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Ciao Rachel, donna di pace

Creato il 16 marzo 2013 da Elenatorresani

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Olympia, 10 aprile 1979 – Rafah, 16 marzo 2003
Rachel non aveva nemmeno 24 anni quando è stata ammazzata dalle ruspe israeliane. Aveva lasciato gli Stati Uniti per andare ad operare con l’International Solidarity Movement come attivista di pace in Palestina.

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Il 16 marzo di 10 anni fa, indossando il giubbetto arancione degli operatori internazionali e armata solo di megafono, cercò di contrastare pacificamente e per parecchie ore l’avanzare delle ruspe israeliane che in quei luoghi sistematicamente demoliscono le case dei palestinesi con pretesti regolarmente infondati.
La casa in pericolo, quel giorno, era quella della famiglia di un medico a cui Rachel si era affezionata nella sua breve permanenza a Rafah: ma nè il giubbetto arancione nè il megafono la salvarono dal bulldozer che le passò sopra due volte.
L’operatore disse di non averla vista, e venne scagionato con la sentenza dell’Agosto 2012.
Oggi è lei la donna che voglio ricordare, celebrare e amare, con il rammarico di averla persa nonostante il mondo intero affoghi nel disperato bisogno di persone come lei.
Ha messo a rischio la propria vita per un ideale, ha lottato per un popolo lontano e dimenticato da tutti, si è opposta all’arroganza del potere con tutta la forza dei suoi vent’anni: e se l’impunità dei suoi assassini fa un gran male, la bellezza del suo esempio ci sia di lezione.
Una lezione che deve andare al di là di chi dice: “Ha pagato per la sua incoscienza” e “Fosse stata a casa sua non le sarebbe successo niente”. Il valore di una vita difficilmente si misura col numero di ore passate “al riparo”: anzi, normalmente gli è inversamente proporzionale.
Grazie Rachel.

Ciao Rachel, donna di pace
Ciao Rachel, donna di pace
Ciao Rachel, donna di pace
Ciao Rachel, donna di pace
Ciao Rachel, donna di pace

A Palestinian doctor stands over the body of US peace activist Rachel Corrie, 23, at al-Najar hospital in Rafah town 16 March 2003. Corrie, of Washington DC, was crushed to death by an Israeli army bulldozer in southern Gaza as she and other activists tried to prevent the destruction of Palestinian homes, Palestinian officials and a US witness said. AFP PHOTO/Mohammed ABED

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Ciao Rachel, donna di pace
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