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Ciclismo – Mondiali su pista: con Viviani e Bronzini si parte subito bene, ma adesso?

Creato il 24 marzo 2011 da Sport24h

Ciclismo – Mondiali su pista: con Viviani e Bronzini si parte subito bene, ma adesso?

Elia Viviani in azione in Olanda (foto Yuzuru Sunada)

Il primo giorno di gara regala subito soddisfazioni all’Italia della Pista, ma il bicchiere appare sempre non troppo pieno (o parzialmente vuoto, a seconda dei punti di vista). Se infatti non era lecito sperare oltre per quanto riguarda Andrea Valiani, argento nello scratch (ma in questa disciplina l’importante è salire sul podio, vista la grande incertezza) il bronzo di Giorgia Bronzini lascia un po’ di amaro in bocca. In molti speravano in qualcosa di più da parte della ciclista forse più forte del momento, se non altro per quanto riguarda le volate. E di volate nella corsa a punti ce ne sono…
Non si può però andare troppo per il sottile. Lo scorso anno ai campionati del mondo non cogliemmo neanche una medaglia. Chiudere la prima giornata con due è già un grande bottino, che magari potrà anche essere rimpinguato con qualche colpo a sorpresa. Perché di sorprese questi mondiali c’è da giurarne ne regaleranno tante. La prima è stata quella di vedere, nelle prime due finali, il successo di due bielorusse, Olga Panarina nei 500 metri donne e Tatsiana Sharakova nella corsa a punti. Una sorpresa che non ha mancato di sottolineare la stessa Sharakova, la quale al termine della prova ha dichiarato: “Per il nostro piccolo paese due medaglie d’oro ad un mondiale sono un grande risultato”. Si sa, il crollo del muro ha provocato scossoni che a distanza di anni ancora non sono stati riassorbiti. Uno di questi riguarda l’autostima delle popolazioni che facevano parte del grande orso sovietico. Il paese in questione non è poi tanto piccolo (due terzi del nostro territorio) ma ha una popolazione decisamente ridotta per i nostri standard: soltanto 9milioni di abitanti. Molti di questi, come chi vive e racconta il ciclismo da una vita ben sa, vanno in bici e affollano le numerose società dilettantistiche italiche e francesi. Da tradizione sovietica, poi, la pista è sempre stato un esercizio propedeutico al ciclismo. Non mi meraviglierei, quindi, più di tanto dell’exploit della piccola repubblica dell’Est. Tanto per restare in campo statistico, l’Australia regina della pista e, ormai, della strada, sarà anche il sesto paese più esteso della terra, ma ha una popolazione di solo 22 milioni di abitanti. Un terzo dell’Italia; un po’ più del doppio della Bielorussia. Eppure vince molto più di noi. In proporzione (successi/abitanti), la Bielorussia si avvicina, almeno su pista, più agli aussie che all’occidente.
Per quanto riguarda l’Australia, non poteva mancare una medaglia (oro) per il suo quartetto, davanti alla Russia e alla GB. Quarti i neozelandesi, che per la cronaca sono un paese esteso come il nostro con solo 4 milioni di abitanti, ma evidentemente molto sportivi, visto che sono praticamente imbattibili nel Rugby e nella Vela, ma anche su pista fanno la loro figura. Il quartetto azzurro, come anticipato dal sottoscritto, è finito molto lontano; 15° a quasi 15” dai primi. Una distanza siderale, che se trasformata in anni viaggia attorno ai 100. Impossibile recuperare.
Per restare dalla parte di casa nostra, da segnalare la rinvincita del terzetto francese sui tedeschi nella velocità olimpica, dopo la sconfitta dello scorso anno.
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COMUNICATO STAMPA –  Due splendide medaglie sono il bottino che solo nella prima giornata di gare iridate gli azzurri conquistano ai mondiali su pista. La prima arriva dalla Campionessa del Mondo su strada Giorgia Bronzini, già oro nella specialità ai mondiali del 2009, che dopo una corsa aperta fino all’ultimo sprint, l’azzurra conquista il bronzo (14 punti). Oro alla bielorussa Tatsiana Sharakova (con 30 punti) e argento alla ceca Jarmila Machacova (con 20 punti). Lotta aperta nei ranghi alti della classifica mentre l’azzurra, insieme all’olandese Marienne Vos era “marcata” dalle avversarie.
Duello strettissimo tra l’azzurra e la giapponese Minami Uwano che si piazza, alla fine, quarta in classifica (12 punti), spalle della vicentina che si è dovuta arrendere alla supremazia della bielorussa.
“Mi sento in ottima condizione e ne ho avuto una dimostrazione oltre alla conferma di essere competitiva e sempre presente a tutti gli attacchi. Sapevo della condizione della bielorussa ma tenevo d’occhio di più la tedesca. Non ho trovato purtroppo nessun tipo di collaborazione in particolare dalle atlete di punta che ne avrebbero potuto trarne vantaggio. Sono comunque contenta e consapevole di aver lottato fino alla fine e riesco a dare ad ogni medaglia il giusto valore. E questo bronzo mondiale ha il suo valore!”
Soddisfatto il CT Dino Salvoldi: “Giorgia ha dimostrato di avere una condizione eccellente – dice il CT Salvoldi – E’ evidente che è impossibile correre quando hai schierato contro la maggior parte del gruppo senza trovare peraltro nessuna collaborazione. Per ora ci rallegriamo per questo argento anche se guardiamo già alla corsa di sabato” – conclude Savoldi. Sabato Giorgia Bronzini disputerà lo scratch.
Una corsa molto aperta con un finale a sorpresa quella dello scratch in cui il veronese Elia Viviani ha conquistato l’argento.
Quando mancano undici giri alla fine, il coreano Ho Timg Kwok sferra l’attacco e nessuno più riesce a riprenderlo. Taglia il traguardo conquistato il titolo iridato. L’azzurro, rischia il tutto per tutto, e soli sei giri dalla fine si getta anche lui in fuga rischiando di essere ripreso dagli avversari: “Mi ero da poco rialzato insieme allo spagnolo ed ho visto andare all’attacco Kwok. Ho scelto quindi di tirare dritto per gli ultimi sei giri rischiando tutto. Capita poche volte di stare così bene mentre si corre un mondiale – dice Viviani – Nessuno pensava che Kwok riuscisse a mantenere la posizione” – conclude l’azzurro con un po’ di rammarico per essersi forse perso l’occasione dell’oro. Bronzo al francese Morgan Kneisky.
Così il CT Andrea Collinelli: “ Elia è sempre stato presente in ogni azione, chiudendo i buchi e rispondendo agli attacchi. Una grande performance che mete in evidenza la grande condizione di Viviani” – conclude il CT.
Assegnati anche il titolo iridato nei 500 metri donne alla biellorussa Olga Panarina (33.896) che domina sulla francese Sandie Clair (33.919) argento, e sulla tedesca Miriam Welte (34.496).
Ricordiamo gli azzurri al via nella seconda giornata di gare (giovedì 24 marzo)
Giairo ERMETI (ANDRONI GIOCATTOLI) qualificazione inseguimento individuale
Omar BERTAZZO (ANDRONI GIOCATTOLI) e Francesco CECI (TEAM CECI DREAMBIKE) qualificazioni velocità
Le azzurre Monia BACCAILLE (G.S. FIAMME AZZURRE), Annalisa CUCINOTTA ( GS FORESTALE ) e Tatiana GUDERZO (G.S. FIAMME AZZURRE) si misureranno nell’inseguimento a squadre.  Barbara GUARISCHI (FORNO D’ASOLO COLAVITA) sarà riserva.
Ordini di arrivo 1^ giornata
INSEGUIMENTO A SQUADRE UOMINI: 1. Australia (Bobridge Jack, Dennis Rohan, Durbridge Luke, Hepburn Michael) 3’57”832; 2. Russia (Markov Alexey, Kovalev Evgeny, Kovalev Ivan, Serov Alexander) 4’02”229; 3. Gran Bretagna (Burke Steven, Harrison Samuel, Kennaugh Peter, Tennant Andrew) 4’02”781; 4. Nuova Zelanda (Bewley Sam, Latham Peter, Ryan Marc, Sergent Jesse) 4’05”977; 5. Spagna 4’06”187; 6. Olanda 4’06”552; 7. Germania 4’06”977; 8. Belgio 4’07”198; 9. Danimarca 4’07”820; 10 Colombia 4’09”066; 11. Ucraina 4’09”889; 12. Francia 4’11”;497; 13. Svizzera 4’11”582; 14. Cile 4’12”368; 15. Italia (Viviani Elia, Bertazzo Omar, Ermeti Giairo, Scartezzini Michele) 4’12”770

