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che fare quando si è isolati in casa: pannolini e altre meraviglie

Da Francesca_82
Che fare quando si è murati vivi in casa perché non c'è modo di uscire vista la mancanza di un mezzo a quattro ruote? Questa settimana è stata particolarmente sfigata perché di solito fuori casa ho un parco macchine da far invidia a un campo nomadi, stavolta invece anche i soci o erano a piedi (per esempio uno viene scaricato ogni mattina alle 9 dalla moglie che poi riparte in macchina per andare a lavorare e torna alle 5) o l'unica macchina era impegnata in giro per consegne extra.
Ieri mi sono decisa: devo uscire perché sono finiti i viveri, vado dai vicini a piedi a chiedo loro l'auto.
Fa calduccio quindi mi vesto leggera, mi metto Marc nella fascia, prendo la mia borsa, prendo l'ovetto e parto a piedi, mi faccio questo chilometro che in condizioni normali è anche una bella passeggiata, stavolta invece vedevo la loro casa in lontananza come un miraggio, mi sembrava di non arrivare più. Arrivo chorreando sudore da tutti i pori però la ricompensa merita: pensavo che mi dessero la loro furgo un po' scassata e invece mi danno il toyota a 6 marce. Allora a me piace guidare, sono sempre stata quella che non bevendo si sobbarca il rientro a casa di tutti gli amici e se la macchina non è mai, dorme pure a casa dell'ultimo scarrozzato e padrone dell'auto, aspettando il primo metro per tornare a casa. Quindi ho alle spalle come 10mila chilometri con accanto uno che di solito dorme sbavando. E ieri ho come fatto un salto nel tempo perché anche Marc era accanto a me che dormiva sbavando. Ok, finalmente i viveri sono a casa, abbiamo anche comprato i pannolini ecologici. Ritorno appiedata a casa dopo aver restituito l'auto, ma almeno sono soddisfatta.
Ah, ecco cosa succede quando si è murati vivi in casa: finiscono i pannolini e che ti piaccia o no devi usare quelli lavabili e devo dire che CE L'ABBIAMO FATTA! Per forza di cose sono entrata in feeling con i Popolino perché negli ultimi 3 giorni ho usato solo questi, centellinando quelli normali solo per la notte. Abbiamo carburato bene, controllando le uscite di emergenza, lavandoli subito e ora visto che ne ho usati tanti, sono in lavatrice con il loro detersivo appositamente comprato. Qualche settimana fa ho letto sul Corriere la storia di una famiglia abruzzese confinata in casa da due metri di neve. I tipi erano attrezzatissimi, con 2 quintali di legna per il fuoco, la dispensa piena piena, hanno fatto il pane in casa, ma.... ad un certo punto sono finiti i pannolini e il papà si è dovuto mettere le racchette e camminare 10 km per andare in farmacia, dove i pannolini erano finiti ed è stato accompagnato in un altro paesello alla ricerca di pannolini ed è tornato a casa con il bottino in serata. Ah, amico, se tu avessi avuto i lavabili ti saresti risparmiato questa odissea.
Quindi oramai anche se ho quelli ecologici qua che mi guardano da una pila alta così, tra me e i lavabili è scoppiato l'ammmmore.
Poi siccome avevo tempo e tutte le magagne tecniche per mancanza di auto sono state rimandate a ... non sappiamo quando, mi sono dedicata a cercare un modo ecologico per lavare i body infarciti di pupù: infatti mi sono sempre rifiutata di usare quegli spruzzini con qualcosa dentro che smacchiano subito, ci deve essere una alternativa a quella robaccia: infatti per mesi io confesso di aver dato alla nonna i body di Marc perché a me uscivano sempre giallini, quindi ieri le ho chiesto com'è possibile che a lei escano bianchi bianchi immacolati. Io a volte sono arrivata a buttare via un paio di body perché erano irrecuperabili.
Bene, la risposta è sapone di Marsiglia. Ancora!
Si tratta di lavare il body sopracitato con acqua calda e una pastiglia di sapone e lasciarlo pieno di schiuma per poi stenderlo al sole: il sole -non so con che reazione chimica- si mangia letteralmente la merda e il body diventa magicamente bianco. Poi va in lavatrice con il resto dei vestitini del nano.
 Una si può sentire realizzata nel lavare body conciatissimi e tossici? Ebbene sì.
Altra cosa da fare quando non hai di meglio con che spostarsi: a piedi. Alle 4 del pomeriggio oramai fremevo, dovevo andare a comprare due penne perché non ne avevo più, dovevo andare a comprare dei biscottini per bebé da dare a Marc così magari eviterò di trovare di nuovo dei pezzi di giornale dentro al pannolino, ma quando io parlo e chiedo i soci non mi ascoltano e non mi fanno mai un favore, quindi mi sono decisa: partiamo a piedi. Zaino in spalla, nano nel passeggino, andiamo in paese. Tempo di percorrenza 40 minuti, è poco infatti, ma mica si può fare con la borsa della spesa, correndo pure nelle zone assolate che davano fastidio a Marc. Almeno andiamo dai nonni dove ceniamo, almeno quello.
Stamattina: sono di nuovo qua a piedi, Raul è al mercato con il socio, noi aspettiamo le 13 quando qualcuno verrà a riscattarci per portarci dai nonni a pranzo. Noi domani dobbiamo andare a Valencia, se parto oggi pomeriggio a piedi per domani alle 11 forse saremo arrivati a destinazione.

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