Magazine Diario personale

— Che tu sia per me il coltello, David Grossman,

Da Silvy56
—  Che tu sia per me il coltello, David Grossman,
“Tu sai che sono un po’ lenta, tanto più se paragonata a te. Ma da ieri la mia mente si va schiarendo e capisco facilmente cose che prima mi sembravano complicate. Per esempio, che in nessun caso vorrei voltare le spalle a quello che c'è tra noi. Sono disposta ad aspettare quanto occorre, quanto ti occorre. Perché “quello che c'è tra noi” merita l'attesa. Anzi, c'è tempo. Così mi sembra oggi. La vita è lunga e anche un mazzetto di trenta colchici è splendido. Yair, non credo che tu sia la persona in grado di guarirmi dalle ferite interiori; ma forse, in questa fase della mia vita, non ho tanto bisogno di un medico quanto di una persona che ha una ferita simile alla mia.”

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