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Che eri ancora “amico del giaguaro” lo si era capito

Creato il 17 settembre 2014 da Diarioelettorale

L’espressione “amico del giaguaro” nasce da una vecchia barzelletta quella in cui un tale annuncia a un amico di avere deciso di andare a caccia di giaguari. L’amico per sconsigliarlo gli pone una grande quantità di obiezioni, finché l’altro sbotta: “Ma tu sei amico mio o del giaguaro?”.

Nel linguaggio figurato si usa per indicare persona che dovrebbe stare dalla propria parte ma che al dunque si rivela invece amica dell’ avversario.

L’espressione è entrata nel parlare comune grazie a un fortunato spettacolo di varietà televisivo.

Era il 1961 e nella tv italiana aveva uno strepitoso successo “L’ amico del giaguaro” di Italo Terzoli e Bernardino Zapponi, per la regia di Vito Molinari e Gianfranco Bettetini.

Il trio Gino Bramieri, Marisa Del Frate e Raffaele Pisu dava vita a un momento esaltante della televisione italiana, attraverso la canonizzazione della parodia.
Rifacevano grandi film, interpretavano tutti i ruoli, riducevano il cinema a misura del racconto breve.
E poi il ballo finale, sulla sigla di chiusura, dove Bramieri si mostrava leggiadro come Dumbo, travolgente e trascinante come solo sanno esserlo i grassoni dello schermo.


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