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chiunque cerca chiunque

Creato il 14 gennaio 2012 da Fabry2010

Pubblicato da carmine vitale su gennaio 14, 2012

chiunque cerca chiunque

francesco è per me più di un amico
è stato la mia ombra in giornate di pioggia e compagno di risate in giorni pieni di sole
mi ha fatto diventare personaggio di un racconto
mi ha dato nuova linfa per le lettere e abbiamo parlato della poesia come con nessuno mai
e con lui ho in comune un grande amore per la stessa città: Parigi
solo che lui a differenza di me ci ha vissuto e ne è diventato radice sanpietrino racconto porta davanzale
ne ha attraversato ponti e frontiere immaginarie respirando l’aria e ha disegnato con il magico spazio delle parole tele bellissime dove i particolari hanno assunto le sembianze ora di un amore ora di un’amicizia e ancor più di un ricordo di un giorno lungo il fiume o dei gradini di un locale.
questo piccolo libretto rosso è destinato a diventare un’opera che resterà nel tempo perchè ha dalla sua due cose importanti :una scrittura limpida ironica sapienzale da fuoriclasse della letteratura e lo sguardo di chi è abituato a scrivere delle cose perchè ne ha incarnato lo spirito del tempo e dei luoghi

anche per questo ogni parte del romanzo ti fa precipitare come acqua nella pioggia, e cadere insieme alle foglie ,per poi ingiallire ,ridere, soffrire ricominciare, vincere.
come Francesco che con questo romanzo ha vinto.
come la scrittura che con questo romanzo vince e vive momenti personalissimi aggiungendo uno sguardo sensibile al prodigioso che è nel quotidiano
con quel suo sguardo sulle cose come se fosse su una terza riva
colmo di passione per ogni chiara cosa che lui continua a chiamare amore per la scrittura

gli lascio qui,cosi una piccola poesia in segno di ringraziamento per aver scritto di se e sulla propria pelle questo piccolo puro capolavoro.

“Sulla terza riva”

Ed era molto tempo fa
La strada sbiadita
ostinata taceva alle stelle e alla luna.
C’era chi andava muto, negli occhi albe stupite,
senza timori avanti a sé, e dietro nessun’ombra.
Andava muto, fluiva nel luccichio stellare,
il cuore e le labbra fievoli per la nostalgia.
Scale voleva intrecciare di stelle lucenti,
colpire il cielo col volto minaccioso e duro.
(Ed era molto tempo fa – là sulla terza riva
della via che giaceva nella luna, come nella neve)
Ma corse via nel silenzio, con vano e amaro pianto,
ché mai si vede il fondo e tutto sta sul fondo.

Jan Zahradnik (1904-1929)

Francesco Forlani
Chiunque cerca chiunque

solo duecento esemplari
edizione limitata

Nota di Valerio Evangelisti
Edizioni Communiste Dandy, 2011


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