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Chiudo la valigia.

Creato il 14 agosto 2015 da Scurapina

Mi piacerebbe viaggiare con un bagaglio leggero, mi piacerebbe portare con me le poche cose veramente indispensabili per affrontare la strada non come turista, ma come viaggiatore: occhi attenti per vedere, orecchie sensibili per ascoltare, mente disposta a capire e cuore aperto alla condivisione.

Invece il mio bagaglio sarà proprio un bagaglio da turista: ci saranno vestiti (leggeri e pesanti, potrebbe far caldo, potrebbe far freddo), ci sarà un assortimento di medicine per affrontare (quasi) tutti i malanni prevedibili e imprevedibili, e poi la fida macchina fotografica e il lettore mp3 (con i vari caricabatterie) e i calzini per entrare nelle moschee, e sciarpe e foulard per coprirmi il capo e le spalle, ma senza esagerare perché tra le mie ansie ricorrenti c’è la paura di superare i fatidici venti chili.

E poi alla fine, tra incertezze e inevitabili dimenticanze, chiuderò la valigia e sarò pronta a partire per quello che sarà il mio primo viaggio dopo tanti anni di vacanze tranquille tra le mie montagne.

Come sempre il desiderio di partire si mescola ad una sottile inquietudine, perché partire significa comunque e sempre allontanarsi da una realtà amica e conosciuta e affrontare il nuovo e per me, abitudinaria, ma curiosa, si tratta sempre di fare i conti con sensazioni contrastanti.


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