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Che fine ha fatto il nuovo Prestito Vitalizio? Si è fermato a Palazzo Spada

Da Valgi @valgi

Accedere al prestito vitalizio ora è più facile , titolava il 26 marzo scorso Il Sole 24 Ore, a seguito dell'approvazione, da parte della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, del ddl n. 1564.

"Ma come funziona e quali sono le novità? Il proprietario over 60 può convertire parte del valore teorico della casa in contanti: stipula un contratto con una banca o una finanziaria e ottiene un finanziamento che viene garantito dall 'ipoteca di primo grado iscritta sull'immobile. Rispetto alla normativa precedente (valida fino all'entrata in vigore delle modifiche), si riduce innanzitutto da 65 a 60 anni l 'età minima del richiedente. E alla firma si possono concordare modalità di rimborso graduali della quota di interessi e spese: quota sulla quale non si applica la capitalizzazione annuale degli interessi".

Quali banche offrono questa innovativa soluzione finanziaria? E qui casca l'asino, come diceva Totò.

Infatti la nuova legge sul prestito vitalizio è entrata in vigore il 6 maggio 2015, ma il Regolamento Attuativo - che avrebbe dovuto essere emanato nei successi 90 giorni - non è mai stato pubblicato. Ecco perché, ad oggi, questo prestito non figura nel listino prodotti di alcuna banca.

Ma nulla è perduto. Anzi, pare che il Regolamento sia finalmente all'esame del Consiglio di Stato, nelle stanze di Palazzo Spada (Roma): se questo darà parere favorevole, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel giro di poche settimane.

Visto che il Regolamento Attuativo redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico ha già incontrato il plauso di Abi e delle Associazioni dei Consumatori, non dovrebbero esserci ulteriori sorprese nella parte conclusiva dell'iter giuridico.

A quel punto vedremo quali saranno le prime banche a lanciarsi in questo mercato, vasto ma ancora vergine.


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