V. Emanuele II, 52
biglietti: 20 euro per platea e palchi, 15 euro per galleria e loggione

In occasione della settimana dedicata alla donna, alla famiglia, al disabile e contro la violenza alle donne, l’Assessorato alle Pari Opportunità e ai Servizi Sociali insieme ad Asl Cremona e numerose associazioni locali presentano una serata di beneficenza al Teatro Ponchielli.

Lo spettacolo dal titolo “ME” vedrà come protagonista Simona Atzori, ballerina e pittrice senza braccia che ha saputo trasformare il suo limite in un’opportunità. In scena ci saranno anche alcuni danzatori del Teatro alla Scala. Questo evento è stato possibile solo grazie alla “rete” costruita dalle istituzioni (Asl, Comune, Provincia) e ad a una massiccia partecipazione delle realtà territoriali (Coop Altana, Agropolis, AICS, Ucipem, Donne senza Frontiere, Zonta international, Associazione amici di Gianni e Massimiliano, Il Ponte, Anffas Paolo Morbi, L’Umana Avventura, Cooperativa Nazareth, Provincia di Cremona, Consigliera Provinciale di Parità, Amici dell’Ecovam, Coop Iride, Azienda Sociale Cremonese, Soroptimist).

L’iniziativa verrà inserita nel cartellone delle iniziative per la Giornata contro la violenza sulle donne – 25 novembre 2011.

I biglietti sono acquistabili presso l’Ufficio Pari Opportunità sino al 20 novembre. Dal 21 novembre in poi presso la biglietteria del Teatro Ponchielli.

 

Altro progetto indispensabile è Upcremona, per l’espressività. Politiche giovanili, un settore che spesso si è intersecato con il settore cultura o anche con le Politiche sociale. Protagoniste sempre le stesse cooperative infaticabili. Anche in questo caso qualcuno ha lavorato, dedicato tempo e risorse, si è dato un gran da fare senz’altro con risultati graditissimi. Anche fossero poche, pochissime le spese l’attenzione del comune era rivolta a questo tipo di attività. Bello, bellissimo, giusto. Ma stiamo cercando un progetto per prevenire le nuove povertà, per far funzionare come si deve il teleriscaldamento, per evitare sprechi, per monitorare la situazione delle famiglie, per prevenire il disagio economico.

 

Che cosa può venire dal mondo cattolico? Spese e distrazione dal primato della guerra alla misera

UpCremona è il progetto educativo del Servizio Politiche Giovanili, destinato a tutti i ragazzi e giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni.

Il progetto, gestito dalle Cooperative Sociali cremonesi Altana, Iride, L’Umana Avventura e Nazareth e coordinato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cremona, si chiuderà a dicembre 2013.

Le attività in corso sono le seguenti:

  • Up-Teatro, laboratorio di recitazione con la finalità pedagogica di favorire l’espressione di contenuti emotivi ed esperienziali, rivolto a ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 25 anni, che hanno già frequentato le precedenti edizioni. Le attività si realizzano presso il Teatro Monteverdi, il venerdì dalle ore 17.30 alle 19.30.
  • Up-Scrittura, laboratorio gratuito aperto a tutti gli interessati, incentrato sullo studio e sulla creazione di testi originali teatrali; lo scorso anno il laboratorio ha dato vita alla sceneggiatura dello spettacolo “Tutto tranne la mela”, portato in scena nel maggio 2013 dai ragazzi di UpTeatro. Il laboratorio ha sede presso la struttura Cascinetto (Spazio TconZero), il giovedì dalle 15.00 alle 17.00.
  • Up-Create, Laboratori Creativi con Vanitas, vuole proporre ai giovani ed alle giovani cremonesi due corsi gratuiti nei quali apprendere svariate tecniche per la realizzazione di accessori (collane, braccialetti, orecchini) e oggetti vari coadiuvati da uno o più operatori individuati in collaborazione con Vanitas. I laboratori sono collocati nella sede della Cooperativa L’Umana (via Brescia, 59 – Cremona) e si realizzano il mercoledì dalle 16.30 alle 18.30.
  • Ultimate Frisbee: sono ripresi gli incontri per la squadra Kiss My Disk, gruppo stabile di appassionati (circa 15 persone con un’età media di 20 anni), che intende consolidare la realtà sportiva, in modo da poter continuare l’attività agonistica e promozionale. Gli allenamenti sono aperti a tutti i giovani interessati e si realizzano il venerdì pomeriggio nella fascia oraria 17.30 – 19.00, presso la palestra del Liceo Scientifico Aselli.

