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Chuck Palahniuk, Diary.

Da Silvy56
Chuck Palahniuk, Diary.
“Quando la gente guarda la Cappella Sistina, dovrebbe sapere che il colore nero carbone è fuliggine derivata da gas naturale. Che il carminio di robbia sono radici di robbia tritate. Che il verde smeraldo è acetoarsenito di rame, altresì detto verde Parigi e usato come insetticida. Un veleno. Che la porpora di Tiro si ricava dai molluschi […] Guardando La Gioconda bisognerebbe sapere che la terra di Siena bruciata è soltanto argilla tinta con ferro e manganese e cotta in forno. Che il nero di seppia sono le sacche d’inchiostro degli omonimi molluschi. Che il rosa olandese sono bacche di ramno tritate […] il giallo indiano è urina di vacca nutrita a foglie di mango […] L’ arte, l’ ispirazione, l’ amore. E’ tutto così semplice da dissezionare. Da spiegare. I colori da pittura, il verde iris o il verde linfa, sono succhi di fiori. Il marrone Cappagh è terra irlandese. Il vermiglione è un minerale, il cinabro, fatto saltare da alte scogliere spagnole a colpi di freccia. Il bistro è la fuliggine giallo-bruna del faggio bruciato. Ogni capolavoro è soltanto terra e cenere assemblati in maniera perfetta. Cenere alla cenere, polvere alla polvere.”

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