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Chiesa : MANGIANO E BEVONO A NOSTRE SPESE E SI LAMENTANO – DA 2000 ANNI ABBIAMO UNA ROTTURA DI BALLE INFINITA

Creato il 02 febbraio 2016 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Doré_-_Prologue

Illustrazione di Gustave Doré per il Pantagruel

di Roberto Renzetti. Alcuni fondamentalisti catttolici (ma perché non si mettono la cinta esplosiva e si fanno esplodere?) rompono le balle con ragionamenti tipici di chi è ancora al gutturale. La Costituzione italiana definisce il matrimonio. L’articolo 29 afferma:

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

Bene. E poiché la legge Cirinnà “equipara” l’unione civile con il matrimonio, allora non si deve fare.
Vediamo dove di nasconde la capra. Prima di tutto non si parla di uomo e donna. Quindi non è vero che la legge equipara matrimonio a unione civile. L’equiparazione è semmai delle famiglie. Ma poi la Costituzione viene reclamata? Da chi? Da grandi figli di gran puttana che la sfruttano e violano da sempre. La Costituzione (articolo 33) dice pure che le scuole private possono essere realizzate SENZA ONERI PER LO STATO. Ed invece lo Stato, con governi infami e succubi da De Gasperi a Renzi hanno sempre munto lo Stato, cioè me. Ma ciò che è peggio è che a fronte di finanziamenti delle scuole di preti vengono tolti finanziamenti alla scuola pubblica di Stato.

E c’è chi se ne vanta, come quella faccia da democristiano abbuffone di Fioroni che ieri ci deliziava da quell’adunata di capre al Circo Massimo. Costui, pensate a quali miracoli riesce a fare Dio, è stato ministro dell’Istruzione nel governo Prodi e, da ministro, così si comportava con le scuole dei preti. Vediamo di cosa si tratta.
L’inizio del disastro è datato primo centrosinistra. La legge di Parità scuola pubblica e privata è dovuta a L. Berlinguer. I finanziamenti a tali scuole che lavorano per ricchi a fini di lucro sono piovuti con un imbroglio costituzionale (SI! è una truffa ai danni dei cittadini): poiché la Costituzione (articolo 33) vietava ogni finanziamento da parte dello Stato, i truffatori (d’accordo destra e sinistra) si sono inventati una riforma del Titolo V che divide lo Stato in Regioni, Province, Comuni, … Ed allora, se lo Stato non dà, possono sempre dare gli altri! Poi venne Moratti che ha ampliato i fondi a dismisura con l’invenzione del bonus alle famiglie con l’avvertenza che “… Le somme destinate agli alunni delle scuole paritarie sono accreditate presso le scuole stesse, che attestano la frequenza degli alunni …” , poi è arrivato il teodem cicciottello nonché boy scout che sta manipolando il tutto furbescamente per far passare le scuole clericali come servizio pubblico da finanziare senza più doversi inventare strade contorte.
Ripeto, nel silenzio dei farisei di cui sopra. Dice Fioroni (ministro perché aveva più tessere di Bindi), in una lettera alle scuole amiche, quelle confessionali, del 12 settembre, con la democratica Bastico che tace:

«Colgo l’occasione del nuovo anno scolastico per aggiungere agli auguri, un primo consuntivo degli interventi realizzati nel 2007 per le scuole private. Come sapete assumendo le funzioni di questo ministero ho dovuto prendere atto di alcune misure restrittive assunte nella finanziaria 2006 nelle scuole non statali e cercare di porvi rimedio». Si riferisce a Berlusconi che ha tagliato alcune regalie. «La legge finanziaria 2007 ha recuperato una prima tranche di 100 milioni di euro», mentre con il consiglio dei ministri del 28 giugno 2007 sono stati aggiunti altri «51.306 milioni di euro in sede di assestamento di bilancio». Riassumendo, 151.306.000 euro reperiti dal centro-sinistra, per far meglio del centro-destra.
Fioroni prosegue con toni amichevoli: «Il 5 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento legislativo che introduce in ordinamento innovazioni di vostro sicuro interesse» e pi faremo di più, molto di più, in nome del «dialogo continuativo e costruttivo intrattenuto con molti di voi». Ed ecco la promessa: «Sarà mia cura sostenere in parlamento l’interpretazione già data sull’applicazione all’intero sistema dell’istruzione», tra cui «la direttiva che fissa criteri per l’attribuzione di risorse aggiuntive alle scuole del sistema nazionale d’istruzione». Quindi ancora soldi, facendo strage della Costituzione della Repubblica come la DC non aveva mai fatto.
Ma Fioroni non si ferma: «Condividerete con me che forse è improprio se non errato parlare per i temi della scuola non di un sistema misto, come io ritengo e come è disegnato dalla scuola della parità, ma di un meccanismo di liberalizzazione e di mercato, perché la liberalizzazione e il mercato sostituiscono alla centralità dello studente la centralità del profitto». E qui c’è scritto che serve proprio un antagonista dello Stato che è solo la Chiesa e, non a caso, riafferma cose dette al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini che, ancora non a caso, sta investendo in scuole private massicciamente, con l’ultimo non a caso, di esponenti di CL nella Commissione.
Ricapitolando (aiutandomi con i benemeriti di Scuola e Costituzione) il teodem ha introdotto nella finanziaria 2007 uno stanziamento di 100 milioni all’anno in più nei capitoli di spesa relativi alle scuole private ed ha introdotto il principio dei finanziamenti diretti a tutte le scuole paritarie, senza fini di lucro o con fini di lucro (sic!). Il 21 maggio 2007 emana poi il decreto che estende i finanziamenti statali a tutte e scuole paritarie private, dalla scuola materna alle superiori. Tale decreto prevede una cifra per scuola, che arriva a 19.367 per le primarie, e una per classe che arriva a 15.000 euro per le materne. Occorre anche osservare che la cifra per classe prevede che le stesse debbano avere almeno 8 studenti, a differenza della scuola statale nella quale una classe si può costituire con almeno 16 studenti. Non contento dei primi stanziamenti riesce in fase di assestamento di bilancio a reperire altri 51 milioni di euro. Non contento ha fatto approvare il 12 ottobre scorso dal Consiglio dei Ministri (a proposito gli altri che ci facevano alla riunione ?) lo schema di regolamento in materia di convenzioni con le scuole primarie paritarie, che prevede finanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal decreto del 21 maggio in base a parametri quali numero di classi e di ore di sostegno. In pratica tutta l’azione di Fioroni ha come scopo il raggiungimento della parità economica fra le scuole private paritarie e quelle statali, dopo quella giuridica di Berlinguer. Se questo progetto non verrà fermato una parte degli studenti sarà costretta ad iscriversi a scuole private confessionali a pagamento a causa della carenza di offerta statale, come già accade nella scuola dell’infanzia. Verrà messo in discussione l’impegno statale per l’istruzione. Poiché i privati non sono certo tenuti a farsi carico dei problemi di ordine economico e sociale dei cittadini verrà messo in discussione il diritto all’uguaglianza di istruzione che la nostra Costituzione garantisce a tutti. Solo chi avrà i mezzi per potersi permettere l’iscrizione a scuole private potrà accedere ad un’istruzione di qualità, agli altri verranno destinati servizi pubblici minimi. Non è un caso che nella finanziaria 2007 all’aumento degli stanziamenti per 151 milioni a favore dei privati, corrispondano tagli dei finanziamenti alle scuole statali per 1.400 milioni (fino ad arrivare ai 2,2 miliardi a regime). Tagli dappertutto ed ammucchiate fino a 40 alunni per classe (nella scuola pubblica, dico): si taglia sui fondi da destinare per le supplenze, a partire dalle sostituzioni per maternità. E quando sarà finita qualche minima resistenza delle generazioni 1968, 1977, allora nella scuola si farà proprio di tutto su alunni ed insegnanti
Ed infatti è arrivata la catastrofe della Buona Scuola, ancora soldi ai preti e sottrazione di fondi alla Scuola Pubblica.
l’inizio del disastro è datato primo centrosinistra. La legge di Parità scuola pubblica e privata è dovuta a Berlinguer. I finanziamenti a tali scuole che lavorano per ricchi a fini di lucro sono piovuti con un imbroglio costituzionale (SI! è una truffa ai danni dei cittadini): poiché la Costituzione (articolo 33) vietava ogni finanziamento da parte dello Stato, i truffatori (d’accordo destra e sinistra) si sono inventati una riforma del Titolo V che divide lo Stato in Regioni, Province, Comuni, … Ed allora, se lo Stato non dà, possono sempre dare gli altri! Poi venne Moratti che ha ampliato i fondi a dismisura con l’invenzione del bonus alle famiglie con l’avvertenza che “… Le somme destinate agli alunni delle scuole paritarie sono accreditate presso le scuole stesse, che attestano la frequenza degli alunni …” , poi è arrivato il teodem cicciottello nonché boy scout che sta manipolando il tutto furbescamente per far passare le scuole clericali come servizio pubblico da finanziare senza più doversi inventare strade contorte.

Ripeto, nel silenzio dei farisei di cui sopra. Dice Fioroni (ministro perché aveva più tessere di Bindi), in una lettera alle scuole amiche, quelle confessionali, del 12 settembre(1) , con la democratica Bastico che tace:

«Colgo l’occasione del nuovo anno scolastico per aggiungere agli auguri, un primo consuntivo degli interventi realizzati nel 2007 per le scuole private. Come sapete assumendo le funzioni di questo ministero ho dovuto prendere atto di alcune misure restrittive assunte nella finanziaria 2006 nelle scuole non statali e cercare di porvi rimedio». Si riferisce a Berlusconi che ha tagliato alcune regalie. «La legge finanziaria 2007 ha recuperato una prima tranche di 100 milioni di euro», mentre con il consiglio dei ministri del 28 giugno 2007 sono stati aggiunti altri «51.306 milioni di euro in sede di assestamento di bilancio». Riassumendo, 151.306.000 euro reperiti dal centro-sinistra, per far meglio del centro-destra.

