CHEWINGUM (1984) di Biagio Proietti

Commedia agrodolce, giovanilistica e bambocciona filiazione diretta del successo cinematografico di Sapore di mare (1982) di Carlo Vanzina ed effettiva anticipazione light delle future serie televisive cult I ragazzi della Terza C e College.
“Chewingum è il nome di un bar, piazzato proprio davanti al Colosseo, nel quale si ritrova un gruppo di diciottenni prossimi all’esame di maturità. Cè la ragazza con gli amanti che arrivano in Maserati, c’é la coppia fissa, il playboy, la bruttina, c’é quello che cita Buñuel per conquistare la supplente di filosofia. Tra scene di gelosia e goliardate si arriva finalmente al giorno dell’esame”
Regia funzionale di Proietti (sceneggiatore di lunga data, autore tra l’altro del soggetto di Black Cat di Lucio Fulci ed aiuto regista in Alien 2 sulla terra di Ippolito) ed un cast artistico bizzarro, che annovera il divertente Di Francesco, l’inespressivo Ciavarro, la bella Ferrari, la milf Venier, lo sfigato buono Ward. Tutto su questa rigida scia rappresentativa, imperniata su una serie stereotipi identificabili fin dai primi minuti, che lasciano tra l’altro immaginare attori ben diversi da quelli definitivi: si guarda la Ferrari e si vorrebbe Gloria Guida, si sorride con Di Francesco e si desidererebbe immaginare uno spumeggiante Jerry Calà…
Considerato col tempo un film di culto invecchiato malissimo, resta un’innegabile pulizia d’insieme (non vi sono parolacce né esplicite allusioni sessuali) ed una eccellente e ballabilissima colonna sonora, firmata dal grande Giancarlo Bigazzi insieme al cantante Raf. Piccola curiosità: nel cast sono riconoscibili Marina Occhiena (ex membro della band dei Ricchi e Poveri) e la giovane Orsetta Gregoretti, figlia del noto regista Ugo.
Per una serata nostalgica a tema scolastico, un titolo più che azzeccato.