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Cibi anticolesterolo: quali sono i più benefici

Da Patrick9 @SpendoMeno

I cibi anticolesterolo sono tanti, ma alcuni offrono proprietà maggiori di altri, ricchi di antiossidanti e grassi buoni.

Lista di cibi anticolesterolo:

Birra: ricca di antiossidanti aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare.

Fiocchi d’avena: contiene l’acido linoleico che abbassa il colesterolo cattivo.

Pomodori: grazie al licopene è in grado di abbassare l’ LDL.

Lamponi: sono in grado di abbassare i livelli di colesterolo LDL presenti nel sangue, svolgendo un’azione protettiva del muscolo cardiaco.

Lenticchie: come tutti i legumi, le lenticchie contengono grassi insaturi che controllano il colesterolo.

Lupini: riducono il colesterolo e sono utili nel prevenire l’ipertensione.

Mandorle: ricche di colina, niacina, potassio e selenio sono ottime alleate del cuore.

Noci: grazie agli elevati grassi insaturi presenti in esse, riducono e tengono sotto controllo il rischio cardiovascolare.

Olio extra vergine d’oliva: riduce il colesterolo cattivo grazie agli acidi grassi monoinsaturi.

Salmone: il più ricco di proprietà benefiche e il migliore tra i cibi anticolesterolo, contiene molto fosforo, ferro e omega 3. (da preferire quello selvatico)

Vino rosso: un bicchiere al giorno aiuta a ridurre il colesterolo cattivo.

 

Risulta indispensabile comunque associare una dieta varia associata ai cibi anticolesterolo e a una attività fisica continuata, 3 giorni a settimana almeno.

cibi anticolesterolo da privilegiare

 

Il colesterolo è un grasso presente nel sangue, in gran parte prodotto dall’organismo e in minima parte introdotto con la dieta, che svolge diverse funzioni importanti nell’organismo. Esso è coinvolto nel processo di digestione, grazie alla formazione della bile; partecipa alla produzione di vitamina D, utile per la salute delle ossa; favorisce la costruzione della parete delle cellule, in particolare del sistema nervoso; consente la formazione di ormoni come il testosterone e gli estrogeni. Il colesterolo, però, non è tutto uguale: si distingue infatti il colesterolo ‘LDL’, cosiddetto “cattivo” poiché si deposita nelle pareti delle arterie aumentando il fattore di rischio di arteriosclerosi e di malattie cardiovascolari (infarto cardiaco, ictus cerebrale), dal colesterolo ‘HDL’, quello “buono”, che non provoca alcun danno alle arterie ma, anzi, rimuovendo il colesterolo dalle pareti dei vasi per trasportarlo al fegato, è garanzia di protezione, se presente in buona quantità. L’aumento della colesterolemia non è prerogativa solo dell’adulto, ma può verificarsi, soprattutto per motivi genetici, anche nel bambino (la cosiddetta ipercolesterolemia familiare, che conta un caso ogni 500 abitanti). Fonte: Fondazione Umberto Veronesi

 

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