Magazine Diario personale

Che libro penso per te, e lo dico pure! #2

Da Lepaginestrappate @paginestrappate

Se non sapete cosa è “Che libro penso per te – giochino di intrecci libreschi” lo potete scoprire qua.
Se sapete cosa è “Che libro penso per te- giochino di intrecci libreschi” ma non avete partecipato, chisseneimporta, non scappate! Magari potete trovare qualche idea per le vostre letture o darne agli altri… nei commenti, privatamente…
Se sapete cosa è “Che libro penso per te – giochino di intrecci libreschi” e avete partecipato… eccoci qua finalmente a svelare pacchettini (nella speranza che io non abbia incasinato troppo i biglietti sulle carte luccicanti e i fiocchi vaporosi!) :D

Abbiamo scritto i nostri profilini lettore. Ce li siamo scambiati. Abbiamo scritto i consigli a chi volevamo e come volevamo, cercando un punto d’incontro tra gusti comuni: ed ecco qui che ne salta fuori.

I post coi consigli saranno sette, perché eravamo in ventuno… questo è il secondo! (Il primo: qui)

Che libro penso per te, e lo dico pure! #2

4.

Maria, di Start from scratch

Con un profilo che m’ha fatto morire!
Non è che riesca tanto ad inquadrarmi, in generale proprio, quindi un vero profilo non posso tracciarlo. Posso, con assoluta certezza, dirti quello che non mi piace però.Non apprezzo i romanzi storici. Perdo l’attenzione molto facilmente, quindi dopo 4 date e tre riferimenti a guerre, conquiste e disfatte inizio a notare quanto il bianco del muro sia convenzionalmente definito bianco quando poi non è proprio bianco bianco, è più avorio, e grigio nei punti d’ombra, ma mai bianco. E non mi piace l’amore ostentato, quello sfacciato.
“Ti amo e vorrei essere un asciugamano per attirare tutto il tuo sudore su di me”.
No. Preferisco la morte.
La morte, non so.
Anche.
Mi piacciono i libri che scavano nell’anima, che scandagliano ogni anfratto.
Mi piacciono i personaggi ambigui e problematici.
Mi è piaciuto assai il lupo della steppa, e Pirandello anche, Uno nessuno e centomila.
Mi piacciono i personaggi “multipli” perchè mi ci riconosco molto.
Mi piacciono le analisi profonde e le crisi esistenziali.
Uh, è uscito fuori pure quello che mi piace.
Vedi che, scavando scavando…”

Oggi non era prevista lei, confesso. Ho fatto un piccolo cambio tra i post. Ma proprio oggi pomeriggio scriveva su facebook come questo sia un periodo di letture cosìcosì. Che ne penso dei libri insipidi lo sapete.
Quindi qui urge un RIMEDIO! Chissà, magari lo trova proprio tra i titoli consigliati.

Da parte mia le consiglio tantissimo Espiazione di Ian McEwan. In parte perché è bellissimo di per sé – e so che Miele le era piaciuto – in parte perché è un libro “blocca lettore” fenomenale, con la sua capacità di unire coinvolgimento e raffinatezza della parola e del racconto. E poi Le nozze di Cadmo e Armonia, di Calasso, che è un libro davvero particolare, ce l’ho nel cuore da che ero ragazzina (e sempre in tema di classicismo, Memorie di Adriano della Yourcenar, imperdibile!). E infine, grazioso, graziosissimo e ironico: Camera con vista di Forster!

Polimena invece ti suggerisce “Un libro con personaggi multipli: Trilogia della città di K di Agotha Kristof“.
I suggerimenti di Francesca di Lost in good books, che come sempre condivido per molti nomi, invece sono:  “Le intermittenze della morte – Josè Saramago; Stoner – John Williams; Le regole della casa del sidro – John Irving; Il senso dell’elefante – Marco Missiroli; La pioggia prima che cada – Jonathan Coe; Acqua agli elefanti – Sara Gruen; The Help – Kathryn Stockett; Un giorno – David Nicholls; Trilogia della città di K. – Agota Kristof; Revolutionary Road – Richard Yates; Che tu sia per me il coltello – David Grossman; Non lasciarmi – Kazuro Ishiguro; Molto forte, incredibilmente vicino – Jonathan Safran Foer; Espiazione – Ian McEwan; La tredicesima storia – Diane Setterfield; Il libraio di Selinunte – Roberto Vecchioni.”

Sara invece ti consiglia un classico che, me dannata, non ho mai concluso!

