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Chi tifa Roma perde 3-1 con la Sampdoria

Creato il 11 febbraio 2013 da Mrmontag

Come dicevo stamattina ad un carissimo amico, è stata proprio una bella domenica.
Capisco, certo, che ai più non possa fregare un cestino di niente del fatto che sono riuscito a vedere una partita sul televisore nuovo ma volevo comunque rendere partecipe il mondo intero.
O anche solo chi ci legge, è lo stesso.

Ebbene, ho visto la  partita della mia squadra del cuore: la Sampdoria.

Sin da bambino tenevo per i colori giallorossi cerchiati

Sin da bambino tenevo per i colori giallorossi cerchiati

E insomma, dicevo sempre a questo mio amico che comunque il nuovo allenatore della Roma mi affascina; ammetto che questo Andrea Zoli mi piace già più di Zemanvattene, c’è più ordine in campo e poi abbiamo preso solo 3 gols.

Aurelio Andreazzoli

Il nuovo tecnico della Roma, Robert Patrick

Guardiamo il lato positivo.
E’ stato sbagliato un solo rigore, non tutti i giocatori sono scesi in campo e le occasioni da gol nette & nytide sono state tutte abbondantemente sprecate.  Finalmente abbiamo visto una squadra cinica come Winnie The Pooh, ordinata in campo come nelle idee, in una parola: vincente.

Questa è la nuova Roma.
La Roma di Italo “Bisteccone” Zanzi (uno che si chiama Italo e non parla una parola di italiano è un post prefinito), la Roma dei cambiamenti, dei soldi ammerrigani, la Roma di Totti e la Roma di Juan Pablo Maria de Fuentes de la Virgen Santissima Trinidad Vieira Osvaldo.

Per gli amici (o i laziali) Osbajo.

Pablo Daniel Montoya Vega Maria Ramones

Pablo Daniel Montoya Vega Maria Ramones. 

 

Il buon, caro, Osvaldo, sta tornando ai tempi d’oro, quando da queste parti si diceva che era una pippona di granito e c’era pure qualcuno che diceva che non era vero.
Pace all’anima loro.

La caciotta di Osvaldo

E’ stato bravo Romero, è stato. E’ stato. Romero. Bravo. Lui.

E insomma, appunto.
Ma che gli vai a dire a gente così?
Dicevo sempre a st’amico mio, chi tifa Roma non perde mai. Eppure, terminata ogni giornata di campionato,  mi sento come dopo un esame colonoscopico condotto dal Dott. R Siffredi.
A disagio, diciamo.

 

Ma la colpa di tutto questo di chi è?
Era di Zemanvattene? Degli yankee che ci pompano i soldi? Dei dirigenti? Del campo? Di tua zia vestita da Batman?
Non si sa. Sta di fatto che il tifoso romanista si sarebbe  anche un po’ tediato lo scroto di questa situazione.

 

Il tifoso romanista medio

“Weeeendyyyy!! Arretra! Attacca la fascia!!”

 

Il flash finale, sempre sulla partita di Genova, è per Delio “Teromporcù” Rossi.
Allenatore viscerale che da sempre vive le partite come se fossero operazioni a cuore aperto. Strilla, sbraccia e ciancica 6 etti di gomma da masticare che pare un lama in crisi di astinenza da nicotina.
Ma questa veemenza talvolta è un pochino eccessiva. Capisco la tensione, capisco il pathos del match, capisco che le cose a casa non vanno proprio benissimo ma Delio, talvolta, dovrebbe moderarsi.

 

A Dadofecis o come cazzo te chiami! ... ma vaffanc....

A Dadofecis o come cazzo te chiami! … ma vaffanculo và!

Non voglio fare il buonista, ci mancherebbe.
Sul campo esistono dinamiche sconosciute a chi sta sugli spalti o davanti al televisore. Ma mi viene da pensare che se un allenatore si incazza e manda a fare riccamente in culo gli avversari, sarà assai probabile che i giocatori in campo prendano esempio. E uno sputazzo al guardalinee glie lo regalino con passione.
Quindi, in sintesi, viva i Delirossi o i Carletti Mazzoni, certo.

Ma i ditii medii li mettano al caldo, che è meglio.

 

Non siete d’accordo con me?
No?
Vi faccio parlare con un amico mio (no, non quello di prima). Si chiama Adem, era un giocatore anche lui.
Ora lavora come sparring partner in una piccola palestra nella periferia di Firenze. Prende botte e 700 euro al mese; ma almeno è felice.

 

Miste Delio Rossi non mi ha mai toccato, giuro... giuro su mia madre... lui bravo miste... io sbajato...

Miste Delio Rossi non mi ha mai toccato, giuro… giuro su mia madre… lui bravo miste… io sbajato…

 

La prossima è Roma-Juve.

C’hai presente le risate grosse… ma grosse…

 



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