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Chiude Sportitalia, nasce Sport LT 1. I lavoratori protestano e Criscitiello twitta...

Creato il 31 ottobre 2013 da Digitalsat

Chiude Sportitalia, nasce Sport LT 1. I lavoratori protestano e Criscitiello twitta...Nascita: 6 febbraio 2004. Morte: 31 ottobre 2013? Il punto interrogativo è grande, grandissimo e fa venire il magone a quanti hanno seguito negli anni le trasmissioni di Sportitalia, la 'gloriosa' (almeno un tempo) emittente gratuita dedicata allo sport, nata in analogico, cresciuta in digitale e seppellita dai debiti maturati nel corso degli anni. Un peccato. Perché è innegabile che Sportitalia abbia segnato pagine importanti nella storia televisiva di questo paese, dove lo sport è uno dei principali asset del piccolo schermo.

La storia di Sportitalia, come sanno benissimo i nostri affezionati lettori, nasce dalla volontà di Tarak Ben Ammar e di Bruno Bogarelli e dalle possibilità tecniche scaturite dopo la dismissione delle frequenze terrestri di Tele+. Da lì il progetto di andarsi ad inserire in un ambito ancora poco esplorato come lo sport in chiaro (unico precedente Rai Sport Satellite, ma appunto sul sat). Qui si voleva entrare a gamba tesa in tutti i teleschermi d'Italia e lo si fa partendo sull'analogico, rimanendo (se non erro) l'ultimo canale nazionale lanciato con quella tecnologia.

Chiude Sportitalia, nasce Sport LT 1. I lavoratori protestano e Criscitiello twitta...
Volti come Antonio Costanzo, Stefano Benzi, Daniela Scalia (nella foto) e molti altri diventano familiari con il pubblico italiano, via via più numeroso fino all'apice raggiunto dalla trasmissione in diretta esclusiva della Supercoppa Italiana 2005 tra Inter e Juventus. Da allora ufficialmente Sportitalia è nella storia. Da ricordare poi il grande interesse sulla Serie B, tolta a SI solo quando nel campionato cadetto militavano contemporaneamente Juventus, Napoli e Genoa e il prodotto era troppo appetibile per le pay tv. Ma quello che spiccava è stata l'apertura massiccia ad altri sport, solitamente considerati di nicchia, dal tennis al rugby, dai motori al wrestling, dal basket al volley, passando per gli sport americani con NBA ed NFL.

Stupisce quindi che Sportitalia oggi venga ricordata quasi esclusivamente per le lunghe (anche troppo) dirette "parlate" affidate al team di Michele Criscitiello, negli ultimi anni sempre più il volto di punta del canale, tanto da esserne più volte indicato come direttore, carica che però non dovrebbe mai aver ricoperto. Proprio lui oggi è al centro delle polemiche di chi, lavorando a Sportitalia fino all'ultimo, rischia di ritrovarsi da un giorno all'altro senza lavoro. Quei giornalisti e tecnici che hanno scelto di scioperare ieri e oggi, dopo aver preso atto della mancanza di risposte da parte della dirigenza delle nuove società (Edb Media ed Edb Service), sorte in seguito al fallimento dell'ex Interactive (Maroncelli 9).

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Chiude Sportitalia, nasce Sport LT 1. I lavoratori protestano e Criscitiello twitta...
Di cose che non andavano purtroppo ce ne erano molte e non stupisce che gli altri tre giornalisti menzionati da Criscitiello abbiano deciso di non incrociare le braccia: sono infatti tra i pochi che approderanno sul nuovo canale Sport LT 1, già partito lunedì in fase sperimentale sul satellite free-to-air. "I 4 scudieri che sono parte di me, (...) Letizia, Longari, Milone e Deborah Schirru. Loro si trasferiranno con me a Roma − continua Criscitiello nell'intervista −. In base al palinsesto e alle ore di diretta che avremo a disposizione, poi, vedremo se riusciremo a portare dietro anche altre persone. Il mio desiderio sarebbe quello di coinvolgere tutti perché quella di Sportitalia è stata una squadra eccezionale". Non è uno sciopero al quale hanno aderito tutti ha commentato lo stesso Criscitiello in un'intervista al sito di Davide Maggio −. Io, Longari, Letizia, la Schirru ed altri giornalisti, ad esempio, non abbiamo aderito. I tecnici, invece, hanno aderito tutti. Per molti di loro purtroppo l'esperienza lavorativa si concluderà qui perché la politica aziendale sarà diversa e perché se siamo arrivati a questo punto vuol dire che a livello economico c'era qualcosa che non andava". "Oggi è momentaneamente l'ultima puntata di Calcio e Mercato. Oggi è l'ultima puntata di Calcio e Mercato su Sportitalia. Molte volte tante aziende hanno cambiato nome passando da un nome ad un altro, senza fare dei paragoni ci mancherebbe altro, ma sostanzialmente c'è una differenza: che quando ci rivedremo non si chiamerà più Sportitalia 1 ma si chiamerà Sport 1. [...] In poche parole, cosa vi sto dicendo? Che vi togliamo un pezzo di nome, la seconda parte, ma a voi che ve ne frega? A me niente, a voi? Niente". Beh, caro Criscitiello, a noi un po' "ci frega", perché Sportitalia non è stato solo il suo programma, ma molto di più. A noi, che abbiamo seguito dall'inizio la nuova avventura editoriale, che l'abbiamo supportata per anni pubblicandone e tenendone aggiornato il palinsesto su Digital-Sat, offrendo uno spazio costante che nessun altro sito come il nostro ha fatto mai. Sì, a noi ci frega. E ci dispiace sapere che Sportitalia non ci sarà più, ma a dir la verità la vecchia e cara Sportitalia, forse, non c'era più da un bel po'. (g.s.)

Sui nuovi canali, sulla programmazione, sulla redazione e sulle modalità di trasmissione è tutto avvolto in un alone di mistero. L'ufficio stampa di LT Multimedia non rilascia ulteriori dichiarazioni dopo il comunicato stampa di lunedì [UPDATE: Le precisazioni di LT Multimedia sulle indiscrezioni attorno ai canali LT Sport ] , mentre ad anticipare qualcosa è proprio lo stesso Criscitiello su twitter. "Da metà della prossima settimana riparte Calcio€Mercato. Una novità: molte più inchieste sul calcio. La prima. Le banche di Lugano....". E, ancora: " A gennaio, con il mercato, ci potrete seguire come sempre in tv ma anche su tablet, internet e smartphone. App sempre con voi #Sport1".

Chiude Sportitalia, nasce Sport LT 1. I lavoratori protestano e Criscitiello twitta...

Non si sa bene con che veste e in che ruolo Criscitiello parli dei nuovi canali di LT Multimedia ( ne sarà forse il direttore?), ma quello che continua a trasparire dalle sue parole è la volontà di tranquillizzare il pubblico (" Per il mio pubblico non cambia nulla", titola Maggio), affinché non si senta "orfano" del conduttore avellinese. La punta di tutto ciò si è comunque toccata martedì sera, in apertura del suo programma quotidiano, quando ha annunciato la chiusura delle trasmissioni (qui il video):


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