500 METRI DONNE: 1. Olga Panarina (Blr) 33”896; 2. Sandie Clair (Fra) 33”919; 3. Miriam Welte (Ger) 34”496; 4. Willy Kanis (Ol) 34”657; 5. Lee Wai Sze (Hkg) 34”710; 6. Guerra Rodriguez Lisandra (Cub) 34”722; 7. James Rebecca Angharad (Gbr) 35”035; 8. Streltsova Olga (Rus) 35”727; 9. Kim Won Gyeong (Cor) 36”120; 10. Mustapa Fatehah (Mas) 36”458.

CORSA A PUNTI DONNE: 1. Tatsiana Sharakova (Blr) 5 5 15 20 20 p. 30; 2. Jarmila Machacova (R. Ceca) p. 20; 3. Bronzini Giorgia (Ita) p, 14; 4. Minami Uwano (Giap) p, 12; 5. Yoanka Gonzalez Perez (Cub) p, 10; 6. Cari Higgins (Usa) p, 7; 7. Marianne Vos (Ol) p. 7; 8. Maria Luisa Calle Williams (Col) p, 6; 9. Joanne Kiesanowski (Nzl) p. 6; 10. Madeleine Sandig (Ger) p.

SCRATCH UOMINI: 1. Ho Ting Kwok (Hkg); 2. Elia Viviani (Ita): 3. Morgan Kneisky (Fra); 4. Carlos Alberto Uran Arroyave (Col); 5. Unai Elorriaga Zubiaur (Spa); 6. Martin Blaha (R. Ceca); 7. Cameron Meyer (Aus); 8. Nicky Cocquyt (Bel); 9. Andreas Mueller (Aut); 10. Rafal Ratajczyk (Pol).

VELOCITÀ A SQUADRE UOMINI: 1, Francia (D’Almeida Michaël, Bauge Gregory, Sireau Kévin) 43”867; 2. Germania (Enders Rene, Levy Maximilian, Nimke Stefan) 44”483; 3. Gran Bretagna (Crampton Matthew, Hoy Chris, Kenny Jason) 44”235; 4. Australia (Ellis Daniel, Glaetzer Matthew, Niblett Jason) 45”241; 5. Russia; 6, Nuova Zelanda; 7, Olanda; 8. Cina; 9. Polonia; 10. Giappone.

Così In TV:
Su RAISPORT 2, da giovedì 24 fino a sabato 26 marzo dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Domenica 27 marzo, sempre su RaiSport2, dalle ore 20.30 fino alle ore 22.00.

Su Eurosport:
Giovedì 24 – dalle 19.30 alle 22.00
Venerdì 25 – dalle 18.30 alle 22.00
Sabato 26 – dalle 14.30 alle 18.00
Domenica 27 – dalle 16.15 alle 18.00


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