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CicloTurismo Portogallo: “Parto da Oporto”, la terra del vino

Creato il 10 maggio 2013 da Fumagale @ciclo_news
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partenza: Oporto.
arrivo: Oporto.
distanza: A piacimento.
dislivello: Percorso quasi pianeggiante.
condizioni del percorso: Interamente asfaltato.
segnaletica: Presente ovunque.
momento migliore: Da Marzo a fine Dicembre.
sicurezza: Percorso cittadino pertanto, prestare sempre molta attenzione.

Itinerario

Ponte_Dom_Luis_I
Avvolti dal rumore dell’Oceano, contagiati dalla vita semplice della popolazione portoghese, dai brillanti colori delle azulejos e dal verde dei vitigni lungo le sponde del fiume Douro, ci accingiamo ad intraprendere un “dolce pedalare” che, siamo certi, lascerà in Noi un ricordo indelebile. Siamo ad Oporto, città malinconica ma “tosta”, eletta nel 2012, The Best European Destination.

In sella alla “Nostra”, iniziamo il tour dal famoso ponte de Dom Luis I; subito abbiamo modo di conoscere i sobborghi della città raggiungendo a nord della stessa Rua de Boevista, confine tra nuovo e antico.

Castelo-do-Queijo
Scendendo lentamente verso il mare, sfioriamo negozi e musei ed attraversiamo il principale parco cittadino: Parque de Cidade.

Eccoci in prossimità dell’Oceano con le sue possenti onde che ci tentano (riuscendoci) per un bagno prima di una sosta-pranzo a Matosinhos. Rilassati (ed un po’ appesantiti) riprendiamo il percorso verso il ritorno lungo la costa passando dal Castelo do Queijo e da Foz dove il Douro entra in mare.

Arriviamo a Ribeira con il sole oramai “basso” che sprigiona però un forte colore sul profilo del ponte offrendoci un tramonto mozzafiato. La prima sera la viviamo fra le vie di Cedofeita in compagnia di una fresca e meritata birra.

Sole, mare e.. vino ci caratterizzeranno la “nuova giornata portoghese”. Iniziamo il Ns. tour giornaliero dal parco di Palàcio de Cristal per scendere a sud sulla riva del Douro di Villa Nova de Gaia, continuando fino a raggiungere la sua foce per poi scendere nella litoranea dell’Oceano che ci porta all’incantevole Miramar.

Guimaraes
Sosta sulla spiaggia con pranzo al sacco per non perderci lo spettacolo dei cavalloni marini. Rilassati ora possiamo tornare in città per effettuare una visita ad una Caves di Porto per sorseggiare una o più varietà del “nettare degli Dei”. Appagati ed un po’ avvinazzati, affrontiamo la sera socializzando sulla terrazza del Maus Habitos.

Il terzo giorno usciamo dall’agglomerato cittadino. Saliti sul treno, puntiamo verso la località di Guimaraes dichiarata Patrimonio dell’Unesco; con la “fedele compagna” andiamo a visitare il centro medievale formato da viuzze aggrovigliate ed inframmezzate da piazze estremamente vivaci. In questi luoghi da sogno non possiamo esimerci dall’assaggiare un bicchiere di vinho verde del Minho o un toucinho do cèo, squisito dolce. Il fantastico equilibrio tra cultura, storia e sapori, potrebbe essere infinito. Al calar della sera rientriamo in città, portandoci nella mente (e nella videocamera) le fantastiche immagini che abbiamo potuto ammirare. Meritata cena poi, tutti nella Casa de Chà in compagnia di un fresco thea.

sao bento
Stiamo per terminare il Ns. soggiorno portoghese pertanto, per riempire ogni spazio a disposizione, eccoci lungo il fiume Douro per poi salire sullo storico treno che da Sao Bento conduce a Pochino. E’ anche possibile salire a bordo di un traghetto per ripercorrere il tragitto delle vecchie barco rabelo.

Chiusura col botto quando, saliti sulla torre del Clèrigos, ci gustiamo la visione mozzafiato sui tetti della città.

Insomma, questa città che ci ha ospitati per qualche giorno, merita di essere posta tra le mete più affascinanti per le grandi emozioni che ha saputo suscitare in Noi.


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