Il progetto è anche:

  • Sportello risorse giovani (accessibile presso il Polo Attività Ghisiotto)
  • Cultura ed Espressività
  • Volontariato
  • Mobilità giovanile
  • Protagonismo al femminile
  • Rete con le principali agenzie presenti sul territorio e legate al contesto preventivo

Nel settembre 2013 è ripartito il fondamentale doposcuola. Il settore Politiche giovanile integra la spesa, qualche soldo in più alle cooperative cattoliche che tanto lavorano, così i figli dei cassintegrati spendono meno. Fa tanto piacere ammirare quest’impegno, che nemmeno stavolta tocca il problema centrale: il lavoro. Il sindaco l’ha detto spesso, altri pure, però i progetti che troviamo, tra quelli affidati alle cooperative bianche sono questi.

E alla caritas? Mah. Forse don Pezzetti spera di avere più fortuna con la nuova amministrazione, se vince il “centrosinistra” del buon Galimberti, che non è neanche di centrosinistra e giustamente non si fida troppo dei renziani affamati di potere e poltrone (è così in tutti i partiti): neanche a don Pezzetti fa piacere dire dei no a chi chiede aiuto. E un rinnovato centrodestra può vincere? Se vince va avanti con pochi correttivi. Il centrosinistra probabilmente ambisce alla montagna di voti che può provenire dalle cooperative bianche e dal loro vasto lavoro di rete.

 

Confermato, per l’anno scolastico in corso, il servizio del doposcuola

(Comunicato stampa del 19 Set 2013)

Promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili quale forma di accompagnamento e sostegno alle famiglie

E’ confermato, per l’anno scolastico in corso, il servizio di doposcuola, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, quale forma di accompagnamento e sostegno alle famiglie con figli di età compresa tra i 6 ed i 16 anni (obbligo formativo). Il via libera è venuto questa mattina dalla Giunta comunale alla proposta avanzata in tal senso dall’assessore alle Politiche Educative e Giovanili Jane Alquati.

“Il doposcuola – dichiara al riguardo l’assessore Alquati – prevede un modello di stretta collaborazione tra ente pubblico e soggetti del privato sociale accreditati, favorendo la libertà di scelta del cittadino. Il consolidamento di tale modello consente di implementare la qualità sociale dei servizi a favore dei minori e delle loro famiglie, grazie anche ad un aggiornamento costante delle associazioni presenti sul territorio disponibili all’erogazione di questo servizio.”

Attualmente i soggetti, accreditati presso l’Azienda Sociale del Cremonese, che erogheranno attività di doposcuola per l’anno scolastico in corso sono la Società cooperativa sociale Iride, la Società cooperativa sociale Nazareth e la Società cooperativa sociale L’Umana Avventura.

Nello specifico, il modello prevede l’erogazione di servizi di doposcuola, rivolti a ragazzi della fascia d’età tra i 6 ed i 16 anni, che frequentano le scuole primarie, secondarie di I grado ed il biennio delle scuole secondarie di II grado cittadine, gestiti direttamente da realtà qualificate del privato sociale del territorio.

L’integrazione della quota per la partecipazione settimanale (tre o cinque giorni) alle realtà del privato sociale sarà in parte a carico del Servizio Politiche Giovanili ed in parte a carico dell’Azienda Sociale Cremonese. L’Assessorato alle Politiche Giovanili ha chiesto ai referenti delle cooperative di non aumentare i costi del servizio per le famiglie, vista la continuità del modello di servizio offerto.

E’ prevista la creazione di un tavolo permanente di lavoro nel quale le componenti tecnico-amministrative dell’Amministrazione (compresi i referenti del Settore Politiche Sociali) si integrino con quelle delle realtà del privato, in modo da monitorare l’esperienza attraverso specifici strumenti di valutazione.

Evitando il concorso per il posto da direttore a tempo indeterminato (un direttore costa molto in un settore come le Politiche sociali, così bisognose di soldi e di idee), e limando progetti il fondo di solidarietà e il monitoraggio dei casi di grave disagio sociale si sarebbe potuto realizzare. Quello che colpisce è il gran numero di questi progetti, a valanga, di ogni tipo, in modo che l’amministrazione desse la sensazione di fare molto. Sì però l’essenziale è venuto meno. Leggendo le presentazioni dei singoli progetti si vede che poi si è lavorato, si è organizzato, non si sono prodotte cose disgustose e vergognose, non c’è nulla da disprezzare. Viene la nostalgia di un “prima pensiamo ai nuovi poveri”. Per questo obiettivo si poteva benissimo fare di più e di meglio. Ma questa è solo la prima parte. Si prosegue. (1)

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