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Chi è Doyen Sports, il fondo che aiuterà Galliani sul mercato

Creato il 03 maggio 2015 da Aplusk

Chi è Doyen Sports, il fondo che aiuterà Galliani sul mercatoL'effettiva conclusione del complicato affare intavolato ad Arcore e sparecchiato a Milano, all'Hotel Park Hyatt, non è ancora arrivata.


Ci saranno da capire forme e dettagli di un'operazione ormai molto ben avviata; ci vorranno forse un paio di settimane. Gli ultimi giorni sono stati febbrili e concitati - devastazioni dei Black Bloc a margine di Expo a parte - per alcune importanti ragioni che alla fine, come spesso succede, non hanno faticato a venire a galla.

In primis, il peso della decisione definitiva: un conto sono i pour parler, un altro sottoscrivere un'operazione da 950 milioni - esclusi i debiti da 240 milioni - che andrebbero a portare il 49% della società in altre mani. Questa è la versione ufficiale emersa dopo l'incontro del 2 maggio e condivisa un po' da tutti. Il passo successivo (ci vorrà circa un anno) sarà la quotazione del club a Hong Kong o Shanghai e, forse, anche a Piazza Affari.

Repubblica fornisce anche un'ipotesi d'investimento che i nuovi proprietari dovrebbero essere in grado di sostenere sin dalla prossima estate: sul mercato dovrebbe essere stanziata una cifra tra i 70 e i 100 milioni di euro, con la possibilità di accaparrarsi gratuitamente qualche bel giocatore della scuderia del fondo Doyen Sports di Nelio Lucas, almeno per un paio di anni. Così dovrebbe andare, anche se non nego di essere abbastanza scettico su quest'ultimo aspetto dell'operazione: va bene che Doyen è fin qui parte attiva nel passaggio di consegne tra Berlusconi e Mr. Bee - lo ha ammesso lo stesso broker thailandese -, ma perchè mai la Doyen dovrebbe decidere di svendere completamente alcuni dei suoi giocatori più importanti? Vedremo.

E qui arriviamo al punto del discorso. Chi è, in fondo, Doyen Sports? In Europa, il Doyen Group ha la sede centrale sulle rive del Bosforo (a Malta) e la sede finanziaria a Londra. Attivissima nel settore energia (metalli, gas, minerali etc.), inclusi uranio e alcune tipologie di fertilizzanti. Cosa mai può c'entrare il calcio con il business legato a gas e fertilizzanti? Risposta abbastanza scontata: per accrescere ulteriormente introiti e ricavi dal settore energetico, la Doyen si è tuffata nel mondo che corre dietro al pallone ormai da alcuni anni, imponendosi rapidamente come il punto di riferimento dei fondi d'investimento sportivi.

Ci sono poi delle problematiche che il futuro advisor del Milan per il mercato dovrà affrontare. Dal maggio 2014 le third-party ownership di cui Doyen fa parte, sono state messe al bando dalla Fifa ed è in corso un contenzioso presso la corte di Bruxelles per risolvere la vicenda che vede interessi miliardari in ballo: il valore dei calciatori nel giro delle Tpo ammonta, infatti, a circa 1,1 miliardi. In pratica, questi fondi danno fastidio perché hanno sconvolto le regole classiche del mercato: acquistano parte dei cartellini dei giocatori, li parcheggiano in un club che sappia valorizzarli, passano all'incasso della plusvalenza al momento della loro cessione.

Un ultimo delicato tassello, tornando alla grossa trattativa in questione, è rappresentato da Adriano Galliani, che probabilmente conserverà l'attuale ruolo anche nella società del futuro. Galliani, spalleggiato da Doyen Sports: ecco chi avrà il timone (con tutta probabilità) delle future operazioni del Milan sul mercato.

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