Fioroni prosegue con toni amichevoli: «Il 5 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento legislativo che introduce in ordinamento innovazioni di vostro sicuro interesse» e pi faremo di più, molto di più, in nome del «dialogo continuativo e costruttivo intrattenuto con molti di voi». Ed ecco la promessa: «Sarà mia cura sostenere in parlamento l’interpretazione già data sull’applicazione all’intero sistema dell’istruzione», tra cui «la direttiva che fissa criteri per l’attribuzione di risorse aggiuntive alle scuole del sistema nazionale d’istruzione». Quindi ancora soldi, facendo strage della Costituzione della Repubblica come la DC non aveva mai fatto (capito Vertecchi ?).

Ma Fioroni non si ferma: «Condividerete con me che forse è improprio se non errato parlare per i temi della scuola non di un sistema misto, come io ritengo e come è disegnato dalla scuola della parità, ma di un meccanismo di liberalizzazione e di mercato, perché la liberalizzazione e il mercato sostituiscono alla centralità dello studente la centralità del profitto». E qui c’è scritto che serve proprio un antagonista dello Stato che è solo la Chiesa e, non a caso, riafferma cose dette al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini che, ancora non a caso, sta investendo in scuole private massicciamente, con l’ultimo non a caso, di esponenti di CL nella Commissione.

Ricapitolando (aiutandomi con i benemeriti di Scuola e Costituzione) il teodem ha introdotto nella finanziaria 2007 uno stanziamento di 100 milioni all’anno in più nei capitoli di spesa relativi alle scuole private ed ha introdotto il principio dei finanziamenti diretti a tutte le scuole paritarie, senza fini di lucro o con fini di lucro (sic!). Il 21 maggio 2007 emana poi il decreto che estende i finanziamenti statali a tutte e scuole paritarie private, dalla scuola materna alle superiori. Tale decreto prevede una cifra per scuola, che arriva a 19.367 per le primarie, e una per classe che arriva a 15.000 euro per le materne. Occorre anche osservare che la cifra per classe prevede che le stesse debbano avere almeno 8 studenti, a differenza della scuola statale nella quale una classe si può costituire con almeno 16 studenti. Non contento dei primi stanziamenti riesce in fase di assestamento di bilancio a reperire altri 51 milioni di euro. Non contento ha fatto approvare il 12 ottobre scorso dal Consiglio dei Ministri (a proposito gli altri che ci facevano alla riunione ?) lo schema di regolamento in materia di convenzioni con le scuole primarie paritarie, che prevede finanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal decreto del 21 maggio in base a parametri quali numero di classi e di ore di sostegno. In pratica tutta l’azione di Fioroni ha come scopo il raggiungimento della parità economica fra le scuole private paritarie e quelle statali, dopo quella giuridica di Berlinguer. Se questo progetto non verrà fermato una parte degli studenti sarà costretta ad iscriversi a scuole private confessionali a pagamento a causa della carenza di offerta statale, come già accade nella scuola dell’infanzia. Verrà messo in discussione l’impegno statale per l’istruzione. Poiché i privati non sono certo tenuti a farsi carico dei problemi di ordine economico e sociale dei cittadini verrà messo in discussione il diritto all’uguaglianza di istruzione che la nostra Costituzione garantisce a tutti. Solo chi avrà i mezzi per potersi permettere l’iscrizione a scuole private potrà accedere ad un’istruzione di qualità, agli altri verranno destinati servizi pubblici minimi. Non è un caso che nella finanziaria 2007 all’aumento degli stanziamenti per 151 milioni a favore dei privati, corrispondano tagli dei finanziamenti alle scuole statali per 1.400 milioni (fino ad arrivare ai 2,2 miliardi a regime). Tagli dappertutto ed ammucchiate fino a 40 alunni per classe (nella scuola pubblica, dico): si taglia sui fondi da destinare per le supplenze, a partire dalle sostituzioni per maternità. E quando sarà finita qualche minima resistenza delle generazioni 1968, 1977, allora nella scuola si farà proprio di tutto su alunni ed insegnanti.
Infatti si è fatta la Buona Scuola.
Alla fine di questo riassunto riuscite ancora a sentire le capre che parlano del matrimonio previsto dalla Costituzione (dimenticando cosa la Corte Costituzionale ha affermato in una sentenza del 2010: dobbiamo fare una legge per regolare le unioni civili!) e non osano parlare della vergogna della violazione dell’articolo 33.

PS. Non parlo qui del fatto che la Chiesa non paga l’IMU. E neppure parlo degli affaracci di cardinali e vescovi (si veda l’ultimo numero de l’Espresso) che fanno loschi affari (Bagnasco con la Carige che ha fatto?). Infine non parlo delle migliaia di bambini dati loro in custodia, violentati cristianamente.


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