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Chi Cerca… Trova! (#13)

Creato il 17 gennaio 2015 da Camilla P @CaPs_Mind

Buongiorno a tutti, lettori e lettrici!

Torna la rubrica che risponde alle vostre ricerche, da quelle più serie e a quelle meno sensate. Ammetto che mi mancava scartabellare tra le informazioni e scoprire nuove chicche, quindi bando alle ciance e cominciamo questa nuova puntata!

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1. 2 aggettivi con lepre

…io a volte mi chiedo perché. Perché. Una ricerca così può provenire da un bambino in età scolare, a voler essere d’ampie vedute, ma a un bambino verrebbe prima in mente di chiedere all’adulto più vicino; quindi si torna al punto di partenza. Cosa spinge una persona a cercare qualcosa di così ovvio?
Comunque, per amor di completezza, direi che scattante e morbida sono aggettivi validi.

2. addio alle armi heminguaj libro da sfogliare

Non so quale potrebbe essere stata la reazione di Hemingway, se ridere, limitarsi a uno sguardo fiero oppure dare un pugno al ricercatore sgrammaticato. Probabilmente sarebbe dipeso dalla quantità di alcool presente nel suo corpo.
Addio alle armi è senz’altro un libro da sfogliare, e nel mentre da leggere e assaporare.

3. biglietti d'amore da colorare di Spongebob

Questo è il motivo per cui amo i “miei” ricercatori!
L’ispirazione me l’ha data Patrick Stella e la sua tenerezza tontolona e pacioccona.

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4. coindìcidenze armoniche o violazione

A parte il fatto che sto cominciando a farmi i viaggi inventandomi un senso per la parola “coindìcenze” (una diceria coincidente?), anche volendo razionalizzare, che diavolo stavi cercando caro ricercatore?
Che sia qualcosa legato all’ambiente musicale? Se qualcuno ha qualche idea, si faccia avanti.

5. cos'è la bibliografia del libro Mille splendidi soli

Una bibliografia è un “elenco, che si fa precedere o seguire a una monografia, a un articolo e sim., di opere relative all’argomento trattato” (fonte: Treccani).
Tuttavia, il libro Mille splendidi soli non presenta una bibliografia – almeno, non nella mia edizione – quindi credo che qualcuno qui abbia preso un granchio.

6. letture animate Il ggg

Penso di avervi già ammorbato abbastanza con la mia ammirazione per i libri di Roald Dahl, quindi eviterò di ripetermi; dirò solo che una lettura animata di un libro così bello mi sembra un’idea fantastica! Credo che una lettura dal vivo, con rumori e voci, potrebbe rendere ancora più emozionante la storia, e affascinare i più piccini.
Non ho trovato testimonianze di qualcosa del genere; ho scoperto, però, che negli anni ‘80 è stato realizzato un film d’animazione tratta da questo libro, e so che Steven Spielberg lo vuole adattare per il grande schermo (e da quel momento sono divisa tra l’esaltazione e il dubbio).
Comunque, se la versione animata vi incuriosisce potete darci un’occhiata su YouTube, dove pare sia disponibile tutto il film.

7. non è soltanto il mantello

Probabilmente non c’entra nulla, ma io ho subito pensato a questo:

<\/param><\/embed><\/object><\/div>";" alt="" />Edna e Mr. Incredibile (©Pixar)–questa scena riesce sempre a farmi ridere

8. perchè leggere Il caso Jane Eyre

Perché ti piace la letteratura vittoriana; perché la protagonista è forte – ma non forte del genere “spacco c*li/batto tutti/ho una personalità sottile come una sottiletta”, forte com’è forte una persona nella vita vera; perché, andiamo, non preferiresti dei complottisti shakespeariani ai testimoni di Geova?; perché ti piacciono le avventure; perché ami le ucronie; perché c’è un DODO domestico!; perché l’ambientazione è fantastica; perché ami il buon intrattenimento; perché c’è un cattivo accattivante; e ultimo ma non ultimo, perché no?
(Si nota poco che Il caso Jane Eyre mi è piaciuto, vero?)

9. romanzi regency la protagonista intellettuale

Questa chiave di ricerca mi ha messo un poco in difficoltà, perché non ho letto abbastanza romanzi Regency per poter rispondere approfonditamente. Quindi ho chiesto a qualcuno molto più esperto di me: Erica, alias La Leggivendola! Cedo a lei la parola:

Sono onorata di rubare la parola a Camilla, che qualche giorno fa mi ha chiesto di rispondere alla chiave di ricerca “romanzi regency la protagonista intellettuale”, facendosi grasse illusioni sulla mia competenza in materia. Poiché innanzi a tanta fiducia non mi sono sentita di ammettere la mia ignoranza, mi faccio carico di ogni responsabilità per la lacunosità della risposta.
Il periodo della Reggenza va dal 1810 al 1820, e preannuncia la fine dell'Epoca Georgiana, che dura sin dal 1714. Si tratta di un periodo piuttosto breve, e la mia risposta alla chiave di ricerca sarebbe nulla, se non fosse per Jane Austen. La mia scelta ricade su Elinor Dashwood di Ragione e Sentimento e Fanny Price di Mansfield Park. Non sono le mie eroine preferite, men che meno Fanny, che ho sempre trovato mortalmente noiosa. Ma sono acute e riflessive, sagge e letterate, e sono queste le loro qualità di spicco, laddove Catherine Morland brilla per l'immaginazione e Lizzie Bennet per l'onestà.
Il termine “intellettuale” mi ostacola non poco nell'elencare altri titoli. L'epoca della Reggenza è una fonte inesauribile di ispirazione, e sarebbe facile citare decine di romanzi ambientati in quel periodo, soprattutto scritti più recentemente, da autrici quali M. C. Beaton o Georgette Heyer. Tuttavia non è affatto facile trovare una protagonista che sia specificamente “intellettuale”. Intelligente certo, astuta sicuramente. Ma intellettuale? Ben più difficile. Le scrittrici che si rifanno a questo periodo amano le protagoniste briose e un po' ribelli, che si fanno beffe delle regole sociali senza però infrangerle fino in fondo. Sarà forse una questione di ambientazione. L'epoca regency è rappresentata tutta balli da Almack's e visite da fare e ricevere, abiti e pettinature, doti e corteggiamenti. Le protagoniste variano dalle finte tonte capaci di ordire in segreto trame sottilissime, alle allegre scanzonate dal cuore d'oro. Le intellettuali non la fanno da protagoniste, nei romanzi regency, non darebbero modo di raccontare un'ambientazione così vivace. Bisognerà aspettare qualche anno e approdare all'Epoca vittoriana.

10. se vi è piaciuto tokyo station

Tokyo Station è un libro che ho letto ormai qualche tempo fa e che ho apprezzato molto: l’ambientazione giapponese e un protagonista appartenente alla zona grigia della moralità avevano reso la lettura molto interessante.
Volendo consigliare qualcosa a chi ha apprezzato questo titolo, penso di poter suggerire senza troppi dubbi l’altra serie, molto famosa, dell’autore Martin cruz Smith: quella dedicata alle indagini di Arkady Renko. I libri in totale sono otto, per ora, di cui sette disponibili in traduzione italiana.

Gorky Park - M. Cruz SmithStella polare - M. Cruz Smith

Red Square - M. Cruz SmithHavana - M. Cruz Smith

 

 

 

 

 


Lupo mangia cane - M. Cruz SmithIl fantasma di Stalin - M. Cruz SmithLe tre stazioni - M. Cruz Smith

Altrimenti, potreste provare ad affidarvi all’algoritmo di Goodreads, ma io non mi ci affiderei del tutto, ogni tanto c’azzecca poco. 
Cambiando medium, da Gorky Park è stato tratto un film piuttosto noto, che credo possa piacere ai fan dell’autore.

11. ultima frase della storia infinita

“Ma questa è un’altra storia, e si dovrà raccontare un’altra volta.”
(La storia infinita, Michael Ende, Corbaccio, Milano 2011, trad. Amina Pandolfi)

12. descrizione dell'aspetto fisico e del carattere di Liesel Meminger

Liesel è la protagonista de La bambina che salvava i libri/Storia di una ladra di libri (il titolo è stato cambiato con l’uscita del film); è una ragazzina di dieci-dodici anni, bionda, all’inizio del libro piuttosto denutrita e comunque di corporatura piuttosto esile. Ha un carattere particolare, segnato dalle sofferenze che ha già subito nonostante la giovane età: non è incline al sorriso, comincia a fidarsi degli altri solo dopo qualche tempo, è piuttosto riservata. Ama i libri da quando il suo padre adottivo, Hans Ubermann, le insegna a leggere. Per il resto, è una bambina qualunque, che si diverte ogni tanto a rubacchiare (per fame e un po’ per rivalsa) col suo amico Rudy.

13. Luis Sepulveda pronuncia

l nome dell’autore cileno è facile, ma il suo cognome in effetti potrebbe far sorgere qualche dubbio. Io l’ho sempre pronunciato ponendo l’accento sulla terzultima sullaba (quindi Sepùlveda), e il mio caro Come si pronuncia mi conferma che è la pronuncia corretta.

14. I miserabili libro miglior traduzione

Pensavate che non ci sarebbe stata almeno una ricerca sul mio amato Victor, eh?
Facezie a parte, ammetto di non poter rispondere come vorrei a questa domanda, dato che la mia conoscenza delle traduzioni de I Miserabili si limita a quella, meravigliosa, della Zini; la consiglio senza riserve. Se qualcuno fosse particolarmente attaccato a un’altra traduzione, tuttavia, mi piacerebbe conoscere il suo parere e parlarne!

15. il mito " la storia di el-ahrairà da la collina dei conigli

I miti che circondano la figura di El-Ahrairà, il Principe dai Mille Nemici, sono parte fondante dell’identità lapina e fanno parte del sottotesto di tutto il libro La collina dei conigli; e Adams è stato tanto buono da condividerli con noi ne La collina dei ricordi, racconti che riguardano sia la mitologia dei conigli, sia episodi riguardanti la nostra colonia preferita.
Sarebbe difficile per me riassumere tutte le avventure che questo coraggioso principe ha vissuto; ma per darvene un’idea completa, e per apprezzare la splendida narrazione di Adams, vi consiglio di leggere La storia delle tre mucche, un mito fatto e finito che meriterebbe la considerazione che hanno certe storie dell’antica Grecia. Io sono particolarmente affezionata a El-Ahrairà, che è parte della mia infanzia, anche per alcuni ricordi collegati alle sue storie; spero che altri decidano di leggere le sue storie.


E anche per oggi è tutto, amici miei. Spero di avervi fatto incuriosire o, perlomeno, divertire!

Buone letture,


Cami


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