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Cile, Paraguay: si cambia? Sampaoli nega una partenza ma strizza l’occhio all’Europa, l’Albirroja a caccia del tecnico

Creato il 10 marzo 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

In Sudamerica, le ultime qualificazioni per la rassegna mondiale hanno lasciato strascichi importanti per quanto concerne le guide tecniche di alcune nazionali.

Il Cile deve fare i conti con il desiderio (umano e comune alla maggior parte degli allenatori sudamericani) dell’attuale selezionatore Jorge Sampaoli di misurarsi nel vecchio continente. L’argentino avrebbe dichiarato al quotidiano spagnolo Marca di voler tentare il salto in Europa dopo i prossimi mondiali, qualora ce ne fosse la possibilità. Qualche ora più tardi, lo stesso Sampaoli avrebbe chiarito che è sua intenzione proseguire il rapporto professionale con la Roja e guidarla verso i mondiali del 2018 che si terranno in Russia.
Sicuramente l’Europa, in termini economici e di prestigio, rappresenterebbe una ghiotta opportunità per il tecnico santafesino ma il progetto in corso con la nazionale cilena, che prevede un progresso costante e il consolidamento del Cile tra le nazionali migliori dell’intero panorama internazionale, intriga e sarebbe spiacevole lasciarlo a metà.

Anche in quel di Asunción (Paraguay), la federazione dell’Albirroja sta sondando il terreno per accaparrarsi un CT d’esperienza in vista della prossima Copa América che si svolgerà in terra cilena. La nazionale ha disputato un girone di qualificazione a dir poco disastroso, uno dei peggiori della sua storia, e di conseguenza l’oramai ex tecnico uruguayano Gerardo Pelusso ha rassegnato le proprie dimissioni.
Ora, la federazione è alla ricerca, come detto, di un selezionatore di qualità ed esperienza per riportare la nazionale alle ottime prestazioni del primo decennio del nuovo secolo, quando il Paraguay fu capace di qualificarsi a tre fasi finali consecutive del mondiale (quattro se si considera Francia ’98). I nomi emersi nelle scorse settimane sono di primo piano: Giovanni Trapattoni ha declinato l’invito mentre Marcelo Bielsa avrebbe chiesto ben tre milioni di euro all’anno, cifra improponibile per i vertici federali.
La caccia continua ma le prede sembra si stiano nascondendo egregiamente.


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