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Chris christie, l’omaccione di 145 kg , governatore del new jersey rifiuta di candidarsi per le presidenziali americane

Creato il 10 ottobre 2011 da Madyur
Chris Christie è un omaccione di 145 chili e come repubblicano non vorrebbe diventare il nuovo presidente americano. E’ governatore del New Jersey e rappresenta l’ala più moderata e riflessiva del partito.
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Gli altri candidati sono impresentabili, secondo l’ala moderata, ed effettuano  deprimenti dibattiti. Lui , Christie, era  invece un avvocato gioviale , collerico, pupone amorevolmente cresciuto dalla mamma italiana Sandra Grasso fino a diventare un cibo-dipendente. Moltissimi ricchissimi finanziatori vorrebbero che sfidasse il tabù , che da quando  la televisione scippò la democrazia , domina la politica : che per diventare presidenti nell’era dell’apparenza si deve esser snelli.
Con si suoi 145 chili Christie sarebbe il capo dello Stato più grasso da Howard Taft che portò 150 Kg alla Casa Bianca nel 1903. Storia vuole che dovette ordinare una vasca da bagno nuova per contenere la sua mole.
L’aspetto fisico di questo ex procuratore generale dello Stato è naturalmente già oggetto di sarcasmi da chi lo teme , come il democratico Matthews che si è chiesto come possa tagliare la spesa pubblica uno che non riesce a tagliare nemmeno le porzioni. Ma lui rappresenta con più fedeltà il profilo di una società americana dove gli obesi e i sovrappeso sono la maggioranza.
Un partito trasversale e non ideologico dei ciccioni contro i salutisti avrebbe successo qui oltreoceano. Non ci potrebbe essere nell’immagine ancora che nell’ideologia , un avversario più deliziosamente antitetico a Obama di questo americo –italo-irlandese nato e cresciuto in una delle peggiori città del New Jersey, Newark . Sarebbe il laureato di umili università statale contro il fiore di Harvard , l’ingordo di spaghetti e polpette contro il salutista tenuto a stecchetto dalla moglie vegetariana.
Le sue posizioni politiche , agili e moderate , preoccupavano l’ala militante della destra , quella rappresentata dai fanatici dei Tea Party. Christie che ha un indice di gradimento superiore al 50% in uno Stato come New Jersey che comunque sente i morsi della crisi , è un uomo del compromesso , come ha ribattuto nel suo ultimo discorso alla Biblioteca Reagan in California.
Non fa niente nella sua amministrazione senza mediare e senza scendere a compromessi , con le opposizioni e con i sindacati, o con le imprese. Il suo Stato ha ridotto di 12 miliardi il disavanzo fiscale. Il suo rimprovero a Obama, non è quello di essere uno straniero come secondo i Tea Party, ma di non aver mantenuto quello promesso.
Crede , come Reagan, nell’eccezionalissimo americano , la dottrina della città limonosa sulla collina che eccita il nazionalismo scosso dai rovesci economici e militari dell’America e questo lo riconcilia con la destra , anche quella rimasta orfana di Bush al potere. Ora promette di mettersi seriamente a dieta e di fare esercizio.

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