Gita al faro Virginia Woolf (Oscar Mondadori). Scava nell’anima, scandaglia ogni anfratto, i personaggi sono ambigui e problematici. Forse è una lettura un po’ impegnativa (o almeno io l’ho trovata tale), ma l’autrice è una fonte di pensieri infinita.”

La Leggivendola punta a un fantasy sulla cresta dell’onda e l’amata Bender ♥: “La serie delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è un consiglio scontatissimo, immagino, però non posso esimermi. L’inconfondibile tristezza della torta al limone della Bender. Ballata per la figlia del macellaio di Peter Manseau. Gli Inganni di Locke Lamora di Scott Lynch.”

E Mrs Fog condivide uno dei suoi personali miti scrittori, “Amelie Nothomb: “Acido solforico” o “Stupore e tremori” per iniziare. E’ la mia scrittrice feticcio e ne parlerei per ore. Se non la conosci cerca pure sul mio blog perché riscriverei le stesse cose!” Namidayume, invece, “Il filo rosso di Paola Barbato! E sempre della stessa autrice, se ama i personaggi problematici, “Bilico”. E Paola di Seunanottedinvernounlettore: “Per la proprietaria di uno dei miei blog preferiti… direi “Libera nos a malo” di Luigi Meneghello”.

Devo dire che adoro Ilaisa22 perché ti consiglia due libri che avrei dovuto pensare subito leggendo il tuo profilo!
“Leggendo il tuo profilo mi sono venuti in mente questi tre, che secondo me scavano nel profondo e fanno riflettere:
“Il senso di una fine “ di Julian Barnes
“Un uomo solo” di Christopher Isherwood
“I sommersi e i salvati” di Primo Levi ( nonostante il riferimento a fatti storici, che forse non ti interessano, in questo libro in realtà l’autore fa una profonda analisi sull’uomo).
E naturalmente ti consiglio di continuare a leggere quel genio di Philip Roth.”

E infine, Fata Carabina ha pensato per a “Il tempo di Blanca di Marcela Serrano. Ricorda un po’ l’Allende dei bei tempi. Qui narra la storia di una donna che, proprio quando vorrebbe urlare al mondo quello che non va, che non ci sta più nei limiti che le vengono imposti dalla sua condizione di moglie e madre, si ritrova a non poter più comunicare… e poi Malina di Ingeborg Bachmann. E’ un libro molto particolare, che ti fa sprofondare nell’ambiguità più estrema, nella grande problematicità di una protagonista che si trova in un abnorme triangolo amoroso (ma non è la storia d’amore a far da protagonista, quanto l’insicurezza, le speranze, gli autoinganni della protagnosta). Sempre della stessa autrice ti consiglio Simultan (è un racconto).”

Che libro penso per te, e lo dico pure! #2

5.

Stefano

Di sè come lettore parte dicendo che “quando un libro è bello va sempre bene”. E come non condividere? Ma giusto per specificare un po’, continua affermando che… “Io, ad esempio, non amo la fantascienza ma, per dire, Io sono leggenda mi è piaciuto. In linea di massima direi che ho voglia di leggere la narrativa intimista, il diario, l’autofiction,i romanzi che parlano dei padri per esempio (è un genere molto in voga) cose così … oggi ho finito Confessioni di un borghese di Sandor Marai: ecco, questo generedi narrazioni, quelli che vengono chiamati romanzi di idee. Non ho voglia di romanzi di trama. Non m’importa che nel libro non succeda nulla. E nemmeno voglio solo le narrazioni delicate e femminili come Le piccole virtù o Lessico famigliare, mi piacciono (tanto) anche i flussi di coscienza distruttivi e sarcastici alla Thomas Bernhard.”

Consigliarti un libro è decisamente decisamente difficile. Sarà anche perché hai letto tanto, ne conosci tanti… Però nell’ultimo anno mi sono imbattuta nei Diari di Etty Hillesum, che sto leggendo a tratti e che mi sento di consigliarti. Insieme a quello, Il senso di una fine di Barnes, che è ricco di pensieri, e qualcosa di Javier Cercas, a piacere. Molto rilessivo e stratificato. Sulla figura paterna… non è molto noto, ma qualche anno fa apprezzai molto Acqua di mare di Simmons. 

Polimena ti suggerisce un “libro intimista”, Il signor Mani di Yehoshua. Secondo Sara, “L’ultima riga delle favole Massimo Gramellini (TeaDue). E’ certamente un romanzo di idee.”

