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Chi non muore…

Creato il 04 luglio 2014 da Lavostraprof

Due ore dopo essere entrata ufficialmente a scuola, questa sconosciuta mi ha messo un braccio sulle spalle e mi sono trovata il suo ghign sorriso a due centimetri, mentre mi diceva: ah, tu sei l’amica di Tizia e sei stata la professoressa di Caia!
Ora, siccome io conosco Livia e Sempronia ma non Tizia e Caia, e siccome mi dà molto molto ma molto fastidio che qualcuno mi metta il braccio sulle spalle se non appartiene al gruppo: marito/Mel Gibson/ Denzel Washington, mi sono scostata, l’ho fissata e le ho detto: no.
Errore.
La Capa Tórta (con la “o” chiusa) ha un suo sistema di classificazione: di qui gli amici, di là i lavativi, più in là ancora i nemici, e in un angolo gli inutili e i piantagrane. In presidenza, invece, le tappetine (intese come professoresse trasformate in utili, piccoli tappeti da calpestare e utilizzare a piacimento sdraiate a tappeto intorno, dentro e fuori dalla presidenza: lei dica, io eseguo e approvo).
Io rientro oramai nelle tre categorie: lavativa, piantagrane e, di conseguenza, nemica.
Durante il primo collegio docenti dell’Istituto Benedetto Comprensivo (se non vi piace, rientrate nelle categorie “inutile” e “piantagrane”) ci ha mostrato una trentina di slide (di quelle tutte colorate e piene di scritte, parole, paragrafi. Se non vi piacciono, siete tra le “lavative”); ogni due per tre (che fa circa dieci e non sei come sembra, se non siete d’accordo siete “nemiche”), diceva: questa cosa va deliberata dal collegio docenti. Dopo due ore previste e tre ore e mezza effettive di questa solfa, si è alzata e ha detto: arrivederci.
Voi avete deliberato? Noi no.
Almeno, non mi sembra. Nessuno ha chiesto: chi è d’accordo?, chi non è d’accordo?, chi si astiene? Nessuno ha alzato la mano. E infatti nessuno aveva compreso che, in realtà, avevamo deliberato tutto. Tanto per dirvi come eravamo tonti a inizio anno (abituati al Capo, alla sua competenza, alla puntualità, alla legalità e alla trasparenza) e per dirvi anche come lavora questa qua.
Al secondo collegio docenti (inter nos, cioè solo noi prof, niente maestre, pardon: colleghe), ci eravamo svegliate un po’ e verso metà ho alzato la mano per dire due cose. La Capa Tórta mi guarda e mi fa: so già tutto, e passa al punto successivo (io ero ancora lì con la mano alzata, per dire. Basita).
Ché poi il suo “so già tutto” probabilmente era vero: qualcuno gli aveva riferito la mia posizione in merito a certe sue richieste (mai deliberate). Questo per dire come lavora la Capa Tórta e anche come hanno fatto in fretta le colleghe (alcune colleghe) a mettersi nella fila delle amiche. O delle tappetine.
Dopodiché, è sparita.
Della serie: chi l’ha vista?
In un anno, io l’ho vista dieci volte. Sei volte l’ho vista di sfuggita per qualche corridoio, una volta è venuta in classe a sgridare per i petardi, due volte ai collegi docenti nell’anno, una volta all’ultimo collegio plenario, con le maestre. Pardon: colleghe.
Perché, dice Murasaki, voi fate due collegi docenti in un anno?
Mah… rispondo io. Non lo so. Erano di più, ma poi non li abbiamo fatti.
Cancellati? Chiede ancora Murasaki, che sta diventando la mia interlocutrice a distanza.
No, dico io, nooo! Non “cancellati”.
Revocati.
C’è differenza?, chiede l’insistente Murasaki.
Che ne so, rispondo io, io riferisco la posizione della dirigente.
A domanda, risponde: non li abbiamo cancellati, li abbiamo revocati.
Ah. Be’. Allora…
Quando abbiamo fatto il terzo collegio docenti (irrevocabile per via dei libri di testo) abbiamo chiesto: ma come mai non abbiamo fatto gli altri?
E la Capa Tórta ci risponde: eh, voi non li avete chiesti…
Dopo di che ha proseguito con l’elenco dei libri di testo e con tutte le classi che sforavano tranne una. E lei fa: eeh, questo non va, non possiamo sforare.
Bene, diciamo noi, togliamo i libri e rientriamo nei tetti

(capisco, è un linguaggio da iniziati, ne avevo parlato qui: vecchio post, ma ha ancora un suo perché)

Che dicevo? Ah, sì, che dobbiamo rientrare nei tetti. E la Capa Tórta dice: bene, allora, vedremo (cosa?). Controllerò (cosa??). Verificherò (ma che cosa?). Poi eventualmente si farà (cosaaaa??). E ha chiuso il collegio docenti. Non abbiamo votato. Non abbiamo deliberato le adozioni. Non abbiamo abbassato il prezzo per rientrare nei tetti.
Ora, io sforavo, con la mia classe, di 3 euro (niente antologia, tanto in terza me la costruisco io come mi va), ma c’erano classi che sforavano di 30, 40 euro.
Dice Murasaki, che oggi è la più attenta: ma non potevate dire qualcosa?
Sì, giusto.
Ma, nonostante fosse passato quasi un anno, ancora noi credevamo che una Dirigente dirigesse, e che un collegio deliberasse, e che Capa Tórta, dopo aver parlato per mezz’ora, avesse detto qualcosa. E mentre eravamo lì a cercare di capire che cosa avesse voluto significare l’intervento della Capa (ve lo dico io: niente), lei chiude il collegio e se ne va.
Vi piacerebbe sapere come è finita coi tetti di spesa, eh?
Non ve lo dico. Chiudo il post e me ne vo.

(ma a chi indovina come è finita, in omaggio un divertente libro con le figu della Vostra Prof :-P )



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