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Cielo a pecorelle

Creato il 26 gennaio 2011 da Gouthier

“Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle” recita l’adagio. E spesso i vecchi sanno leggere il cielo e prevedere l’arrivo della pioggia. Ma che cosa fanno quando guardano col naso all’insù? Che cosa vedono e come capiscono? Luca Caridà, chimico e divulgatore versatile, si è cimentato con una riflessione intorno alle previsioni, in un percorso di fenomeni e teorie tra astrofisici e agricoltori, tra filosofi e naviganti.

È interessante come alla cultura alta, quella del sapere formale, della scienza, si affianca la cultura popolare che hai suoi strumenti, magari non troppo formalizzati ma ce li ha. E sono strumenti che aiutano a capire il mondo.

Caridà ne ha scritto un libro, “Cielo a pecorelle” (Maqroll 2010), garbato e delicato, che dà più di uno spunto per chi vuole pensare (e spiegare) che cos’è il metodo scientifico e come funziona il pensiero razionale.

Da leggersi, ovviamente (altrimenti non ne avrei scritto, o no).


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