Francesca di Lost in good books, una lista di titoli “importanti”: “Stoner – John Williams; Libertà – Jonathan Franzen; Middlesex – Jeffrey Eugenides; Storie di ordinaria follia – Charles Bukowski; Il dolore perfetto – Ugo Riccarelli; Festa d’estate – Remco Campert; La versione di Barney – Mordecai Richler”.

Mrs. Fog ti scrive che “Sto leggendo “Uno chalet tutto per me” di Elizabeth von Arnim. Non l’ho ancora finito quindi non dovrei consigliartelo, ma è sicuramente un racconto intimista, ricco di riflessioni e con un filo di sarcasmo e ironia a volte sorprendente. Merita. Sul rapporto genitori figli, consiglio l’angosciantissimo “Il quinto figlio” di Doris Lessing. Spietato e traumatico. Oppure ancora meglio “Uccidere il padre” di Amelie Nothomb.”

Ilaisa22 ti propone, a proposito di libri che parlano di padri, “Caos calmo di Sandro Veronesi. E poi ti suggerisco alcuni libri autobiografici di Primo Levi: Se questo e’ un uomo e Il sistema periodico”.

Namidayume ha un po’ di titoli: “Qui la sparo con “La misteriosa fiamma della regina Loana” di Umberto Eco, è molto intimista ed è molto bello. Simile come contesto “Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo” di, appunto, Luciano De Crescenzo. Entrambi i protagonisti dei libri sono due uomini maturi che ricordano la loro infanzia, giovinezza ed età adulta nello stesso periodo, ovvero quello del fascismo; ovviamente c’è una differenza enorme di stile, eppure la bellezza di entrambi è nella stessa dose di sincerità dei protagonisti.”

Fata carabina, invece, punta sulla letteratura tedesca e cita un titolo che domani avrà uno spazietto qui su lepaginestrappate!

:)
“Leggendo quello che mi è subito venuto in mente un autore che amo molto e su cui ho scritto anche la tesi: Peter Handke. Premetto che io l’ho letto in lingua originale, per cui spero che le traduzioni rendano bene…. è un autore che ama molto giocare con le parole (e la lingua tedesca aiuta tanto in questo senso), però vale la pena provare. Te ne consiglio due: I calabroni (meraviglioso) e La donna mancina.
Sempre nella letturatura tedesca pesco un altro autore: Arthur Schnitzler, di cui ti consiglio assolutamente “Fuga nelle tenebre”. Questo l’ho letto prima in Italiano (all’epoca ancora non ero in grado di leggere un libro in tedesco) e son sicura che renda perfettamente. Leggendo percorriamo assieme al protagonista, che narra in prima persona, lo sprofondare nella follia.”

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6.

Lepaginestrappate (Chiara)

tadaaaan! Questa sono io. Eviterò di parlare di me in terza persona o di parlare con me stesssa dicendomi ti consiglio… giusto per non sembrare più pazza del solito. Salviamo le apparenze, acciderboli!

Il mio profilo così diceva:

“Mi sono cibata per anni principalmente di classici e forse ho fatto un po’ di indigestione perché al momento mi tentano difficilmente: sono molto orientata verso scritture e narrazioni contemporanee. In particolare amo autori il mio modo di narrare è molto identificativo e riconoscibile, che strapazzano le parole e le strutture sintattiche. Che sia un tratto asciutto o rarefatto ed evocativo non importa. Una bella storia ma scritta male non mi appassiona e mi lascia scontenta.
Sono allergica ai romanzi tiralacrime: robe su cuccioli, bambini, malattie, come vanno di moda. Sono eclettica come gusti e generi, pur con molte difficoltà verso fantasy (di cui leggo eventualmente solo se urbano) e romanzi storici, ma amo principalmente romanzi drammatici… certo, non di quelli che sono considerati belli solo perché fanno piangere

;)

Adoro la letteratura americana del Novecento, quella inglese in tutte le sue ironie, le scritture surreali, il realismo schietto. A livello di contenuti, nei romanzi cerco soprattutto le persone, i caratteri, l’umano.”

