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Christine Hinton e il dolore di David Crosby

Creato il 17 agosto 2010 da Athos Enrile @AthosEnrile1
Christine Hinton e il dolore di David Crosby
Nel 1971 David Crosby propone “If I could Only Remember My Name”, suo primo album solista.
Ci ha lavorato duro, nella seconda metà del ’70, ma con lo stato d’animo depresso principlamente ispirato al dolore. La morte, l’anno precedente, per incidente stradale, della fidanzata Christine Gail Hinton lo ha gettato nella disperazione più cupa.
Lo studio di registrazione è il solo luogo in cui Crosby riesce a trovare una relativa pace, circondato dalla “creme” musicale californiana ( Joni Mitchell, Graham Nash, Grace Slick, Jerry Garcia, Paul Kantner, Jorma Kaukonen, Neil Young …).
A disco ultimato, David Crosby cade in una profonda crisi esistenziale e trascorre un anno di prigione, per possesso di armi e droga.

Ma cos’era accaduto a Christine Hinton?

Ezio Guaitamacchi
, nel suo “Delitti Rock”, ce lo racconta.

Christine sta guidando il pulmino di David e al suo fianco c’è Barbara Langer, moglie del chitarrista di Country Joe and the Fish.
Siamo a Novato, California, ed è il 30 settembre del 1969.
Le due donne sono attese da un veterinario che deve curare i gatti di Christine.
Gli animali sembrano molto agitati e durante il tragitto uno di loro fa un balzo dal sedile posteriore e si ritrova in braccio alla Hinton, che perde il controllo del veicolo.
Sulla corsia opposta sta giungendo un’altra vettura e lo scontro è inevitabile.
Barbara Langer se la cava con qualche ferita, ma Christine muore sul colpo.
Crosby, subito avvisato, si precipita all’ospedale, giusto in tempo per vedere la sua donna avvolta in un lenzuolo insanguinato, trasportata in una bara dall’ambulanza.
Lo shock è terrificante.
David Crosby impiegherà anni a metabolizzare il lutto: dopo un anno di navigazione sul suo veliero d’epoca, spargerà le ceneri della sua amata nelle acque dell’Oceano Pacifico, sotto le arcate del Golden Gate.
A lei, nel frattempo, ha dedicato una delle sue canzoni più belle e ispirate di sempre: si intitola “Guinnevere”, e racconta di una donna dolce e bellissima, con grandi occhi verdi.

Ascoltiamola dal duo David Crosby/Graham Nash



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