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Chiudono gli Opg e riaprono i manicomi in Sardegna?

Creato il 29 settembre 2012 da Yellowflate @yellowflate

Chiudono gli Opg e riaprono i manicomi in Sardegna? Tra a sei mesi chiudono gli OPG o riaprono i manicomi in Sardegna?
Le organizzazioni aderenti al comitato sardo Stop Opg scrivono una lettera aperta al Presidente della Regione Cappellacci e all’Assessore regionale alla Salute Simona De Francisci e lanciano “Il Mese dei Diritti Umani” in Sardegna.

La lettera aperta. “Stop Opg” chiede al Presidente della Regione Ugo Cappellacci e all’Assessore regionale alla Salute Simona De Francisci di sostenere la campagna per l’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari. Una campagna per restituire cittadinanza e diritti alle 33 cittadine e cittadini, ancora rinchiusi negli Opg della penisola, luoghi in cui si continua a soffrire e a morire. Le risorse finanziarie utilizzate per segregare e danneggiare queste persone possono essere utilizzate per offrire ad ognuno di loro un percorso di accoglienza, cura, assistenza e inclusione sociale nel proprio territorio. Ritardi, assenze del Governo e della nostra Regione, tagli che colpiscono i servizi ASL e i comuni, omissioni anche da parte degli operatori, rendono ancora incerto il processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, e sempre più rischiosi gli esiti della recente Legge 9 del 2012. Chiudere gli OPG significa fare buona assistenza nel territorio per la salute mentale, come dice la legge 180, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Consiglio d’Europa, e come dimostrato nei luoghi in cui le norme sono state correttamente applicate. Non possono essere più tollerati le strutture residenziali segreganti, farmaci come unica risposta al bisogno di cura o, peggio, pratiche di contenzione meccanica e farmacologica e perfino l’elettroshock. (Il documento integrale in allegato).

Il “Mese dei diritti umani”. L’articolo 5 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo recita che “nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti”. Nessun governo può utilizzare l’emergenza pubblica, la sicurezza e l’ordine pubblico per giustificare la tortura delle persone e negare i loro diritti. Il comitato sardo “Stop Opg” in occasione della giornata mondiale dei Diritti Umani che si celebra in tutto il mondo, organizzerà un mese di eventi di cultura e approfondimento per sensibilizzare le cittadine e i cittadini sardi alla tutela dei diritti umani. Le tematiche che verranno trattate vanno dall’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, ai diritti nel mondo della salute mentale e al riconoscimento dei diritti civili delle persone private della libertà personale. L’iniziativa di Stop Opg è denominata “Il Mese dei Diritti Umani” e sarà organizzata dal 10 novembre al 10 dicembre 2012. La data del 10 dicembre è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948. Le organizzazioni sensibili e interessate potranno organizzare un evento in ogni comune della Sardegna all’interno di questo periodo e dovranno comunicare giorno, luogo e titolo dell’evento, al Comitato Stop Opg, entro il 15 ottobre.


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