E allora m’han consigliato:
Memento mori Muriel Spark Letteratura inglese in tutte le sue ironie, da parte di Polimena.
La mia listina personalizzata da Francesca di Lost in good books:
“Storie di ordinaria follia – Charles Bukowski
Il senso dell’elefante – Marco Missiroli
Balzac e la Piccola Sarta cinese -Dai Sijie
La pioggia prima che cada – Jonathan Coe
Festa d’estate – Remco Campert
Esercizi di stile – Raymond Queneau
La saga di Thursday Next – Jasper Fforde
Trilogia della città di K. – Agota Kristof
Che tu sia per me il coltello – David Grossman
Ogni cosa è illuminata – Jonathan Safran Foer
Molto forte, incredibilmente vicino – Jonathan Safran Foer”
E qualcuno lo conosco e qualcuno no, ma molti già mi incuriosivano, per cui… da leggere!

:)

Sara mi consiglia un’italiana (perché mai io faccia più fatica a scegliere letture tra i miei connazionali che negli autori oltreoceano devo ancora capirlo…): “Più alto del mare di Francesca Melandri (Rizzoli). L’ho divorato e mi ha lasciata senza parole. Con “La sfuriata di Bet” e pochi altri ancora, è da annoverare tra i miei libri preferiti. Scritto (a mio parere) magistralmente, mi ha catturata per lasciarmi andare solo dopo aver voltato l’ultima pagina!”

Da La Leggivendola, “Anche se non ti piace il fantasy, tento ugualmente un Gli inganni di Locke Lamora. Perché ha dei personaggi fantastici.
Poi! Danny l’Eletto di Chaim Potok, La figlia del pianista e L’uomo che non poteva morire di Timothy Findley, L’errore di Glover di Nick Laird, Una banda di idioti di John Kennedy Toole, Ballata per la figlia del macellaio di Peter Manseau, L’inconfondibile tristezza della torta al limone della Bender.”

Da Paola di Seunanottedinvernounlettore il consiglio di leggere un romanzo su cui ho fatto il solco da tante volte che, in libreria, l’ho preso in mano… leggerlo o non leggerlo? Come sarà? Mi chiedevo. Si tratta di “Tutto scorre…” di Vasilij Grossman. E da Fata Carabina… “Ragazza in un giardino di Anne Tayler, ottimo esempio di narrativa contemporanea americana. Danza sulla mia tomba di Aidan CHambers.”

Mrs. Fog mi consiglia la Nothomb – e se non sbaglio proprio lei m’aveva consiglio Acido solforico, che ho poi letto il mese scorso… ancora ho i brividi per quel libricino – mentre Ilaisa22 dice: “Ti consiglio questo libro sconosciuto di uno scrittore/sceneggiatore inglese: “Il ragazzo sbagliato” di Willy Russell.
Poi “Le zie non sono gentiluomini” di P.G. Wodehouse e in generale tutto di questo brillante scrittore inglese umoristico e per concludere “Ambaraba’ ” dello scrittore torinese Giuseppe Culicchia che ha uno stile tutto suo.”

Start from scratch è responsabile di uno dei miei pressochè sicuri acquisti al Salone del libro: “NUOTARE SOTT’ACQUA E TRATTENERE IL FIATO di Fitzgerald.
Non è un consiglio obiettivo ma un parere del tutto soggettivo.
Non parliamo neanche di un vero libro: sono frasi, estratti, stralci di discorsi rubati in giro.
Un piccolo manuale d’istruzioni, una sorta di guida da rileggere ogni tanto.
Una frase al giorno magari, un po’ alla volta.
Sottotitolo: Consigli a scrittori, lettori, editori.”

Da Namidayume, l’appassionata di telefilm, un po’ di urban fantasy

:D
“Ha detto le parole magiche, “fantasy urbano” ù_ù quindi Nella terra di nessuno c’erano tutti di Alessandro Salas e Colui che gli dei vogliono distruggere di Gianluca Morozzi.
Per i romanzi drammatici consigliatissimo Tarantola di Thierry Jonquet, che di strappalacrime non ha niente.” Fabiola invece mi consiglia “Mi raccomando, tutti vestiti bene. Di David Sedaris un librettino abbastanza stupido, forse, che parla di una famiglia e di tutto quello che (non) è convenzionale.”

Donna Bianca mi consiglia “Brunella Gasperini, Una donna e altri animali, Dalai Editore (2004 – 1° ed. 1978)” e, dato che sa di un mio *coff* problemino con alcuni amici non proprio esemplari d’ospitalità, aggiunge da regalare a questi…”Brunella Gasperini, Il galateo. La più famosa e divertente guida ai misteri del “savoir faire”, Dalai Editore (2010 – 1° ed. 1975)” ;DDD

a domani! ♥



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